

L'intervista a Mattia Bellucci ospite nello studio di SuperTennis a Flushing Meadows dopo la vittoria su Stan Wawrinka al primo turno dello US Open. Il torneo è trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX
28 agosto 2024
"In termini di livello, di exploit, sapevo di poter giocare ad alta intensità contro giocatori forti. Quello che sto provando a fre è mantenere un livello stabile, per i picchi sono abbastanza portato. Nelle ultime settimane sto mettendo insieme molti picchi ravvicinati che non mi dispiace". Mattia Bellucci analizza così il suo momento a SuperTennis dopo la vittoria su Stan Wawrinka, la sua prima nel main draw di uno Slam. Dopo le qualificazioni raggiunte al Roland Garros e a Wimbledon, e le sconfitte al primo turno al quinto set, dopo essere stato avanti due set a uno, contro Frances Tiafoe e Ben Shelton, è arrivata una vittoria che vale un bel pezzo di Top 100. E l'inizio di un nuovo percorso.
Al prossimo turno affronterà l'australiano Christopher O'Connell e non è un'utopia immaginare un derby al terzo turno con Jannik Sinner. "Colgo l'occasione perché tempo fa delle mie dichiarazioni erano state male interpretate. Per me è un esempio, mi sta aiutando perché fa della costanza il suo mantra, e io che sono estroso manco in questo. Anche il mio allenatore mi fa esempi relativi a Jannik. Per noi italiani è bello" ha detto nella lunga intervista nello studio di SuperTennis a Flushing Meadows, ospite di Giorgio Spalluto e Diego Nargiso.
Bellucci si è definito come "molto umorale, la gestione delle emozioni per me è importante. Tempo fa mi rendevo conto che ero o troppo serio o troppo libero. Sto lavorando con un mental coach, Giuseppe Vercelli". Dopo gli exploit del 2022, e un 2023 di assestamento con meno picchi, ha compreso "di aver bisogno di tempo, perché non ho il background di tanti miei colleghi. Ho capito di aver bisogno anche di perdere certe partite" ha spiegato.
Dalle sconfitte, se vissute nel modo giusto, arrivano quelle lezioni utili poi ad appesantire il bagaglio di esperienze e a vincere big match come la sfida contro Wawrinka. "Alla fine del secondo set pensavo troppo al fatto di non riuscire a fre il break, ma ho dovuto ricordarmi che stavo giocando a New York, su un campo importante ed era tutto quello che sognavo da piccolo e mi ha ridato serenità - ha detto -. Giocare da sfavorito non mi dispiace, mi fa stare attaccato alla partita. Ero consapevolissimo del giocatore che affrontavo, che sarebbe stato per lui anche se non pensavo così tanto. Gestire l'atteggiamento è qualcosa su cui sto lavorando" ha spiegato. "Voglio essere un gicoatore che fa della solidità il suo punto di riferimento, ma senza lasciar perdere estro e servizio, che è il mio punto di forza".
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