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Nole: “Potrebbe essere stato il mio ultimo match a Parigi”

Utilizza il condizionale Djokovic ma quella contro Sinner - al quale non risparmia complimenti - potrebbe essere stata la sua ultima volta sul “Philippe Chatrier”

06 giugno 2025

Roland Garros, Novak Djokovic saluta il pubblico sul Philippe Chatrier dopo la sconfitta contro Jannik Sinner (Getty Images)

Roland Garros, Novak Djokovic saluta il pubblico sul Philippe Chatrier dopo la sconfitta contro Jannik Sinner (Getty Images)

Mentre usciva dal “Philippe Chatrier” si è fermato, ha toccato la terra, ha ringraziato il pubblico: “Provo un grande senso di gratitudine per il sostegno che ho ricevuto questa sera, è stato incredibile - ha detto Novak Djokovic in conferenza stampa -. Non credo di aver mai ricevuto un tale supporto su questo campo durante una partita importante contro uno dei migliori giocatori del mondo. Sono stato davvero onorato di vivere questa esperienza. Ovviamente non sono stato felice per la sconfitta, ma ho cercato di mostrare la mia gratitudine al pubblico. Perché le persone sono state fantastiche: mi hanno incoraggiato e dato la forza di continuare a e lottare fino all'ultima palla, cosa che ho fatto. Congratulazioni a Jannik per un'altra ottima e solida prestazione. Penso che dal punto di vista mentale abbia meritato: nei momenti più difficili per lui, quando tutto lo stadio esultava e doveva affrontare i set point lui è riuscito a trovare alcuni colpi davvero buoni. Ha dimostrato perché è il numero 1 del mondo. È stato troppo solido stasera”.

“Potrebbe essere stata la mia ultima partita qui, non lo so, è per questo che è stato commovente - ha aggiunto il vincitore di 24 trofei Slam (tra cui tre Roland Garros) -. Non ho detto che è stata l’ultima, ma che potrebbe essere stata l’ultima”, ha precisato. “Ma se questa è stata la partita d'addio al Roland Garros, è stata partita meravigliosa in termini di atmosfera e di ciò che ho ricevuto dal pubblico. In termini di livello di tennis, credo che siano stati tre set combattuti. Il secondo e soprattutto il terzo avrebbero potuto girare a mio favore: sì, uno o due punti, uno o due colpi, ma lui ha vinto meritatamente. Mi sono sentito costantemente sotto pressione, e lui non mi ha permesso di cambiare le cose. Sinner e Alcaraz ti mettono sotto pressione, e quando hai un’opportunità, è molto rara e sai che devi sfruttarla: questo aggiunge tensione. Dodici mesi, a questo punto della mia carriera, sono un periodo molto lungo. Voglio continuare a giocare? Sì. Sarò in grado di farlo ancora tra dodici mesi? Non lo so”.

Novak Djokovic ringrazia il pubblico del

Novak Djokovic ringrazia il pubblico del "Philippe Chatrier" (foto Getty Images)

Non sa se tornerà a Porte d’Auteuil l’anno prossimo ma sa che nei prossimi mesi continuerà a giocare: “Non so cosa porterà il domani, ma andrò avanti. Ovviamente il prossimo impegno è Wimbledon, che è il torneo preferito della mia infanzia. Farò tutto il possibile per farmi trovare pronto. Credo che le mie migliori possibilità siano Wimbledon, per vincere un altro Slam o magari in Australia. Ma devo dire che sono stato orgoglioso del mio impegno in questo torneo, considerando che non ero in gran forma per il Roland Garros. Il mio calendario? Sento di voler giocare Wimbledon, voglio giocare lo US Open: questi due tornei di sicuro. Di tutto il resto non sono così sicuro”.

E per finire ancora complimenti a Sinner: “Jannik è il tipo di giocatore che ama giocare a ritmi molto elevati per tutta la partita. È molto fisico. È molto in forma e colpisce la palla molto bene, incredibilmente bene. Sembra essere sempre in tempo. Raramente è fuori equilibrio e sta semplicemente giocando il tennis della sua vita. Ovunque si giochi contro di lui, su qualsiasi superficie, si sa che manterrà quel ritmo veloce per tutto il tempo. Nel terzo set ho pensato di aver giocato probabilmente il miglior tennis dell'intero incontro. Penso di essere andato davvero vicino a vincerlo. Ma nei momenti importanti ha trovato la giocata giusta, la giusta mentalità, e bisogna congratularsi con lui. Stasera è stato sicuramente un giocatore migliore. È stata una sconfitta netta, ma sento di avergli dato filo da torcere, per così dire. Ho cercato di farlo lavorare fino all’ultimo colpo. Non volevo arrendermi, soprattutto su un palcoscenico così importante”.


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