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Pigato, doppista non per caso: “Ho fatto pace con Roma”

Insieme alla stellina Grant, 4 anni meno di lei, la 21enne bergamasc ha conquistato l’accesso agli ottavi di finale del torneo romano, dove le attende una sfida di livello stellare: affrontare Coco Gauff e Alexandra Eala

12 maggio 2025

Tyra Grant e Lisa Pigato (foto FITP)

Tyra Grant e Lisa Pigato (foto FITP)

C’è una gioia trattenuta ma intensa, nelle parole di Lisa Pigato dopo la vittoria in doppio in coppia con Tyra Grant. Un sorriso che si percepisce tra le righe, anche se filtrato da una sana dose di realismo. Perché sì, la vittoria al primo turno del doppio agli Internazionali BNL d’Italia è un colpo da copertina – battute le numero 9 del mondo, Anna Danilina e Irina Khromacheva – ma il torneo va avanti, e da portarsi appresso c'è anche un fastidioso dolore al gomito che richiede attenzione e cure.

Insieme alla stellina Grant, 4 anni meno di lei, Lisa ha conquistato l’accesso agli ottavi di finale del torneo romano, dove le attende una sfida di livello stellare: affrontare Coco Gauff e Alexandra Eala. “Sento dolore, soprattutto quando servo – racconta Lisa –. Sto facendo fisioterapia, ma servirebbe un riposo che adesso non posso permettermi. L’importante è che l’infiammazione non diventi cronica”. Il tutto, dopo un periodo duro, dopo mesi di stop da metà 2024 a inizio 2025 a causa di un'ernia inguinale (con relativa operazione).

Eppure, nonostante le condizioni fisiche non perfette, Lisa ha stretto i denti, ha alzato il livello e condotto con personalità una partita tutt’altro che semplice. Dopo un primo set perso nettamente, la coppia azzurra ha cambiato marcia. “Loro sono due doppiste vere – dice parlando di Danilina e Khromacheva – si muovono con automatismi, vanno a memoria. Noi, al contrario, non prepariamo nulla prima e ci diciamo al momento cosa fare”.

Lisa Pigato (Foto FITP)

Lisa Pigato (Foto FITP)

Un approccio che ha funzionato. Tyra Grant, classe 2008, talento precoce e già osservata speciale del tennis azzurro e mondiale, ha messo in mostra tutto il suo potenziale. Ma ciò che ha colpito Lisa non è stato solo il talento puro: “Tyra ha una facilità incredibile nel fare qualsiasi cosa decida di fare. Ma il vero valore aggiunto è la sua serenità, che porta in campo ogni volta. Con lei mi trovo molto bene anche fuori dal campo. È una persona tranquilla, e questa calma aiuta anche nei momenti difficili”. La domanda che sorge spontanea, dopo una vittoria così, è se il doppio possa diventare una vera alternativa al singolare. Lisa non ha dubbi: “Il doppio mi aiuta per giocare il singolare, come è accaduto a tante giocatrici in passato, per esempio a Jasmine Paolini. Sarà ancora importante nella mia carriera, ma la priorità per adesso è un'altra”.

La vittoria romana è di certo una delle pagine più belle del suo percorso, ma non necessariamente la più significativa. In doppio, era già arrivato il successo al Roland Garros Under 18 (con Eleonora Alvisi) nell'anno della pandemia (2020) che colpì duramente la sua Bergamo. E tanti altri risultati con tante compagne diverse, inclusa Sara Errani (nel campionato di Serie A). “Quest’anno - spiega Lisa - è la prima volta che mi sto godendo davvero un torneo e Roma è il torneo per eccellenza. Ma ci sono state tante occasioni in cui il tennis mi ha dato gioia, per esempio nel Wta di Parma, quando superai Samsonova prima di giocare contro Serena Williams”.

A proposito di singolare: Lisa era impegnata anche nelle pre-qualificazioni romane, dove ha centrato una wild card per le qualificazioni, prima di cedere alla russa Anna Blinkova. “Questo è un torneo – spiega Lisa – dal quale negli anni scorsi per paura non vedevo l'ora di scappare. Troppa tensione, troppo tutto insieme per una come me. Stavolta invece è stato diverso. Contro la Blinkova (76 Wta, ndr) non ho giocato male, ma a questo livello se manchi le poche occasioni che hai, perdi. È questione di giocare più match del genere, perché stavolta mi sentivo in partita. La cosa bella è che con Roma ho fatto pace”.

Tyra Grant e Lisa Pigato (foto FITP)

Tyra Grant e Lisa Pigato (foto FITP)

Tornando al doppio, negli ottavi arriva il banco di prova più impegnativo: Coco Gauff, numero 3 del mondo, in coppia con la filippina Alex Eala, cresciuta nella Rafa Nadal Academy di Manacor. “Partita durissima ma non vediamo l’ora. Loro sono meno doppiste delle ragazze che abbiamo battuto al primo turno, ma più forti singolarmente. Senza dubbio sarà un match diverso”. Essere a Roma, però, comporta anche gestire un certo tipo di pressione. Il Foro Italico è un teatro magnifico, ma può anche disorientare chi non è abituato a certi palcoscenici. “Sono qui da diversi giorni, ormai ci ho preso un po’ la mano. Non guardo troppo a cosa fanno le top player, penso che ognuna debba fare il proprio percorso e non c'è una ricetta che vale per tutti”.

Per anni allenata da papà Ugo, oggi Lisa ha voluto cambiare. Pur mantenendo il padre come supervisore del progetto: "Con papà - spiega lei - ho un rapporto bellissimo, ma adesso con me ci sono Alberta Brianti (ex pro, 55 Wta nel 2011) e il mio compagno Federico Lucini. Mi sento più matura, mi prendo le mie responsabilità. Sta emergendo il mio carattere. E Federico, che ogni tanto mi fa anche da mental coach (ride, ndr) mi fa sentire a casa a prescindere dal luogo in cui siamo".

Infine, la programmazione: "Per risollevarmi in classifica, visto che sono scesa, ho bisogno di giocare tornei di livello inferiori, quindi anche 25 mila dollari. Mi servono punti per risalire, dobbiamo fare un passo alla volta. Ma ho fiducia perché sto giocando bene, e le ultime sconfitte sono arrivate con giocatrici molto forti, frutto di sorteggi non proprio fortunati. La vera fortuna, tuttavia, è stare in salute. Spero di riuscire a stare bene e trarre il massimo da ciò che ho".

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