

La n. 2 e la n. 6 del mondo hanno sconfitto rispettivamente Putintseva e Bouzkova. Vittorie in rimonta per Pegula e Keys, che ha annullato tre match point a Kenin. Per la prima volta dall'Australian Open 2005, tutte le prime otto del seeding saranno agli ottavi di finale
di Samuele Diodato | 31 maggio 2025
Il tabellone è oramai completamente allineato agli ottavi di finale, e con le vittorie di Coco Gauff (n. 2 WTA) e Madison Keys (n. 8) un evento per certi versi storico si è verificato al Roland Garros. Era infatti dall'Australian Open del 2005 (a Parigi non accadeva dal 2023) che tutte le prime otto teste di serie non si qualificavano al quarto turno di un Major.
Gauff, già finalista nel 2022, ha vissuto una partita a due facce contro la ceca Marie Bouzkova (n. 47), arresasi col punteggio di 61 76(3). Al dominio del primo set, ha fatto da contraltare un secondo set pieno di alti e bassi da una parte e dall'altra, con un filotto di ben otto break consecutivi tra il secondo ed il nono gioco. Lo spunto decisivo, per la tennista classe 2004, è arrivato solo nel tie-break: "Stavo giocando bene, ma poi ho fatto qualche errore di troppo, anche nei miei turni di battuta. Lei è una giocatrice che rimette in campo tante palle, ma lo sapevo bene, sono soddisfatta di com'è andata", ha detto dopo il match. Ad aspettarla, ora, c'è la n. 20 Ekaterina Alexandrova, che ha invece eliminato con un doppio 62 la n. 46 Veronika Kudermetova.
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A completare il quadro, tra le prime otto, è stata appunto Keys, vittoriosa col punteggio di 46 63 75 nella battaglia tutta a stelle e strisce contro Sofya Kenin (n. 30). È stato proprio quest'ultima ad aggiudicarsi un primo set di grande qualità, con un solo break nel settimo gioco. Stessa cosa, a parti invertite, accaduta nel secondo set (nel sesto gioco), ma non prima che Keys annullasse ben quattro chance di break nel terzo gioco, risalendo da 0-40. Nel terzo, comunque, la campionessa in carica dell'Australian Open ha fatto addirittura meglio, recuperando prima dallo 0-2 e poi cancellando tre match point nel decimo gioco, durato ben 16 punti. Con la cavalcata trionfale in Australia, si tratta per lei dell'ottava vittoria consecutiva in uno Slam. Un altro derby ora, l'attende, se vorrà spingersi oltre, visto che la sua connazionale Hailey Baptiste (n. 70) ha ottenuto il pass per la seconda settimana parigina piegando in due set - 76(4) 61 - la spagnola Jessica Bouzas-Maneiro (n. 68).
Affascinante il confronto che metterà di fronte la n. 6 al mondo Mirra Andreeva e la n. 17 Daria Kasatkina. Andreeva, semifinalista lo scorso anno, ha lasciato appena quattro game, per un secco 63 61, alla n. 31 Yulia Putintseva. Una sfida mai in dubbio in cui la campionessa dei WTA 1000 di Dubai ed Indian Wells ha siglato il primo break nel terzo game, salvo poi restituirlo per il momentaneo 2-2. Da quel momento, però, il parziale di 10-2 nel computo dei giochi ha lasciato impotente Putintseva, mai più in grado di arrivare neanche a palla break. Brillante Andreeva (con 27 vincenti e 18 non forzati) che col successo odierno, a 18 anni e 26 giorni, è diventata la più giovane giocatrice a vincere 10 partite al Roland Garros dai tempi di Martina Hingis, che ci era riuscita a 16 anni e 238 giorni nel 1997.
10 - Moving to a win-loss record of 10-2 at the event, Mirra Andreeva (18y 26d) is the youngest player to claim 10 Women’s Singles match wins at Roland Garros since Martina Hingis (16y 238d) in 1997. Natural.#RolandGarros | @rolandgarros @WTA @WTA_insider pic.twitter.com/9EjIpbxdVi
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Kasatkina, al primo Slam da naturalizzata australiana, ha eliminato col punteggio di 61 75 la n. 10 Paula Badosa. La partita si è evidentemente accesa solo nel secondo parziale, quando la spagnola ha recuperato da uno svantaggio di 2-0, cedendo tuttavia fatalmente (di nuovo) la battuta quando era indietro per 6 giochi a 5. Considerando anche la presenza negli ottavi di Alexei Popyrin, è la prima volta dal 1998 che due atleti australiani non raggiungeva gli ottavi nei due tabelloni di singolare dell’Open di Francia: l’ultimo “duo” era stato quello formato da Pat Cash e Nicole Bradtke.
Daria Kasatkina had no time to waste, dispatching the No.10 seed in straight-sets to book a spot in the fourth round.
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Ha dovuto lottare per quasi due ore, la n. 3 Jessica Pegula, per liberarsi della finalista del 2019 a Parigi, la ceca Marketa Vondrousova (n. 96). Due anni fa, la statunitense aveva perso l'unico precedente in tre set. Si è rivelato ostico, oggi, soprattutto il primo set, ceduto per 6-3 in maniera abbastanza netta, con due break. Al rientro dopo tre mesi di inattività (a Dubai l'ultimo torneo), Vondrousova ha poi vero vissuto un evidente calo, in particolar modo al servizio. Sul punteggio finale di 36 64 62, pesano infatti i sei break ottenuti negli ultimi due parziali da Pegula.
Contro Pegula si misurerà agli ottavi l'unica francese rimasta in tabellone, la 22enne Loïs Boisson, numero 361 del mondo, che nonostante un infortunio alla gamba sinistra evidente fin dal primo set, ha vinto 63 06 75 il derby contro Elsa Jacquemot.
Costretta già a un lungo stop in carriera per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, proprio in quel periodo ha iniziato a beneficiare del particolare allenamento neuro-visivo del suo preparatore Sébastien Durand, che ha subito diverse commozioni cerebrali. "Ho fatto un intero lavoro sull’occhio con fisioterapisti vestibolari, esercizi di equilibrio, di coordinazione occhio-piede" ha spiegato al quotidiano francese L'Equipe. "L’obiettivo è collegare la raccolta di informazioni da parte del cervello all’occhio, così che il giocatore non subisca passivamente ciò che vede. Oggi sappiamo che l’occhio è responsabile dell’80% dell’acquisizione delle informazioni. Il lavoro sulla visione non è nuovo, ma pensavo si potesse fare di più. In un anno con Loïs abbiamo visto risultati significativi in tutti i settori. Abbiamo notato progressi nella reattività e nell’equilibrio".
Nel tennis "guadagnare un terzo di mezzo secondo è tantissimo. E nel lavoro neurovisivo c’è quello che chiamiamo lavoro multitasking. È un tipo di esercizio che mi ha aiutata ad accelerare il percorso di riabilitazione" ha sottolineato la francese, parlando dei particolari esercizi che servono ad allenare l'occhio a gestire quante più informazioni possibili. Per questo Durand utilizza accessori come caschi di realtà virtuale o occhiali stroboscopici, o elementi più semplici come mazzi di carte Uno per associare un compito a un numero e un altro a un colore.
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