Quinta partecipazione consecutiva al Masters per la polacca, ex regina del tennis mondiale, che quest’anno, trionfando per la prima volta a Wimbledon, è arrivata a quota sei trofei Slam in carriera. Il torneo sarà trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX
di Tiziana Tricarico | 25 ottobre 2025
La 24enne di Varsavia, campionessa dell’edizione del 2023, torna alle WTA Finals per il quinto anno consecutivo. La numero 2 del mondo ci arriva forte di una grande seconda parte di stagione illuminata dai titoli di Wimbledon, Cincinnati e Seoul.
Il 2025 di Swiatek
W - Wimbledon (Slam), Cincinnati (WTA 1000), Seoul (WTA 500)
F - Bad Homburg (WTA 500)
SF - Australian Open (Slam), Doha (WTA 1000), Indian Wells (WTA 1000), Madrid (WTA 1000), Roland Garros (Slam)
QF - Dubai (WTA 1000), Miami (WTA 1000), Stoccarda (WTA 500), US Open (Slam), Wuhan (WTA 1000)
16 - Montreal (WTA 1000), Pechino (WTA 1000)
R32 - Roma (WTA 1000)
R64 - nessuno
R128 - nessuno

Swiatek campionessa... in bicicletta: è storia a Wimbledon
United Cup a parte (dove per il secondo anno consecutivo deve accontentarsi del secondo posto con la sua Polonia, stavolta a favore degli Stati Uniti), il 2025 di Swiatek inizia con la semifinale all’Australian Open di Melbourne, raggiunta senza perdere un set: qui però dove cede a Madison Keys nonostante un match-point nel set decisivo.
Da dimenticare i due “1000” in Medio Oriente: a Doha raccoglie appena quattro giochi in semifinale contro Jelena Ostapenko, a Dubai due in più contro Mirra Andreeva nei quarti. Ed è ancora la teen-ager di Krasnojarsk in semifinale ad Indian Wells ma almeno stavolta finisce 6-3 al terzo. A Miami è un’altra “rising star” a sbarrarle la strada nei quarti, Alexandra Eala, in tabellone solo grazie ad una wild card.
L’astinenza da titoli si allunga (l’ultimo trionfo è al Rolan Garros 2024), e non serve ad interromperla nemmeno l’inizio della stagione sull’amata terra rossa. Su quella indoor di Stoccarda è di nuovo Jelena Ostapenko a batterla nei quarti, mentre all’orizzonte si profila un “triplete” difficile da replicare. Ed infatti non ci riesce. A Madrid si prende due rivincite - con Eala all’esordio (anche se solo in tre set) e con Keys nei quarti nonostante un “bagel” in avvio - ma in semifinale fa appena due game contro Coco Gauff.
Agli Internazionali BNL d’Italia incappa nella più classica delle giornate storte contro Danielle Collins al terzo turno. Nella “sua” Parigi - dove ha già trionfato quattro volte (le ultime tre consecutive) e dove punta al poker di successi di fila per eguagliare il record storico Suzanne Lenglen, unica giocatrice a riuscirci -, arriva in semifinale perdendo un set soltanto, con Elena Rybakina negli ottavi, ma contro Aryna Sabalenka cede con un disastroso “bagel” al terzo.
E la sua striscia positiva all’ombra della Tour Eiffel si interrompe a 26 partite. Ma soprattutto scivola all’ottavo posto nel ranking.
Stranamente le cose sembrano invece andare meglio del solito sui prati. Dopo oltre un anno torna a giocare una finale (la prima n assoluto sull’erba): accade a Bad Homburg dove arriva in fondo senza perdere un set ma c’è Jessica Pegula a negarle la gioia del titolo. Iga si rifà con gli interessi a Wimbledon, dove in passato non era mai andata oltre i quarti: è una marcia trionfale la sua, appena “sporcata” dal primo set di secondo turno contro McNally, che negli altri due mette insieme appena tre game….
Swiatek batte Polina Kudermetova, McNally - come detto -, Collins, Tauson, Samsonova, Bencic ed in finale impartisce una durissima lezione ad Anisimova, che non trattiene le lacrime per il doppio “bagel” (prima volta nell’Era Open sull’erba inglese, la seconda a livello Slamm dopo il 60 60 rigilato da Graf a Zverev al Roland Garros 1988). La polacca, che tra penultimo e ultimo atto dei “Championships” perde appena due giochi (!), torna a conquistare un titolo dopo ben 13 mesi. Probabilmente quello più in atteso.
Arriva l’estate sul cemento nordamericano e Swiatek si lancia all’inseguimento dello scettro mondiale: a Montreal non va benissimo (fermata negli ottavi da Clara Tauson) ma a Cincinnati - dove non perde un set - batte in finale Jasmine Paolini, si assicura il secondo trofeo del 2025 e torna al numero 2 del ranking.
Allo Us Open, dove ha trionfato nel 2022, è di nuovo tra le favorite ma va a sbattere nei quarti contro una Amanda Anisimova desiderosa di lasciarsi alle spalle il ko londinese.
Non avendo impegni di BJK Cup Finals con la Polonia, lo swing asiatico per Iga comincia piuttosto presto: a Seoul va come un treno e deve faticare (anche se parecchio) solo in finale per riuscire ad avere ragione di Ekaterina Alexandrova e firmare così il suo terzo torneo. Poi però accusa un calo di condizione abbastanza evidente: a Pechino perde negli ottavi contro Emma Navarro rimediando pure un “bagel” nel set decisivo, a Wuhan nei quarti raccoglie appena tre giochi contro una scatenata Jasmine Paolini a caccia del pass per le WTA Finals.
Partecipazioni: quinta
W-L: 11-4
Risultati: vittoria 2023; semifinale 2022; girone 2021
Swiatek giocherà le WTA Finals per il quinto consecutivo. Fa il suo esordio nel torneo a Guadalajara nel 2021, prima giocatrice nata negli anni Duemila in tabellone. All'Akron Tennis Stadium, il secondo più grande del Messico, vince il primo match in due set su Paula Badosa, ma perde gli altri due incontri nel girone contro Maria Sakkari e Aryna Sabalenka, nel primo capitolo di quella destinata a diventare una grande rivalità.
Nel 2022 a Fort Worth, si presenta da numero 1 del mondo dopo il ritiro in primavera di Ashleigh Barty. Domina il round robin con tre vittorie su tre partite - batte in due set Daria Kasatkina, Caroline Garcia e Coco Gauff - ma poi si ferma in semifinale contro Sabalenka, che pure aveva battuto in tutti i quattro precedenti confronti diretti in stagione.
Nel 2023 a Cancun Swiatek trionfa e si riprende lo scettro mondiale, passato per otto settimane nelle mani di Sabalenka. La polacca batte nel girone Marketa Vondrousova, Ons Jabeur e Coco Gauff, di nuovo senza perdere un set: lascia cinque game alla bielorussa nella sfida per il trono in semifinale e solo uno in finale a Jessica Pegula. In un colpo solo diventa “maestra” e torna regina mondiale.
Nel 2024 a Riyadh arriva dopo la sospensione di un mese per doping (aveva assunto un farmaco per il jet lag) costatale la prima posizione. Batte la campionessa di Wimbledon Barbora Krejcikova ma perde abbastanza nettamente contro Coco Gauff: nell’ultima giornata dei round robin lascia un game soltanto a Daria Kasatkina ma questa seconda vittoria non basta perché in semifinale ci va Krejcikova in virtù dello scontro diretto.