

Con il pubblico avvisato in anticipo del fatto che le giocatrici avrebbero utilizzato il pollice in su al posto della stretta di mano, solo applausi e non fischi a fine match. Ma anche stavolta ad imporsi è stata la giocatrice ucraina. Vincono anche la campionessa in carica Samsonova, l’altra russa Kasatkina e l’altra ucraina Kostyuk (che annulla 3 match-point ad Andreescu)
di Tiziana Tricarico | 01 agosto 2023
I maxi schermi del Centrale del “Mubadala Citi DC Open” (WTA 500 - montepremi 780.637 dollari) sul cemento di Washington avvisano: “Alla fine della partita non ci sarà alcuna stretta di mano tra le giocatrici. Apprezziamo il vostro rispetto per entrambe le atlete durante e dopo la partita, e la vostra comprensione in questa situazione difficile”. Messaggio mostrato anche dopo il primo set. E dopo la vittoria dell’ucraina Elina Svitolina, n.27 WTA (in gara con una wild card), che si è imposta 76(2) 64, in un’ora e 47 minuti di una partita segnata da ben 17 break, sulla bielorussa Viktoria Azarenka, n.19 del ranking.
A fine match Svitolina e Azarenka si sono dirette verso la linea laterale per salutare il giudice di sedia. La gente sugli spalti ha applaudito mentre sventolavano diverse bandiere ucraine. Informati gli spettatori della situazione, non si è ripetuta la scena di Wimbledon negli ottavi quando Vika, sconfitta anche in quel caso da Elina, era stata fischiata dal pubblico per non essersi avvicinata alla rete sapendo già che Svitolina non le avrebbe stretto la mano.
La 28enne di Odessa - arrivata nelle semifinali ai “The Championships” appena tre mesi dopo il rientro dalla maternità - nell’occasione disse che pensava che sarebbe stato meglio i tornei iniziassero a informare il pubblico sulla situazione. Alla vigilia del “500” di Washington “madame Monfils” aveva detto di essere stata assicurata dal presidente e CEO della WTA Steve Simon che ci sarebbe stato un messaggio per il pubblico prima della sua partita contro Azarenka, e così è stato. “Era la cosa giusta da fare - ha detto Svitolina -. Avevo chiesto alla WTA di rispettare la decisione degli ucraini, e lo hanno fatto”.
L’ex numero uno del mondo e due volte campionessa degli Australian Open Azarenka si è limitata a commentare: “Non mi interessa. Voglio dire, per quanto tempo ne parleremo? È interessante per le persone continuare a scrivere la stessa cosa più e più volte?”.
Nella prima giornata del combined ATP/WTA, la campionessa in carica e ottava testa di serie, la russa Liudmila Samsonova, n.18 del ranking ed 8 del seeding, ha allungato a 6 match la sua striscia di vittorie a Washington battendo 61 63 la finalista dell’Australian Open 2022, la statunitense Danielle Collins, n.49 WTA.
L’altra americana Lauren Davis, n.54 WTA, si è aggiudicata per 76(8) 36 61 il derby con la campionessa degli US Open 2017 Sloane Stephens, la russa Daria Kasatkina, n.11 del ranking e 5 del seeding, ha sconfitto 63 75 la belga Elise Mertens, n.29 WTA.
Non ha faticato troppo la svizzera Belinda Bencic, n.15 WTA e sesta testa di serie, che ha beneficiato del ritiro della russa Anastasia Potapova, n.26 WTA, ritiratasi sotto 6-5 nel primo set per un infortunio alla caviglia sinistra.
Tutto al contrario dell’ucraina Marta Kostyuk, n.30 del ranking, che ha battuto la campionessa degli US Open 2019, la canadese Bianca Andreescu, n.44 WTA, con lo score di 26 63 76 (5), dopo quasi due ore e tre quarti di partita e tre match-point annullati.
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