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Slam

Jas racconta il giorno più bello: “Che emozione sul palco con Martina e Chris”

La neo n° 7 del mondo ha ceduto alla Swiatek in due set ma è uscita dal 'Philippe Chatrier' tra gli applausi del pubblico: “Ora la finale di doppio insieme a Sara”

di | 08 giugno 2024

I giorni più belli della sua vita, le leggende Chris & Martina al suo fianco e il trofeo che porterà una luce speciale nella sua casa in Toscana. Jasmine Paolini ha chiuso tra gli applausi, e dolcissimi cori da stadio, la prima parte della sua due giorni magica sul Centrale del Roland Garros: Che emozione essere premiata da Evert e Navratilova – racconta - , mi hanno fatto complimenti per il torneo, è sempre speciale e bello incontrare le leggende del nostro sport. E’ stata una grande emozione, e farlo in una premiazione di una finale Slam lo è stato ancora di più. E’ stato un momento speciale che ricorderò per sempre. La risata con Martina? Mi ha detto ‘unbelievable here’, e io le ho risposto ‘Iga è stata ‘unbelievable’”.
 
Iga Swiatek è mostruosa sul campo da tennis, ma Jas oltre ad aver raggiunto la prima finale Slam della sua carriera, ha bucato il cuore degli appassionati e scalato forte il ranking mondiale: “Essere numero 7 del mondo mi dà fiducia,  ovviamente non me lo aspettavo, né a inizio torneo né, forse, prima di questo anno. Ci speravo, ovviamente, mi stavo avvicinando ma preferivo non pensarci per non mettermi pressione addosso. E’ una sensazione bellissima ma mi fa un po' strano”. Un collega le ricorda che le Finals sono ad un passo e Jasmine crolla incredula sul tavolo: “Oh Madonna…. ohi ohi ohi… - dice ridendo - . Nessuno ti regala nulla in questo sport, e se non aggiungerò cose al mio gioco, al mio fisico e nella mia testa sarà difficile mantenere questo livello. Non voglio guardare troppo avanti, sono contenta che da lunedì la mia classifica sarà così speciale, ma deve essere una motivazione per fare le cose sempre meglio”.  
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Ora che la dimensione della Paolini è cambiata, bisogna trovare il modo di colmare il gap con la Swiatek: “Affrontarla è la sfida più dura del nostro sport – spiega con grande franchezza – . Ha 22 anni e ha già vinto cinque Slam, oggi ho giocato con tutto quello che avevo, ci ho messo tutta me stessa, la testa, il cuore, il fisico, i colpi… tutto, ma a volte non basta. Con lei devi sbagliar poco, giocare lungo e, soprattutto, tenere la sua intensità. La sua palla arriva veramente veloce e ti toglie il tempo. Forse allenarmi più spesso con un ragazzo che gioca molto bene potrebbe aiutarmi, un ragazzo che possa togliermi il tempo. Spesso, ad esempio, gioco con mio fratello, lui gioca bene ma lascia scendere un po’ la palla… qui, invece, la palla torna subito. Tenere il ritmo di Iga è la cosa più complicata del nostro sport, specialmente su questo campo”.
 
Tra poche ore Jasmine Paolini e Sara Errani giocheranno la finale di doppio; a chi le chiede il segreto di questa meravigliosa abbondanza italiana risponde: “Nessun segreto, lavoriamo sodo e siamo ben supportati dai nostri team. Siamo numerosi e ci spingiamo a vicenda. E poi in Italia ci sono tanti tornei Challenger, Itf e WTA 125 e le wild card ci danno la possibilità di giocare spesso… abbiamo tante opportunità per entrare prima nelle qualificazioni Slam”.

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