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US Open, Djokovic: "Non ho altra schedule oltre i quattro Slam"

Il serbo insegue il suo Slam numero venticinque e confessa come motivazioni e gioia di stare in campo per lui coincidano oggi con i quattro maggiori tornei del circuito

23 agosto 2025

Novak Djokovic (Getty Images)

Novak Djokovic (Getty Images)

"Dove trovo gioia e motivazione? Dov'è che traggo ispirazione pet giocare il mio miglior tennis? Quale il posto in cui tenga di più a scendere in campo? I quattro Slam sono i tornei che più mi motivano, poi ci sono altri eventi qui e là, ma al momento non ho altra schedule oltre i quattro Slam, sono sincero". Così Novak Djokovic nel corso del suo media day alla vigilia del suo esordio in un torneo da lui già vinto quattro volte e che lo vedrà debuttare contro il giovane Learner Tien.

"Ormai non tendo più a carica troppo la mia programmazione, non inseguo il ranking né punto a conquistare o difendere i miei punti. E' una cosa a cui non penso più", ha proseguito l'ex numero uno del mondo nel corso del suo incontro con i media. La sensazione diffusa è però quella che, in caso di approdo alla seconda settimana del torneo, Nole sia ancora in grado di dire la sua e far valere il peso del suo status e della sua classe fino alla fine del torneo.

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Ad interferire con i suoi piani di gloria, prima volta nella sua carriera, c'è stavolta la sua famiglia e una serie di appuntamenti che Novak non si è detto più disposto a mancare: "C'è la famiglia, ovviamente, e al momento è la priorità numero uno. Ci sono date importanti come il compleanno di mia figlia che non voglio perdere, è il 2 settembre ma se riuscirò a far bene vorrebbe dire che sono ancora qui"

"Ma sono cose che non vorrei più perdere - ha ammesso Djokovic - E' una questione personale invece essere qui e mostrare al pubblico che in tutti questi anni mi ha sostenuto quel che sono ancora in grado di fare". Tra lui e il titolo, come sempre, si sono Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, un duopolio destinato a tiranneggiare il circuito per molti anni a venire, ma che lui vorrebbe vedere minacciato da un terzo incomodo, come accaduto al giovane Nole quando riuscì a frapporsi, inceppandola, in quella che all'epoca pareva essere la rivalità perfetta tra Federer e Nadal: "Quando si parla di sport individuali la gente ama vedere delle rivalità e la loro, senza dubbio, è la migliore che ci sia al momento. Ci sono però diversi giocatori in grado di allargarla, giocatori che possono ambire a diventare i terzi incomodi". 

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