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Quali Roland Garros, poker azzurro con la rimonta di Errani: in sette al secondo turno

Dopo Stefanini, Napolitano e Gigante, sono arrivate oggi altre quattro vittorie per il tennis italiano nelle qualificazioni del Roland Garros. Nel femminile avanti Brancaccio e (in rimonta) Errani, tra gli uomini sorridono Zeppieri e Arnaboldi

di | 20 maggio 2025

Un'esultanza di Sara Errani (foto FITP)

Un'esultanza di Sara Errani (foto FITP)

Ottime notizie arrivano per il tennis italiano dalle qualificazioni del Roland Garros, secondo Grand Slam della stagione, in quel di Parigi. Degli otto azzurri ai nastri di partenza (cinque uomini e tre donne), già Matteo Gigante, Stefano Napolitano e Lucrezia Stefanini avevano strappato il pass per il secondo turno, e oggi, a loro, si sono uniti anche Nuria Brancaccio, Giulio Zeppieri, Sara Errani e Federico Arnaboldi, ottenendo quattro vittorie tutte contro avversari di classifica superiore.

Nella prima parte della giornata, Brancaccio e Zeppieri hanno vinto in due set. La campana, n. 187 WTA, ha superato per 64 63 l’olandese Arianne Hartono (n. 183).Un match condotto in maniera impeccabile soprattutto al servizio, con un unico break subito nel quarto gioco del primo set (quando già era a sua volta avanti sul 2-1 e servizio). Quel contro-break è stato l’unico sussulto concesso ad Hartono, con Brancaccio che non ha più offerto palle break e, al contrario, le ha strappato il servizio nel settimo game, e poi due volte nel secondo set (nel terzo e nel nono game). In 6 turni di risposta su 10, Brancaccio è arrivata a palla break, mostrando un livello di gioco più costante (20 gratuiti al fronte dei 40 dell’avversaria), oltre che ottimi numeri sulla prima di servizio, col 71% dei punti vinti.

Piuttosto lineare è stato anche il primo set del match vinto da Zeppieri (n. 306) di fronte al n. 195 Jan Choinski, piegato 64 76(5). Sul primo parziale, ha inciso pesantemente il passaggio a vuoto del britannico nel settimo gioco: quattro errori non forzati di cui l’ultimo, ai vantaggi, ha consegnato nelle mani di Zepperi un prezioso break. Nel secondo set, invece, entrambi hanno difeso molto bene i propri turni di battuta (una sola palla break concessa da Choinski, due da Zeppieri). Il merito principale dell’azzurro, autore di ben 35 vincenti a fine partita (19, invece, i gratuiti) è stato soprattutto quello di non cedere nel tie-break del secondo set, in cui si era trovato sotto 1-4. Dal 3-5, infatti, Choinski ha commesso gli ultimi tre fatali non forzati del suo match, regalando una grande gioia a Zeppieri, che ora se la vedrà con il n. 116 Eliot Spizzirri.

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Hanno avuto bisogno di tre set, invece, nel pomeriggio, la veterana Errani (n. 179) e Arnaboldi (n. 186), usciti vincitori da due battaglie rispettivamente contro la tedesca Jule Niemeier (n. 129) e il nativo di Taipei Chun-Hsin Tseng (n. 93). Errani, finalista a Parigi nel 2012, ha ancora una volta dato prova della sua immensa tenacia, rimontando dal “bagel” (6-0) iniziale con un 76(4) 62 degno dei suoi giorni migliori.

Tolto il primo set, in cui la recente campionessa di doppio agli Internazionali BNL d’Italia (con Jasmine Paolini) ha subito la maggior potenza dell’avversaria, la sua classe e la sua freddezza sono emerse quando la posta in palio si è fatta pesante. Un tennis giocato con poco margine, i tanti vincenti di Niemeier hanno cominciato a trasformarsi in errori proprio al servizio per chiudere il match, sul 5-3 del secondo parziale. Il contraccolpo, sul break subito, non è stato immediato, ma si è insinuato sotto forma di fatica, mentre la difesa da fondo di Errani si faceva più difficile da scardinare e le sue palle corte si facevano letali. Con un paio di punti su questo spartito, l’italiana ha fatto dunque suo il tie-break per 7 punti a 4. Nel set decisivo, invece, è stato quasi un assolo il suo. Pur con alcuni punti di grande qualità da ambo le parti, Errani ha gestito facilmente la scarsa lucidità di Niemeier (25 non forzati nel solo terzo set), qualificandosi al secondo turno del tabellone cadetto. La prossima avversaria è un’altra tedesca, la n. 284 Anna-Lena Friedsam.

Guardando alla classifica e allo status di Top 100 del suo avversario, la vittoria più prestigiosa di giornata è però senza dubbio proprio quella di Arnaboldi, capace di imporsi dopo quasi due ore e mezza di lotta, col punteggio di 63 36 63, su Tseng (testa di serie n. 4 delle qualificazioni), che al Foro Italico era stato sconfitto al primo turno da un altro italiano, Francesco Passaro.

Una partita di grande qualità, con un saldo positivo tra vincenti ed errori sia per Arnaboldi (40 e 31) che per Tseng (39 e 26). Non è un caso, quindi, che a fare la differenza sia stato un break per parziale. In particolare, nel terzo, Arnaboldi ha costruito il suo successo nel quarto game. Issatosi 2-0, l’azzurro aveva ceduto subito la battuta, prima di riprendersi un nuovo break, ai vantaggi, conservandolo fino alla fine. Ad aspettarlo, in secondo turno, c'è ora la sfida contro lo statunitense Michael Mmoh (n. 342).

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