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Aryna Sabalenka alle WTA Finals 2025, la scheda: stagione e curiosità

Quinta partecipazione al Masters per la 27enne di Minsk, con l’obiettivo di chiudere la stagione da numero uno del mondo per la seconda volta di fila. Il torneo sarà trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX

di | 24 ottobre 2025

L'esultanza di Aryna Sabalenka allo US Open (Foto USTA)

L'esultanza di Aryna Sabalenka allo US Open (Foto USTA)

Aryna Sabalenka torna alle WTA Finals per la quinta volta in carriera, con un altro trofeo Slam in bacheca e con un doppio obiettivo: vincere il suo primo titolo al “Masters” e chiudere per la seconda volta una stagione da numero 1 del mondo. I Major le hanno regalato delusioni - posto che si possano definire così due finali ed una semifinale - fino a New York quando con il bis allo US Open ha ritrovato il suo sorriso più smagliante.

Il 2025 di Sabalenka
W - Brisbane (WTA 250), Miami (WTA 1000), Madrid (WTA 1000), US Open (Slam)
F - Australian Open (Slam), Indian Wells (WTA 1000), Stoccarda (WTA 500), Roland Garros (Slam)
SF - Berlino (WTA 500), Wimbledon (Slam), Wuhan (WTA 1000)
QF - Roma (WTA 1000), Cincinnati (WTA 1000)
R16 – Dubai (WTA 1000)
R32 - Doha (WTA 1000)
R64 - nessuno
R128 - nessuno

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LA STAGIONE DI ARYNA SABALENKA (BLR)

Il 2025 di Sabalenka inizia con vittoria al primo torneo giocato, a Brisbane, battendo Mirra Andreeva in semifinale e Polina Kudermetova in finale. All’Australian Open sembra lanciatissima verso il tris ed invece in finale - prima giocatrice a disputarne tre di fila dai tempi di Serena Williams (2015-2017) - inciampa contro la miglior Madison Keys mai vista che interrompe a 20 la striscia positiva della bielorussa nello Slam Down Under.

La prende malissimo Aryna, che con molta sincerità non ne fa mistero. Nei due “1000” in Medio Oriente non sembra nemmeno lei: a Doha perde subito contro Ekaterina Alexandrova (che è solo all’inizio della sua miglio stagione in carriera), mentre a Dubai supera Veronuka Kudermetova ma poi raccoglie solo 5 game contro Clara Tauson.

Con l’arrivo del “Sunshine Double” la situazione cambia radicalmente: perde sì in tre set la finale di Indian Wells con la giovanissima - e lanciatissima - Mirra Andreeeva ma si rifà a Miami battendo Jessica Pegula nella sfida per il titolo in un torneo vinto senza concedere nemmeno un set alle avversarie.

La stagione sul “rosso” inizia con una finale sulla terra indoor di Stoccarda (la quarta per lei), persa con una Jelena Ostapenko versione spaziale ma si riscatta immediatamente a Madrid, dove centra il tris (su quattro finali disputate alla Caja Magica) superando in due set lottati Coco Gauff: è il nono “1000” in carriera. Meno bene a Roma, dove va a sbattere nei quarti contro la campionessa olimpica Zheng Qinwen.

Al Roland Garros Sabalenka è lanciatissima: mette in fila Rakhimova, Teichmann, Danilovic, Anisimova e nei quarti si prende la rivincita su Zheng Qinwen sempre senza perdere un set. In semifinale ne cede uno alla regina del “rosso” Swiatek alla quale però rifila un bel “bagel” (6-0) per chiudere. Ma nella sfida per il titolo, la prima per lei a Parigi, dopo aver portato a casa al tie-break un combattutissimo primo set, cede alla distanza con Coco Gauff (come già accaduto a allo Us Open 2023). Seconda delusione Slam dell’anno.

L’erba per Aryna non è di un verde particolarmente brillante: a Berlino perde in semifinale con la campionessa dei “Championships” 2023, la mancina Marketa Vondrousova (poi vincitrice del titolo), mentre a Wimbledon - dove fa più fatica del previsto fin dal primo turno - si ferma per la terza volta in semifinale, al cospetto di una straordinaria Amanda Anisimova. Ed i Major sembrano davvero stregati in questo 2025.

