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Il torinese ha battuto in quattro set lo statunitense Tien e ora affronterà un altro americano, Ben Shelton: “Sarà una partita dura e impegnativa”
di Francesca Paoletti, da Melbourne | 20 gennaio 2025
“Andrò a Sanremo solo quando mi chiameranno per cantare…”. Lorenzo Sonego scherza con i cronisti italiani presenti a Melbourne. Il suo Australian Open è speciale, il miglior Slam della carriera merita sorrisi e leggerezza. Con il netto successo sul giovane statunitense Tien, il torinese ha staccato per la prima volta in carriera il pass i per quarti di finale in un major. Il momento più bello, alla soglia dei 30 anni: “Ho fatto un gran lavoro in off season – spiega – e sento di essere migliorato molto. E’ sicuramente migliorata la mia mentalità, ma anche il mio tennis lo è. Io credo che si debba sempre evolversi e non fermarsi mai. L’età è quella che ti senti dentro e io mi sento giovane. Inoltre, sono uscito più tardi rispetto ad altri e per questo sento di aver fatto meno esperienze rispetto a quelli della mia età. Tutto questo mi ha spinto a fare dei cambiamenti per cercare di migliorarmi. Nell’ultimo anno ho investito molto sul mio tennis e per certi versi questi risultati sono arrivati un po’ inaspettati perché il lavoro lo abbiamo messo in pratica da poco tempo”.
Uscire dalla ‘confort zone’, un passo che a volte richiede coraggio: “Ognuno ha i suoi tempi e la sua storia – spiega – , ho imparato dai miei errori e dalle esperienze fatte. Ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste che mi hanno aiutato a fare questo passo. Il mio nuovo team, la mia ragazza, la mia famiglia mi hanno aiutato a prendere consapevolezza che era arrivato il momento di uscire dalla mia zona di confort. All’inizio ho fatto fatica, ci sono stati tanti cambiamenti e ho aggiunto tante cose nel mio gioco. Ci sono stati anche dei dubbi, ma con il lavoro ora mi sembra tutto più semplice”.
Nella sua prima volta nei quarti di finale in uno Slam affronterà Ben Shelton: “Sarà una partita dura e impegnativa – conclude - . Lui ha già vissuto esperienze importanti in questo tipo di tornei, la semifinale a New York in particolare. E’ un giocatore forte fisicamente, ha un gran servizio, un gioco aggressivo e tanto talento”.
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