Dopo aver chiuso alla grande la stagione, la russa-kazaka, nell’aggiudicarsi le WTA Finals, ha confermato contro le prime 8 del 2025 non solo le sue qualità - a partire dal miglior servizio del Tour - ma anche importanti margini di miglioramento sia tecnici che mentali. Nel segno del ritrovato fidanzato-coach….
di Vincenzo Martucci | 29 novembre 2025
Concludendo la stagione al numero 3 del mondo, Coco Gauff è diventata la donna più giovane di questo secolo a finire per tre anni consecutivi nella top 3. A 21 anni è già due volte campionessa Slam: si è aggiudicata US Open 2023 e Roland Garros 2025. Pensando ai possibili scenari al vertice nel 2026, sarà più presumibilmente lei l’erede designata delle sorelle Williams la più credibile rivale, sulla carta della numero 1, la 27enne bielorussa Aryna Sabalenka, che siede sul trono della WTA da 50 settimane?
O, sulla scia delle 11 vittorie di fila di fine stagione che, da ultima qualificata l’hanno promossa a regina delle WTA Finals di Riad, bisognerebbe piuttosto puntare sulla 26enne russa/kazaka Elena Rybakina che, dopo il titolo a Wimbledon 2022 e la finale agli Australian Open 2023, non ha più fatto furore finché non ha recuperato, forze, fiducia e tennis appena è stato riabilitato il fidanzato coach, Stefano Vukov dopo l’allontanamento dal Tour per violenze verbali nei suoi confronti?
Non sarà piuttosto il caso di puntare su un nuovo sprint della 24enne polacca Iga Swiatek, già numero 1 e regina della terra rossa con tre urrà al Roland Garros in 4 anni, un US Open e, a luglio, quando tutti la davano in fase calante, anche Wimbledon, sulla spinta di coach Fissette? E se la 24enne Amanda Anisimova, yankee di ceppo russo, dopo aver marcato il più clamoroso ritorno con due finali Slam, sfruttasse il trampolino dell’imprevedibile numero 4 del mondo per schiacciare di potenza il tennis donne?
E se l’ultima bambina-prodigio, la bizzosa/dotatissima 18enne russa Mirra Andreeva, avesse pagato dazio nel 2025 per la sua inesperienza e, forte di coach Conchita Martinez, e della sua nuova maturità, rinnovasse i fasti della pioniera del tennis siberiano, Maria Sharapova?
ALTERNATIVE
Obiettivamente queste sono le prime candidate al ruolo di protagoniste l’anno prossimo, almeno come continuità al vertice, senza scartare la fantastica Jasmine Paolini. Che, dopo l’addio al coach-formatore, Renzo Furlan, si è riassestata inserendo ufficialmente l’amica-compagna di doppio Sara Errani nella gestione tecnica, insieme a Federico Gaio.
Come la toscana, nutrono legittime ambizioni di un posto in paradiso le due 28enni di qualità, le mamme Naomi Osaka e Belinda Bencic.
Insieme alla potente 19enne Victoria Mboko e magari alla geniale sia pur estremamente discontinua Karolina Muchova. Ma le gerarchie al potere sembrano essersi delineate alla perfezione quest’anno, con le prime 5 che hanno credenziali decisive e anche un rendimento consolidato.
PRONOSTICO
Il tennis femminile senza un autentico, decisivo, leader ha dimostrato peraltro, proprio con la stagione importante e insieme deludente della sua numero 1, Sabalenka, quanto sia sempre più elevato il livello medio-alto. Che aumenta considerevolmente il tasso di sorpresa e la vulnerabilità proprio della più forte, Aryna, dai muscoli di tungsteno e dai nervi di stagno, capace di dominare e perdersi continuamente nella partita e anche nel game con facilità e ripetitività sconcertanti e spesso misteriose. Tanto da incoraggiare le ambizioni delle inseguitrici, da quelle ugualmente potenti, come Rybakina e Anisimova, alla wonderwoman Swiatek, alla rampante Andreeva.
Fra queste, però, quella con più margini e meno difetti importanti sembra essere Rybakina. Se continuerà a completarsi come atleta, diventando più reattiva e cercado di più la rete, dotandosi anche di un piano B, dietro il fantastico servizio, sembra rispondere ai requisiti per staccarsi dalle altre e marciare decisa alla conquista dei tornei più importanti. Sempre che il legame col coach-fidanzato, rilanciato dalla sua riabilitazione ufficiale, regga. E anzi continui ad essere una motivazione decisiva per raggiungere i risultati più importanti.