Arriva il momento del cemento nordamericano: decide di non andare a Montreal e si presenta a Cincinnati come “defending champion”. Batte Vondrousova, rischia tantissimo con Raducanu, suoera in due set Bouzas Maneiro e poi va a sbattere nei quarti contro una Rybakina ricaricata dal rientro nel team di coach Vukov.

A New York si presenta con qualche dubbio in testa ma nei tie-break continua ad essere imbattibile: arriva in fondo cedendo solo un set a Jessica Pegula nel match che nel 2024 ha assegnato il titolo e che stavolta si gioca invece in semifinale. Centra la sua terza finale Major in stagione e si prende una bella rivincita contro Amanda Anisimova, conquistando il suo quarto trofeo Slam della carriera, il secondo allo Us Open.

Aryna Sabalenka con il trofeo delo Us Open 2025 (foto Getty Images)

Aryna Sabalenka con il trofeo delo Us Open 2025 (foto Getty Images)

Lo swing asiatico inizia con il forfait a Pechino (dove difendeva “solo” i quarti del 2024). Rientra a Wuhan dove è la campionessa uscente (e dove ha trionfato anche nel 2018 e nel 2019): cede il primo set a Sramkova poi dominata alla distanza all’esordio e poi marcia come un rullo compressore su Samsonova e Rybakina ma in semifinale si fa rimontare da Pegula in una partita dominata per un set e mezzo. In ogni caso - e non solo per la classifica - sarà lei la giocatrice da battere a Riyadh.

SABALENKA alle WTA Finals

Partecipazioni: sesta (5 in singolare, una in doppio)
Risultati singolare: finale 2022, semifinale 2024 e 2023, round robin 2021
Risultati doppio: round robin 2019
W-L singolare: 8-8
W-L doppio: 1-2

Sabalenka debutta alle WTA Finals in doppio, in coppia con Elise Mertens nel 2019. Teste di serie numero 1, le due non riescono però a superare la fase round robin a causa delle sconfitte contro Anna-Lena Grönefeld/Demi Schuurs e Timea Babos/Kiki Mladenovic. Il successo contro Chan Hao-ching e Latisha Chan, infatti, non basta.

Aryna Sabalenka con il trofeo di Miami 2025 (foto Getty Images)

Aryna Sabalenka con il trofeo di Miami 2025 (foto Getty Images)

Nel 2021 a Guadalajara si qualifica per la prima volta alle Finals del singolare, e anche in quell'occasione è eliminata dopo la fase a gironi perdendo la prima partita contro Paula Badosa e la terza contro Maria Sakkari dopo una sfiancante maratona, risultato che vanifica la rimonta su Iga Swiatek nella seconda giornata.

Nel 2022 a Fort Worth inizia il round robin battendo Ons Jabeur dopo essersi trovata a due punti dalla sconfitta nel tie-break del secondo set, e prosegue con altri due successi su Maria Sakkari e Jessica Pegula. Nella sua prima semifinale al “Masters” sorprende Iga Swiatek e completa la sua terza vittoria su una numero 1 del mondo in carica dopo le due sull'australiana Ashleigh Barty a Wuhan nel 2019 e Madrid nel 2021. Si arrende però in finale alla francese Caroline Garcia.

Nel 2023 a Guadalajara lascia solo un game all'esordio nel girone a Maria Sakkari, poi batte Elena Rybakina e cede contro Jessica Pegula. Si qualifica comunque per la semifinale, ma si arrende in due set a Swiatek.

Nel 2024 a Riyadh è tornata di nuova al numero uno del mondo e debutta con una vittoria in due set sul Zhenh Qinwen: rifila lo stesso trattamento a Jasmine Paolini mentre la sconfitta in tre set contro Elena Rybakina nell’ultimo match di round robin non le impedisce di staccare il pass per la sua terza semifinale. A fermarla ci pensa una Coco Gauff lanciatissima verso il suo primo titolo.

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