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Zverev-Paul, a fari spenti sognando la gloria

Presentiamo il quarto di finale tra Alexander Zverev e Tommy Paul all'Australian Open. Chi vincerà, eguaglierà il suo miglior risultato nel torneo

20 gennaio 2025

Zverev felice dopo la vittoria (Getty Images)

Zverev felice dopo la vittoria (Getty Images)

Alexander Zverev e Tommy Paul puntano ad eguagliare il loro miglior risultato all'Australian Open. Il tedesco insegue la terza semifinale a Melbourne, dopo quelle giocate nel 2020 e nel 2024. Se dovesse firmare la sua 30ma vittoria in singolare nel torneo, diventerebbe il tedesco con più partite vinte nella storia del torneo, davanti a Boris Becker. Paul, semifinalista nel 2023, potrebbe diventare il secondo statunitense in attività con due semifinali all'attivo all'Australian Open.

Zverev e Paul si incontreranno per la terza volta, sempre sul duro. Lo statunitense ha vinto entrambi i confronti, nel 2020 e nel 2022. Ma da allora molto è cambiato per entrambi. Il tedesco ha chiuso il 2024 da numero 2, lo statunitense entrerà per la prima volta tra i primi 10 del mondo dopo l'Australian Open. Il duello sembra più aperto che mai.

Il tedesco, come ha scritto su SuperTennis Ronald Giammò, nel 2024 "con la finale persa lo scorso maggio a Parigi contro Carlos Alcaraz ha chiuso un cerchio spezzatosi due anni prima, quando sempre al Roland Garros e sempre in semifinale finì con lo storcersi la caviglia ruzzolando nella polvere rossa dello Chatrier. Il suo esordio in una finale Slam Zverev lo aveva però festeggiato quattro prima, quando a New York perse al quinto set contro Dominic Thiem". 

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Nel 2024, inoltre, Zverev ha conquistato "due titoli in altrettanti Masters 1000 (Roma e Bercy), 69 vittorie complessive, due vittorie contro Carlos Alcaraz (ai quarti in Australia e nel girone delle Nitto Atp Finals) a cui ha sottratto la seconda posizione del ranking". Contro Paul, punta alla nona semifinale Slam in singolare. Ne ha giocate "4 al Roland Garros, 2 agli US Open e 2 a Melbourne. Grande assente è il verde di Wimbledon, torneo dove il tedesco non è mai riuscito a spingersi oltre gli ottavi di finale". Un rendimento che lo mette nella lista dei candidati a vincere l'Australian Open e diventare così il 62mo giocatore nell'albo d'oro dell'Happy Slam in singolare maschile

Ma al di là del blasone, il duello non è banale. Paul, unico statunitense nei quarti a Melbourne in singolare maschile, "è allenato da quello stesso Brad Stine che trasformò Jim Courier il brutto anatroccolo in cigno, portandolo a vincere 4 Slam (in 6 finali) e a salire al numero 1 del mondo nella covata dei fenomeni Sampras, Agassi e Chang" ha raccontato Vincenzo Martucci su SuperTennis. "Proprio in Australia [Stine], il finalista del Roland Garros e degli US Open juniores, due anni fa, ha riportato uno yankee in semifinale nel primo Slam della stagione per la prima volta da Andy Roddick nel 2009. Stoppato dal solito Novak Djokovic. Sulla scia, Paul è entrato nei top 20 e poi nei top 15, e l’anno scorso ha rifinito la scalata arrivando al numero 11, anche se il suo mentore scommette che vale di più". Dopo l'Australian Open sarà matematicamente in Top 10. E non vuole smettere di stupire.

Tommy Paul in azione (foto Getty Images)

Tommy Paul in azione (foto Getty Images)

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