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Matteo Gigante domina il libanese Hassan. Luca Nardi, battuto in tre set da Fabian Marozsan, rimanda ancora la prima vittoria al Roland Garros in carriera
di Alessandro Mastroluca | 25 maggio 2025
Matteo Gigante (167 ATP) festeggia la prima vittoria Slam. In un pomeriggio di vento e di emozioni forti per la cerimonia di omaggio a Rafa Nadal, batte 64 62 60 Benjamin Hassan (220), che un anno fa a Parigi era stato il primo giocatore a rappresentare il Libano nei tornei di tennis ai Giochi Olimpici e il primo a superare un turno. “Non mi aspettavo una partita così semplice. L’ultimo turno di quali mi ha aiutato; lì ero un po' teso ma evidentemente quelle sensazioni mi hanno dato una spinta importante per affrontare questo match. Il primo set è stato un po’ complicato, dovevo trovare la quadra del gioco per dargli fastidio, poi ho preso il break sul 5-2, ho avuto altre occasioni, ma in un modo o nell’altro ho chiuso e da lì in poi sono stato bravo" ha detto dopo il match. Al prossimo turno giocherà contro Stefanos Tsitsipas o Tomas Martin Etcheverry. "Sarà una battaglia a prescindere dell’avversario, sia Etcheverry sia Tsitsipas sono giocatori fortissimi e con molta esperienza a questi livelli. Tsitsipas, inoltre, qui ha fatto finale... sarà sicuramente un turno ostico, ma nel tennis non si sa mai" ha spiegato.
Luca Nardi (95) non riesce a vincere la sua prima partita in carriera al Roland Garros. Dopo aver tentato invano in due occasioni di superare le qualificazioni, ha incassato la seconda eliminazione consecutiva al primo turno. Il marchigiano si è arreso 62 63 76(3) contro Fabian Marozsan (56). L'ungherese, che ha perso solo un set in tre confronti diretti, affronterà al secondo turno Carlos Alcaraz o Giulio Zeppieri.
Matteo Gigante fa viaggiare meglio la palla da dietro, con un tempo decisamente diverso, un piglio rock, con il rovescio. Hassan, al debutto a trent'anni in un major, regge solo un set poi perde contatto e resta un uomo solo al comando della partita.
Non ha la maglia azzurra, ma bianca con le maniche scure. Colpisce vicino al rimbalzo, fa filare la palla con una velocità media insostenibile per Hassan, molto meno solido in difesa, e va avanti di due break nel primo set. Hassan rientra e recupera uno dei break di svantaggio nell'ottavo gioco, in cui Gigante non ha sfruttato un primo set point. Il libanese ne cancella altri due nel game successivo ma il mancino romano si muove meglio, in molti casi non gli serve nemmeno prendere rischi, può anche accontentarsi di premere con continuità al centro. Così aspetta il momento giusto, va a servire per chiudere e tiene a zero.
Da fondo, Hassan va presto in difficoltà non appena Gigante gioca un colpo più carico o più vicino alle righe laterali, di fatto costringendolo in difesa. Mette così le basi per un secondo set dominato, concluso senza concedere palle break in 32 minuti, forte di 11 vincenti a 9 e 7 gratuiti a 11.
Il libanese, appagato probabilmente dopo le qualificazioni superate per la prima volta in uno Slam, per di più senza cedere nemmeno un set, perde il filo del match. Tira una serie di colpi, con efficacia sempre minore. Gigante mantiene lo sguardo sull'obiettivo, fino al match point. Segue l'ultimo servizio a rete e completa così una domenica speciale.
Dopo la partita, ha raccontato un aneddoto relativo al sorteggio: “Ero con Zeppieri in giro per Parigi quando abbiamo visto il tabellone e per scherzare gli dico ‘non volevo giocare con Hassan... non ci ho mai vinto’. Poi scorrendo il tabellone abbiamo visto che lui aveva preso Alcaraz… diciamo che gli è andata un po' peggio".
Il rovescio di Matteo Gigante agli Internazionali BNL d'Italia (Foto FITP)
Nardi cancella quattro palle break nel lungo primo turno di battuta. Va di nuovo sotto nel sesto gioco (2-3 0-40). Ma ancora una volta si salva, e allunga ai vantaggi sempre poggiando su una maggiore propositività.
Ma alla quinta palla break del game, l'ottavo del match, al 37mo punto giocato in tre game di servizio, Nardi finisce per cedere di fronte all'accelerazione lungolinea in avanzamento e in contropiede dell'ungherese. Il marchigiano paga i 18 gratuiti nel set mentre Marozsan, più incisivo al servizio e in risposta, allunga e completa il set con il secondo break di fila dopo 43 minuti.
Anche il secondo set inizia come il primo. Nardi mette largo il diritto che consente a Marozsan di firmare il terzo break alla tredicesima opportunità e di salire 3-1 e servizio nel secondo set. Le trame geometriche dell'ungherese si esaltano contro il tennis di Nardi, costretto a prendere sempre più rischi con l'unico effetto visibile di scoraggiarsi.
Nardi, che solo in un game nei primi due set non ha concesso palle break, non riesce a mettere pressione all'ungherese, che gioca una partita di alto livello e costruisce un prezioso vantaggio competitivo sulla diagonale del rovescio. Più equilibrato il terzo set, per merito di un Nardi più sicuro ed efficace che perde il servizio nel settimo game, recupera immediatamente nel break di svantaggio e sfodera il meglio delle sue soluzioni variegate. Ma al tie-break Marozsan afferma di nuovo la sua legge e chiude la partita senza ulteriori colpi di scena.
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