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Sinner e Sabalenka, nel mirino una doppia impresa a New York

L'azzurro e la bielorussa vanno contemporaneamente a caccia della difesa del titolo a New York, un'impresa verificatasi solo per tre volte nell'Era Open. L'ultimo precedente Slam è arrivato a Melbourne grazie a Djokovic e Azarenka

06 settembre 2025

Sinner e Sabalenka (Getty Images)

Sinner e Sabalenka (Getty Images)

Quando Jannik Sinner vinceva lo scorso anno il suo primo Slam, all’Australian Open, nel femminile Aryna Sabalenka era già invece al secondo successo. Eppure, dopo le rispettive vittorie contro Zheng Qinwen e Daniil Medvedev, qualcosa di speciale lega la bielorussa all’azzurro, specialmente parlando di major che si disputano sul cemento.

Dopo aver vinto entrambi anche lo US Open del 2024, i due proveranno a ripetersi anche quest’anno a New York. Nel complesso, infatti, entrambi hanno preso parte alle ultime quattro finali Slam sul cemento (singolarmente, Sabalenka ha preso parte alle ultime sei, vincendo l’Australian Open del 2023, ma perdendo nello stesso anno la finale a Flushing Meadows).

Sinner e Sabalenka, nel mirino una doppia impresa a New York

Tutta la gioia di Aryna Sabalenka (foto Getty Images)

Tutta la gioia di Aryna Sabalenka (foto Getty Images)

La “missione combinata”, ora è quella di una doppia difesa del titolo nei due tornei di singolare che resta un qualcosa di rarissimo nella storia degli Slam, e ancor di più per quanto riguarda lo US Open. Nell’Era Open, infatti, la doppia difesa del titolo è andata a buon fine soltanto per tre volte, coinvolgendo diverse leggende del tennis. I primi a farcela, nel 1986-87, sono stati Martina Navratilova e Ivan Lendl, seguiti da Monica Seles e Stefan Edberg (1991-92). Da quasi trent’anni, però, nessuna “coppia” ci è più riuscita: gli ultimi, nel biennio 1995-96, sono stati Pete Sampras e Steffi Graf.

Roger Federer con il trofeo dello US Open 2008 (Getty Images)

Roger Federer con il trofeo dello US Open 2008 (Getty Images)

La posta in palio è altissima anche prendendo individualmente la situazione del n. 1 ATP e della n. 1 WTA. Al femminile, una campionessa non si ripete a New York da più di 10 anni (Serena Williams, 2013-14), mentre al maschile addirittura da 17 (Roger Federer, 2007-08).

Dall’inizio del 2023, come ricorda il sito dello US Open, Sinner e Sabalenka hanno un bilancio combinato di 70 vittorie e 4 sconfitte nei major sul cemento. La missione del “doppio bis”, però, è fallita a gennaio Melbourne, dove l’italiano ha confermato il titolo del 2024, mentre la “tigre” di Minsk è uscita sconfitta all’ultimo atto da Madison Keys.

In termini complessivi, l’ultimo precedente di un evento del genere si è verificato però proprio all’Australian Open, con i successi di Novak Djokovic e Victoria Azarenka tra il 2012-13. Al Roland Garros, l’ultima volta, si è arrivati addirittura ad una tripletta con Rafael Nadal e Justine Henin vittoriosi nel 2005, nel 2006 e nel 2007. Per Wimbledon, invece, bisogna tornare indietro di quasi 40 anni, quando ai successi di Navratilova nel 1985-86 andava ad abbinarsi la storica impresa di Boris Becker, il più giovane vincitore del torneo a 17 anni (nel 1985), riconfermatosi anche un anno dopo.

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