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Swiatek-Alexandrova la sfida per il titolo a Seoul: live domenica alle 10

In una giornata di straordinari sul cemento coreano la polacca (n.1) ha prima liquidato la ceca Kreicikova e poi ha rifilato lo stesso trattamento all'australiana Joint: stesso discorso per la russa (n.2) che ha prima battuto la tedesca Seidel e poi si è ripetuta ai danni della ceca Siniakova

di | 20 settembre 2025

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Iga Swiatek in azione (foto Getty Images)

La pioggia di venerdì ha reso il programma del sabato del "Korea Open" (WTA 500 - montepremi 1.064.510 dollari) sui campi in cemento di Seoul molto fitto, con i quarti e le semifinali disputati a poche ore di distanza gli uni dagli altri. Ma questo non è stato un problema per la numero 2 del mondo Iga Swiatek. La polacca, prima favorita del torneo, ha iniziato con la ceca Barbora Krejcikova, n.39 WTA, in quello che si preannunciava come un quarto di finale piuttosto competitivo. Invece la 24enne di Varsavia ha dominato, battendo la due volte campionessa Slam (Roland Garros 2021 e Wimbledon 2024) 60 63 in 1 ora e 23 minuti.

Dopo una breve pausa, Iga è tornata in campo per affrontare la stella nascente Maya Joint, n.46 WTA. In quello che era il loro primo confronto in carriera la 19enne australiana aveva sconfitto nei quarti la danese Clara Tauson, n.12 del ranking e 3 del seeding, curiosamente anche lei per 6-0, 6-3. Ma la corsa di Joint si è conclusa in semifinale contro Swiatek che ha offerto un'altra prestazione dominante, imponendosi per 60 62 in poco più di un'ora e staccando il pass per la finale. La polacca non ha perso tempo nell'affermare il proprio controllo sull'avversaria, strappandole il servizio nel game di apertura dela partita ed impiegando solo 25 minuti per chiudere il primo set con un "bagel". Joint ha tenuto il servizio all'inizio del secondo set, riuscendo finalmente a conquistare un game, ma Swiatek si giochi ne ha vinti quattro di fila, portandosi in vantaggio di un set e di un doppio break. Maya ci ha comunque provato fino all'ultimo ma l'ex numero uno del mondo ha chiuso la partita con uno smash a rete.

“Non importa chi affronterò - ha dichiarato a caldo -. Mi concentrerò solo su me stessa e sugli obiettivi che mi ero prefissata e continuerò a fare ciò che ho fatto durante tutto il torneo, perché ha funzionato. La finale dovrebbe essere la partita più difficile e produce sempre un tipo di stress diverso, quindi sono solo felice di aver già giocato partite solide qui".

È la quarta finale individuale della stagione per Swiatek, tutte disputate da giugno. Quest'anno ha un record di 2-1 nelle finali, con titoli a Wimbledon e al Cincinnati Open (ha invece perso a Bad Homburg), e un record complessivo di 24-5 in carriera. Sarà la sua prima finale al Korea Open.

Ekaterina Alexandrova in azione (foto Getty Images)

Ekaterina Alexandrova in azione (foto Getty Images)

Domenica Swiatek si giocherà il suo terzo trofeo del 2025 con la russa Ekaterina Alexandrova, n.11 del ranking e 2 del seeding: la polacca è in vantaggio per 5-2 nel bilancio dei confronti diretti e si è imposta nelle due sfide giocate quest'anno, nei quarti sull'erba di Bad Homburg e negli ottavi sul cemento dello US Open.

La 30enne di Celiabinsk ha iniziato la giornata superando per 62 63 la tedesca Ella Seidel, n.105 del ranking, promossa dalle qualificazioni, e poi si è ripetuta contro un'altra qualificata, la ceca Katerina Siniakova, n.77 del ranking (ma n. 2 in doppio), battuta per 64 62.

Per Alexandrova è la terza finale in stagione: ha vinto quella di Linz a febbraio (conquistando il suo quinto trofeo in carriera) e perso quella Monterrey. Per lei sarà complessivamente l'undicesima finale: 5 vinte e 5 perse il suo bilancio.

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