

La prova di forza con Lehecka ha regalato a Jannik il quinto ottavo di finale a Parigi. E sull'ascesa di Musetti: "Se lo merita"
di Francesca Paoletti, da Parigi | 31 maggio 2025
Sinner, la vittoria più netta
Prima di prendere il volo per Parigi, Jannik e il suo team si sono concentrati su un paio di aspetti del suo tennis che oggi sono emersi in tutto il loro valore: “Prima di questo torneo ho fatto un lavoro specifico per migliorare il movimento dei piedi, per provare ad essere più piantato e più rapido - spiega - . Oggi mi sono mosso molto bene e credo di aver fatto i progressi giusti. Inoltre, rispetto a Roma, ho cambiato la posizione in risposta sulla prima per provare ad essere più fluido, e oggi ha funzionato. Diciamo che siamo sulla strada giusta, sto mettendo a posto il mio corpo e so che servirà. Stiamo lavorando tanto e i frutti si vedono. Inoltre, stanotte ho dormito bene e mi sentivo molto riposato. Tutte queste cose messe insieme mi hanno messo in riga e mi hanno aiutato a giocare un buon match”.
Sinner e Musetti, Jannik e Lorenzo. I due azzurri in Top 10, i due azzurri in corsa nella seconda settimana dello Slam rosso. “Gli auguro di andare molto molto lontano – le parole di stima e incoraggiamento dell’altoatesino nei confronti del toscano - , e non solo qui al Roland Garros. Ha sempre giocato bene sulla terra e lo scorso anno ha fatto anche un’ottima stagione su erba con la finale al Queen’s e la semifinale a Wimbledon. È un giocatore completo, ha talento e ora ha messo anche tanto ordine nel suo gioco. Se lo merita, è un bravo ragazzo, è tranquillo ed è cresciuto moltissimo sia in campo sia fuori dal campo. Mentalmente è più forte e ha intorno persone che lo aiutano e gli vogliono bene. Da italiano dico, più italiani siamo tra i primi dieci o tra i primi cinque, e meglio è. Speriamo che lui possa entrare al più presto nei primi cinque, e speriamo che dopo di lui arrivi anche un altro... così siamo un bel trenino italiano”. Un trenino azzurro.
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