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Trevisan “star” a Tolentino, col cuore a Shenzhen dalle azzurre

Nella settimana che vedrà le sue compagne di nazionale provare a bissare in Cina il titolo della Billie Jean King Cup, Martina Trevisan è una delle attrazioni principali del nuovo WTA 125 Lexus Tolentino Open. Una chance per rinascere un’altra volta, dopo l'infortunio che l’ha fermata per 8 lunghi mesi

14 settembre 2025

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Martina Trevisan, classe '93, è fra i nomi di punta del nuovo Lexus Tolentino Open (foto FITP)

Gambe e ambizioni a Tolentino, un pezzo di cuore a Shenzhen, a supporto delle compagne di nazionale che da martedì in Cina proveranno a difendere il titolo mondiale della Billie Jean King Cup, conquistato nel 2024. Nel magico quintetto dello scorso novembre a Malaga c’era anche lei, Martina Trevisan, mentre stavolta insieme a Paolini, Bronzetti, Cocciaretto ed Errani ci sarà la debuttante Tyra Grant, in quanto Martina è alle prese con la difficile risalita dopo lo stop di otto mesi causato dalla sindrome di Haglund, grave infiammazione al tendine d’Achille che l’ha accompagnata fin dal 2023, fino a richiedere – dopo l’inefficacia delle terapie conservative – la necessità di andare sotto i ferri.

Lontana ma vicina, Martina vestirà i panni della tifosa speciale, determinata a recuperare terreno per riprendersi anche il proprio posto in azzurro. Un obiettivo che passa da una settimana importante come quella in arrivo, che vedrà la mancina toscana fra i nomi di punta del Lexus Tolentino Open, il nuovissimo WTA 125 che ha riportato il grande tennis nelle Marche. Si gioca proprio a casa della sua amica e compagna di nazionale Elisabetta Cocciaretto, che nel club in provincia di Macerata si allena, e a Martina in primis spetta il compito di provare a sopperire alla sua (giustificata) assenza.

Sarà il settimo torneo dell’azzurra dopo il rientro dello scorso luglio: ha ritrovato subito vittoria e sorriso dopo 248 giorni di astinenza, poi ha incontrato qualche ovvia difficoltà, perché l’inattività non fa sconti a nessuno e per ritrovare il ritmo partita serve tempo. Ma spazio e possibilità di risalire non mancano di certo, per una ragazza che poco più di tre anni fa giocava una semifinale al Roland Garros e ha sempre fatto della determinazione la sua cifra, superando avversari ben più delicati delle rivali che le propone il circuito WTA.

Trevisan “star” a Tolentino, col cuore a Shenzhen dalle azzurre

“Oggi – ha raccontato la Trevisan al rientro dopo il lungo stop – posso finalmente dire di essermi tolta un peso dal cuore. La sindrome di Haglund mi ha creato grandi difficoltà, sia per il dolore fisico sia a livello emotivo. Giocare con la paura di sentire dolore da un momento all’altro è stato destabilizzante, per mesi una parte della mia concentrazione si è persa in questa incognita”.

Il problema le ha anche dato qualche opportunità, come quella di vivere gli Internazionali BNL d’Italia in una veste nuova, diversa, quella di talent per SuperTennis (“mi sono davvero divertita, chissà che non sia stata una veloce incursione nel futuro”), ma naturalmente pesa molto di più ciò che le ha tolto. Dalla serenità ai tornei del Grande Slam (dopo 18 partecipazioni consecutive), e poi punti, tanti punti, fino a farla scivolare al numero 299 della classifica WTA, lontanissima dal best ranking fissato nel 2023 fra le top-20. Ma quel che è stato è stato, ora è il momento di guardare avanti, di rientro da una trasferta in Messico (che l’ha vista ritrovare il Tour maggiore) e con l’augurio che la settimana di Tolentino possa aiutarla a rilanciarsi.

Il tennis, si sa, è uno sport complesso, che non perdona. Ma spesso basta poco per ritrovare il feeling dei giorni migliori e le condizioni nelle Marche sembrano quelle ideali per favorirla. Perché si gioca in Italia, su quell’amata terra rossa che le ha dato i suoi due titoli WTA (Rabat nel 2022, il 125 di Bastad nel 2024), di fronte a un pubblico che ha finalmente ritrovato il tennis di alto livello e ora punta a tenerselo stretto. La gente sogna di poter accompagnare la Trevisan e le altre azzurre verso un torneo da ricordare, lei di sfruttare l’opportunità per rinascere un’altra volta. Il tutto, sempre, con un filo diretto con Shenzhen, con quella nazionale che Martina ha diritto di sentire comunque un po’ anche sua.

Trevisan “star” a Tolentino, col cuore a Shenzhen dalle azzurre

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