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Riyadh: tra chi c’è già e chi spera di esserci

Sabalenka e Swiatek hanno già staccato il pass per le WTA Finals: Gauff e Anisimova quasi. Il quadro del circuito rosa alla vigilia dello swing asiatico con la sua valanga di punti. Anche Paolini può ancora sperare

di | 10 settembre 2025

Aryna Sabalenka ed Iga Swiatek TT (fonte foto Getty Images)

Aryna Sabalenka ed Iga Swiatek (fonte foto Getty Images)

Lo Us Open ha chiuso il discorso titoli Slam per questo 2025. E lo ha fatto incoronando per la seconda volta di fila Aryna Sabalenka, che dopo due finali ed una semifinale nei Major in stagione ha finalmente fatto centro pieno. Un gran bel modo per legittimare la posizione di numero uno del ranking mondiale (la 27enne di Minsk è vicina a festeggiare un anno di dominio quasi indiscusso).

Ora è tempo di swing asiatico dove i punti hanno un peso maggiore e i margini si assottigliano: è qui che si deciderà la classifica di fine anno, che si potrà ricostruire la fiducia e che il rush verso Riyadh definirà chi ha davvero avuto una grande stagione. Gli interrogativi sono molteplici. Swiatek riuscirà a raggiungere Sabalenka per il numero 1 di fine anno? Gauff riuscirà a recuperare il servizio e la fiducia in tempo per difendere il titolo alle WTA Finals? La rinascita di Osaka sta per raggiungere un livello superiore o si assesterà su qualcosa di più stabile? E quale delle rising star le promesse in risultati duraturi?

Aryna Sabalenka con il trofeo delo Us Open 2025 (foto Getty Images)

Aryna Sabalenka con il trofeo delo Us Open 2025 (foto Getty Images)

La corsa al numero uno “end year” - Chi finirà l'anno al primo posto della classifica mondiale? La rivalità diretta tra Iga e Aryna è passata in secondo piano nel 2025: le due si sono affrontate solo una volta, nelle semifinali del Roland Garros, con il successo della bielorussa. Hanno vinto uno Slam ciascuna, Swiatek a Wimbledon e Sabalenka a New York. Questi risultati hanno messo le due giocatrici in una posizione di forza per contendersi il titolo di tennista dell'anno.

Tra ritorni e rivelazioni - Chi è la più fresca in vista del rush finale? Da tenere d’occhio le giocatrici di nome che hanno giocato pochi tornei a causa di infortuni (su tutte le ceche Krejcikova, Vondrousova e Muchova) ma anche le recenti rivelazioni del tour, come la filippina Alexandra Eala, la giapponese Aoi Ito e l'indonesiana Janice Tjen, avvantaggiate dal fatto di giocare praticamente in casa. Senza dimenticare la canadese Victoria Mboko (già decisamente qualcosa più di una promessa) e la ceca Tereza Valentova, che parteciperanno per la prima allo swing asiatico.

Quelle in pole position per Riyadh - Con due posti già assegnati (Sabalenka e Swiatek) ne restano sei disponibili per le WTA Finals di inizio novembre. Se la “regular season” terminasse oggi, si qualificherebbero Gauff (5.184 punti), Anisimova (4.908), Keys (4.450), Pegula (4.209), Andreeva (4.189) e Rybakina (3.751). Ma con i due WTA 1000, in programma a Pechino e Wuhan, e i WTA 500 di Seoul, Ningbo e Tokyo, ci sono ancora possibilità. Le più accreditate sono Jasmine Paolini (3.526 punti), Alexandrova (2.871), Svitolina (2.606), Tauson (2.553), Navarro (2.310) ed Osaka (2.244).

Mirra Andreeva in azione (foto Getty Images)

Mirra Andreeva in azione (foto Getty Images)

Incognite di fine anno - Una su tutte, Mirra Andreeva. Nessuna era più in forma della teen-ager russa fino a metà stagione. Prima di compiere 18 anni ha vinto due “1000” di fila, Dubai e Indian Wells: ha sconfitto Swiatek in entrambi i tornei e in California ha battuto pure Sabalenka.

Ha poi avuto un ottimo rendimento sulla terra raggiungendo i quarti a Madrid, Roma e al Roland Garros. Ma dopo aver raggiunto i quarti anche a Wimbledon ha giocato solo cinque partite (3 vittorie e 2 sconfitte), con una brutta caduta nel match perso a Montreal contro Kessler che le è costata un infortunio alla caviglia che l'ha costretta a presentarsi a New York non con la preparazione ottimal.

E ancora, riuscirà Gauff a ripartire in Asia? Sembra una domanda assurda, a soli tre mesi dalla vittoria al Roland Garros, ma da allora è stato un periodo piuttosto turbolento, segnato da una valanga di doppi falli. Poi la sorprendente assunzione dell'esperto di biomeccanica Gavin Macmillan che non ha potuto comunque evitare un'uscita anticipata a New York (anche se contro la miglior Osaka degli ultimi quattro anni). Resta da vedere se riuscirà a ripetersi alle WTA Finals di Riyadh ma soprattutto a ritrovare la fiducia.

Tutta la felicità di Naomi Osaka (foto Getty Images)

Tutta la felicità di Naomi Osaka (foto Getty Images)

Quanto fa sul serio Naomi? Sembrerebbe davvero tanto, anche se per esserne certi bisogna attendere qualche ulteriore conferma. Dopo aver assunto Tomasz Wiktorowski - il coach polacco che aveva portato Swiatek sul tetto del mondo - il mese scorso, la quattro volte campionessa Slam ha vinto 11 delle 13 partite disputate, ha raggiunto la finale a Montreal (stoppata dalla giovane Mboko) ed ha sfiorato la vittoria contro Anisimova nelle semifinali dello US Open. Ma più importante dei numeri è quanto sembra concentrata e quanto sembra divertirsi di nuovo giocando ….

Magari dopo che quattro diverse giocatrici hanno conquistato uno trofeo Slam in questo 2025 - Keys all’Australian Open, Gauff al Roland Garros, Swiatek a Wimbledon e Sabalenka allo Us Open - ce ne sarà una quinta a trionfare alle WTA Finals diventando la nuova “maestra”. Lo scoipriremo solo vivendo.

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