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Tyra Grant, un futuro in erba e il sogno Wimbledon (già vinto)

La diciassettenne azzurra, già numero 303 del ranking Wta, si candida a recitare un ruolo da protagonista nei prossimi anni nel tour. Ecco quali sono i suoi punti di forza e gli aspetti in cui può ancora crescere

19 giugno 2025

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Il nome di Tyra Caterina Grant rientra, senza dubbio, nella ristretta cerchia dei talenti più interessanti del tennis femminile internazionale. Nata a Roma nel marzo 2008 da mamma italiana e papà statunitense (l’ex cestista Tyrone Grant, ex Olimpia Milano), la giovane azzurra ha già centrato risultati di rilievo nelle sue prime esperienze nel circuito professionistico, mostrandosi in costante ascesa ormai da due anni a questa parte. A conferma di un grande potenziale, noto ai più attenti osservatori del tour giovanile sin dai suoi primi passi mossi alla corte di Riccardo Piatti a Bordighera, nello stesso periodo in cui la struttura ligure era anche sede degli allenamenti di Jannik Sinner.

In questa stagione in grado di raggiungere la finale in un ITF da 40.000 dollari a Porto e due semifinali in altrettante tappe W75 disputate tra Portogallo e Svizzera, Tyra si è messa in mostra anche poche settimane fa nel tour Wta, raggiungendo i quarti di finale nel ‘125’ di Grado. Messa da parte l’avventura nel circuito Juniores, dove ha avuto modo di spingersi sino alla seconda posizione del ranking mondiale e di conquistare tre Slam in doppio con la statunitense Iva Jovic, Tyra si sta ora concentrando pienamente sull’attività professionistica e, in questi primi sei mesi del 2025 ha già fatto vedere di avere tutte le carte in regola per poter dire la sua ad alti livelli.

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Alta circa un metro e ottanta, Grant è una giocatrice moderna che fa del diritto il suo colpo principale, giocato sempre in modo aggressivo e con i piedi a ridosso della linea di fondo: è in questa zona del campo che si ritrova a giocare per la maggior parte del tempo, pur avendo qualità non indifferenti anche nel gioco di volo.

Il rovescio appare un colpo meno naturale, ma che col passare delle settimane sta offrendo comunque sempre più certezze a una ragazza che, viste le importanti caratteristiche fisiche, fa poi del servizio un’arma da non sottovalutare. Il perfezionamento di questo fondamentale, tra un aumento della velocità media della prima e una maggior propensione alle variazioni in termini di direzione ed effetti, le consentirà di diventare ancora più competitiva tra le grandi, in un circuito femminile in cui essere in possesso di una buona battuta può fare la differenza.

Tyra Grant, un'analisi colpo per colpo

Tyra Grant, un'analisi colpo per colpo

Tyra non ha mai nascosto le sue ambizioni di alta classifica, è focalizzata sugli obiettivi e guarda con fiducia al futuro, supportata da un fisico importante e da una tenuta atletica e mentale non indifferente per una giovane di diciassette anni. Brava ad adattarsi a tutte le superfici, si disimpegna senza particolari problemi sul cemento e sulla terra battuta, ma con il suo gioco aggressivo, potrebbe pensare di ritagliarsi delle belle soddisfazioni anche sull’erba, superficie che ha già avuto modo di testare nel corso della sua carriera giovanile e su cui spera di ritrovarsi a giocare il prossimo anno in occasione del torneo di Wimbledon.

Prove? Ne abbiamo. Nel 2024, tra le Under 18, Tyra ha vinto in doppio sia a Roehampton, sia a Wimbledon, dimostrando due cose. La prima: questa spiccata attitudine per la specialità la aiuterà in tutto ciò che riguarda approcci a rete e gioco di volo. La seconda: giocare sui prati le piace, anche se in singolare non sono arrivate le stesse gioie. Tuttavia, è giunto un segnale: al primo turno dei Championships dello scorso  anno, c'è una vittoria su Lilli Tagger (vincitrice quest'anno a Parigi tra le Juniores) che dimostra quanto potenziale ci sia, sull'erba, per la 17enne azzurra.

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Vera combattente, caratteristica innata assunta dalla sua famiglia di sportivi, l’azzurra ha mostrato grinta e un grande carattere durante l’ultima edizione degli Internazionali Bnl d’Italia, disputando un match di altissimo livello al primo turno del tabellone principale contro la croata Antonia Ruzic, perso soltanto per 7-5 al terzo set dopo aver sciupato due match point sul 5-3 in proprio favore.

Se da una parte ha già fatto intendere di essere in grado di reggere l’intensità nell’affrontare partite di un certo livello su palcoscenici di primo piano, dall’altra Tyra è consapevole di dover ancora migliorare sotto molteplici aspetti. In primis, non nasconde di dover crescere principalmente nella gestione dei vari momenti delle partite: l’obiettivo è quello di arrivare, a breve termine, a mantenersi ancora più costante durante gli incontri, riducendo al minimo i cali di concentrazione e tutto ciò che da questo ne può conseguire. La necessità di accumulare più esperienza nel circuito maggiore va di pari passo con il suo desiderio di arrivare a fare il cosiddetto salto di qualità. Il talento di Tyra Grant è sotto gli occhi di tutti, così come lo sono i suoi mezzi. Sarà soltanto il campo, come sempre, a dire dove potrà arrivare.

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