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Intervenuto su Radio 2 Rai, il tecnico dell'azzurro ha raccontato i giorni di vigilia vissuti a Londra in attesa del debutto all'AELTC: "L'obiettivo è arrivare pronti per il primo turno". E sull'addio di Cahill a fine stagione: "Sarebbe stupendo se restasse con noi"
26 giugno 2025
Lavoro, la consapevolezza di essere dei privilegiati e l'armonia con cui continuare a programmare presente e futuro. Sbarcato a Londra da due giorni e in attesa che prenda il via Wimbledon, terzo Slam stagionale che inizierà lunedì prossimo, Simone Vagnozzi, coach del numero uno del mondo Jannik Sinner, è intervenuto ai microfoni di Radio 2 Rai nel corso della trasmissione "Non è un paese per giovani", tornando sulla finale del Roland Garros persa dall'azzurro contro Carlos Alcaraz e sulle sensazioni che ne accompagnano la vigilia del debutto all'AELTC.
"Jannik sta bene, siamo arrivati da un paio di giorni a Londra e ci stiamo allenando duramente - ha dichiarato Vagnozzi, al fianco di Sinner dal febbraio del 2022 - Le prime sensazioni sono buone, speriamo di mettere la giusta benzina per arrivare pronti al primo turno".
Con il primo match sul Centrale programmato per il campione uscente del torneo (Alcaraz, ndr), Sinner farà il suo esordio martedì ma "oggi - ha confidato ancora Vagnozzi - abbiamo la fortuna di giocare sul Centrale e di provarlo, che è una possibilità che danno solo ad alcuni giocatori".
Eliminato al secondo turno di Halle dieci giorni fa per mano di Alexander Bublik, poi laureatosi vincitore del torneo di cui Sinner era campione in carica, Vagnozzi non ha potuto non tornare sulla delusione provata al termine della finale parigina persa dopo cinque ore e mezza dal suo pupillo contro il n.2 del mondo spagnolo: "Non posso nascondere che la finale di Parigi è pesata un po' di più, ma la nostra stima nei confronti di Jannik è cresciuta ancora per come è stato in campo e ha lottato - ha ancora riflettuto il marchigiano - Lì per lì è dura da accettare ma il giorno dopo capisci che, seppur importantissima, alla fine è una partita di tennis e soprattutto in un momento come questo, con quello che sta succedendo nel mondo, non dobbiamo dimenticarci, siamo dei privilegiati ad essere lì e dobbiamo godercela".
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Ora, fari puntati su Londra dove Sinner l'anno scorso arrivò fino ai quarti di finale. Un piazzamento che quest'anno spera di poter migliorare in attesa di conoscere il suo primo avversario al termine del sorteggio fissato per domani mattina. La ricetta è sempre la stessa: lavoro. Ricetta che non potrebbe rivelarsi efficace se all'interno del team non fossero presenti unità di intenti e armonia, ingredienti alla base dei successi dell'azzurro e della relazione instaurata con gli altri membri del team: "Viviamo 24 ore su 24 insieme e se non ci fosse questa intesa sarebbe comunque difficile riuscire a raggiungere certi risultati". Un armonia che a fine anno rischia però di venir incrinata dall'addio di Darren Cahill, coach australiano che nei mesi scorsi ha annunciato il suo ritiro dall'attività alla fine del 2025: "Sarebbe stupendo se decidesse di restare - ha detto Vagnozzi prima di congedarsi - Si è creata un'ottima alchimia tra noi e ne saremmo felicissimi. Io qualche battutina ogni tanto gliela faccio, gliela butto lì diciamo. Vediamo se riusciamo".
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