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Tyra Grant vista dai coach: parlano Furlan e Donati

Tyra Grant, 17 anni, numero 213 Wta, da qualche mese è allenata da una coppia composta da Renzo Furlan e Matteo Donati. Il primo, ex coach di Jasmine Paolini, è stato numero 19 Atp nel suo momento migliore, mentre il secondo ha vissuto una carriera a metà, causa infortuni

19 ottobre 2025

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Lei è una delle stelle più brillanti, in prospettiva, non solo del panorama tricolore ma del tennis mondiale. I due coach che la seguono sono un mix di entusiasmo ed esperienza, due generazioni diverse unite per un obiettivo comune. Tyra Grant, 17 anni, numero 213 Wta, da qualche mese è allenata da una coppia composta da Renzo Furlan e Matteo Donati. Il primo, ex coach di Jasmine Paolini, è stato numero 19 Atp nel suo momento migliore, mentre il secondo ha vissuto una carriera a metà per colpa degli infortuni, prima di buttarsi nel circuito come allenatore.

Tyra Grant vista dai coach: parlano Furlan e Donati

Uno staff già affiatato, quello a disposizione di Tyra, e con le idee molto chiare. “Affronto una sfida con una ragazza molto giovane – spiega Furlan – ma dal grande potenziale. Ci sono tante aspettative, però è piacevole lavorare su un'atleta su cui devi costruire tanto. Lei per adesso è molto attenta e ricettiva e con Matteo stiamo formando un ottimo team”. Il talento della tennista azzurra non si discute, ma oltre a quello c'è dell'altro, per essere ottimisti. “Lei è molto predisposta al lavoro e ad ascoltare. Parte da una base di talento importante, sia tecnico-tattico che fisico, ma non era scontato da parte sua mettersi a disposizione di due coach e mettersi in discussione per provare ad imparare”.

Gli obiettivi sono ambiziosi, ma si evita di volare con la fantasia. Il senso è quello di far parlare i risultati. “Non mi ero fatto delle aspettative particolari, viviamo molto sul presente, senza giudicare troppo. Sia io che Matteo, e Tyra è sulla nostra linea, cerchiamo di tirare fuori il meglio da ogni giornata di lavoro, sapendo che stiamo parlando di una ragazza di 17 anni che ha tutta una carriera davanti per crescere e migliorare. Stiamo con i piedi per terra e manteniamo un profilo basso, che è sempre la cosa migliore. L'ambiente di lavoro – chiude Furlan – deve essere disciplinato e pieno di contenuti, ma deve anche essere un ambiente gioviale, dove ci si diverte e si sta bene. Le difficoltà arriveranno, con i tornei che cresceranno di importanza: ci saranno frustrazioni e sconfitte, come ci saranno belle vittorie. E bisognerà saper accettare tutto. Di certo, il difficile deve ancora arrivare”.

Furlan story: da Piatti Boy a coach di successo

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Sulla stessa linea Matteo Donati, che di recente ha già maturato esperienze importanti con giocatrici di altissimo livello. Per esempio, la kazaka Yulia Putintseva, best ranking di numero 20 Wta. “Quella con Tyra – spiega il piemontese, 159 Atp nel 2015 – è un'esperienza totalmente diversa da quelle che ho vissuto fin qui con altre giocatrici. Lei è molto giovane, ha tanta voglia di migliorare e per me è una sfida stimolante”.

La stagione 2025 per Tyra è stata decisamente intensa, e ancora non è terminata. “Le aspettative? Sono un stimolo in più perché si vuole dimostrare che le parole sono poi seguite dai fatti e dai risultati sul campo. L'obiettivo adesso è finire l'anno nel miglior modo possibile per poi ripartire subito in quinta nel 2026. Cosa mi ha colpito? Lei si allena tanto e ha parecchia voglia di migliorarsi e scoprire fin dove può arrivare: la ritengo una dote decisamente importante”.

Tyra Grant vista dai coach: parlano Furlan e Donati

E poi c'è lei, Tyra Grant, fisico già formato e tennis dirompente che legittima sogni importanti. Ma senza dimenticare che c'è una strada lunga – e per nulla semplice – da percorrere. “Ritengo fondamentale - spiega Tyra - cercare di chiudere l'anno in modo positivo. Durante questo 2025 sono cambiate tante cose, sono arrivate tante novità positive, ma è importante proseguire. Se me lo avessero detto l'anno scorso, che sarei stata convocata in Nazionale per l'Italia e avrei giocato al Foro Italico, non ci avrei creduto. Ma sono esperienze che arrivano grazie al lavoro e ai miglioramenti che ho fatto nel tempo”.

La base degli allenamenti al momento è itinerante. Nell'occasione, Tyra e i coach sono impegnati al circolo Match Ball di Bra, lo stesso dove Donati è cresciuto. “Siamo per la prima volta a Bra, mi sto allenando con sparring forti e mi servirà. Abbiamo iniziato a lavorare da giugno, Renzo e Matteo insieme mi danno molto, mi trovo molto bene. Mi danno sicurezza, penso sia un ottimo team”. Nel percorso, riaffiorano i ricordi di un inizio che appare lontano, ma in fondo lontano non è. “I primi ricordi del tennis mi portano a Vigevano, Centro di Santa Maria, ho iniziato lì. Ero piccolissima, avrò avuto tre anni ma ricordo bene questo campetto con una piccola rete”. Oggi, 14 anni più tardi, campo e rete sono diventati più grandi, così come sono cresciuti i suoi sogni. A Furlan e Donati, il compito di accompagnarla fino a farli diventare realtà.

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