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Un cuore Gigante, Matteo lascia Melbourne tra gli applausi: “Soddisfatto al 50%”

Il mancino romano si è qualificato per la prima volta in uno Slam e ha fatto sudare la testa di serie numero 14 Humbert:  “Contento ma c’è ancora molto da lavorare”

di | 12 gennaio 2025

Matteo Gigante colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Matteo Gigante colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Torno a casa con tanta consapevolezza in più”. Difficilmente Matteo Gigante dimenticherà le esperienze e le emozioni vissute in questi primi giorni di gennaio: dalle spiagge di Bondi Beach, e la partecipazione in azzurro alla United Cup, alla prima qualificazione in uno Slam, fino agli applausi che la ‘John Cain Arena’ gli ha dedicato al termine della bella lotta con la testa di serie numero 14 Ugo Humbert. 12 giorni per innamorarsi del suo talento, del suo sorriso, del suo cuore. “Soddisfatto? 50 e 50 – dice con grande onestà – . Oggi ho avuto delle chances ma lui le ha giocate meglio. E’ 15 del mondo e io sono 140, la differenza sta tutta lì”.
 
Lotta e si diverte Matteo, la prima volta in uno dei palcoscenici più belli del tennis va onorata: “Questa partita la ricorderò a vita – dice - perché è stato il mio debutto in uno Slam e non avevo mai giocato in uno stadio così grande. Lo scorso anno ho giocato sul Pietrangeli ma questo è il triplo…. Mi sono divertito e poi posso dire di aver fatto una partita alla pari, e a tratti anche superiore, con un numero 15 del mondo. Sono contento ma c’è ancora tanto da lavorare”.  
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La differenza a questi livelli – continua – sta nella gestione dei momenti importantiIl tie break del primo set, il 5-2 del secondo set e nel terzo set, appena io ho avuto un piccolo calo, lui è salito di livello. Potevo gestire meglio quei momenti ma tutto questo fa parte di un percorso. Sono consapevole di aver fatto un’ottima partita ma nei momenti importanti sentivo che c’era tanta esperienza in più da parte sua. Se giocherò sempre più spesso partite di questo livello migliorerò anche io”.

Per Gigante le prossime tappe saranno Montepellier, Lille e Marsiglia, prima della trasferta americana: “Dopo un anno complicato – conclude - dallo scorso inverno ho iniziato a lavorare bene e sodo. E questi sono solo i primi frutti”. 


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