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Slam

Gauff lascia tre game a Boisson: seconda finale a Parigi

L'americana non dà scampo alla favola di questa edizione del torneo chiudendo in poco più di un'ora un match mai in discussione. Contro Sabalenka andrà alla caccia del suo secondo Slam, per la francese ci sono 300 posti guadagnati in classifica

di | 05 giugno 2025

Coco Gauff (Getty)

Coco Gauff (Getty)

Coco Gauff b. Lois Boisson 61 62

Finisce la favola bella di Lois Boisson al Roland Garros. Ma l'avventura di questa francese di 22 anni, arrivata a Parigi grazie a una wild card e con un ranking da n.361 del mondo è appena iniziata. E starà a lei, ora, decidere come continuare ad alimentarla. Coco Gauff, in tal senso, potrebbe darle qualche consiglio utile visto l'expolit di due anni fa nella finale degli US Open che la vide da americana tornare ad alzare un trofeo nello Slam di casa. Pressioni simili, scenari che si sovrappongono. Sui quali Coco ha saputo con pazienza e costanza continuare a scrivere la sua storia che oggi da n.2 del mondo la vedrà andare alla caccia del suo secondo trionfo in un Grand Slam contro Aryna Sabalenka, leader mondiale contro cui vanta un bilancio di parità (5-5).

Con oltre dieci ore trascorse in campo, Boisson si è presentata all'appuntamento più stanca e consumata da due settimane che giorno dopo giorno l'hanno vista incarnare, lei da sola, tutti i sogni e le aspettative di un paese che dal 1983 aspetta di rivedere un francese imporsi al Bois de Boulogne. I suoi occhi, così come i suoi colpi, già dopo pochi game sembravano aver perso convinzione e temerarietà. I gratuiti hanno cominciato ad affacciarsi con più frequenza, lo scambio gestito con meno aggressività e meno profondità rispetto ai suoi precedenti match; indizi che Gauff è stata brava a cogliere e sui quali ha prosperato, forte di una maggiore esperienza e di una confidenza che le ha permesso di risalire sovente da 0-30 in alcuni game e di reagire immediatamente quando colpita dall'unico break o messa di fronte alle altre quattro chance che Boisson a fatica era riuscita a costruirsi. 

"Sapevo che era importante partire forte, lei è una giocatrice incredibile  ha disputato un gran torneo e credo che farà grandi cose in futuro, so che volevate vederla vincere ma lo volevo anche io e oggi è stata la mia giornata - ha dichiarato a caldo la n.2 del mondo a fine match - Nella mia prima finale qui a Parigi ero davvero nervosa, contro Aryna sarà dura, ma domani cercherò di prepararmi per il match di sabato e in campo proverò a godermi il momento".

Boisson ha comunque di che consolarsi. Da lunedì si ritroverà in ben altri contesti di classifica visti i quasi 300 posti guadagnati nel ranking che la attesteranno in 65° posizione. E l'applauso con cui il pubblico dello Chatrier ne ha accompagnato l'uscita dal campo, volto contratto e occhi in terra, sarà il balsamo migliore una volta sfumata la delusione per dirsi "brava" e rimettersi in cammino. Gauff, forte di un bilancio tutt'altro che sfavorevole contro Sabalenka, avrà invece modo di provare ad accorciare le distanze dalla sua rivale, leader incontrastata del ranking e ancor più numero uno del mondo dopo il successo ottenuto contro la quattro volte regina di Parigi Swiatek. La partita più importante è sempre quella che si dovrà giocare, e Coco oggi lo sa. Apprenderlo, per Boisson, è solo una questione di tempo. 


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