Sorrisi, clima disteso, lavoro serio. Così Jannik Sinner prepara la semifinale Slam contro Ben Shelton, la partita che potrebbe renderlo l'italiano con più finali Slam in singolare maschile di sempre.
L'allenamento era inizialmente previsto sul campo 17 incastonato tra la Kia Arena e la John Cain Arena. Ma per il terzo giorno di fila Jannik ha invece preferito il National Tennis Center, e precisamente uno degli otto campi indoor all'interno dell'impianto. In campo con lui, per rifinire gli schemi in vista della sfida con Shelton, il mancino australiano Alex Bolt, numero 172 del mondo ed ex n.81 in doppio.
Costante la presenza in campo, vicino all'azione, del coach Simone Vagnozzi con l'australiano Darren Cahill attento a osservare da una punto che gli consente uno sguardo d'insieme. Con Sinner c'è il team al completo, dunque anche Ulises Badio e Marco Panichi. Ma c'è anche una gradita presenza in più, il fratello Marc.
Sinner, t-shirt azzurra e sguardo sicuro sotto la visiera del cappellino, ha provato in particolar modo i servizi e lo schema servizio-diritto con Vagnozzi plaudente di fronte alle migliori esecuzioni in particolar modo in slice da destra.
Jannik Sinner si allena con Alex Bolt
L'allenamento ha anche attirato un gruppetto di bambini delle scuole, che si sono fermati a scrutare da dietro una rete a maglie il numero 1 del mondo che punta a confermarsi campione all'Australian Open.
Non ci sono commenti