L'ex n. 1 ATP ha cominciato ad allenarsi col suo storico rivale, che siederà per la prima volta nel suo box come coach. Intanto, domani l'ultima esibizione prima dell'inizio dell'Australian Open
di Samuele Diodato | 08 gennaio 2025
La “strana coppia” è pronta al debutto. Andy Murray ha raggiunto Novak Djokovic a Melbourne, dove per la prima volta, all’Australian Open, siederà nel suo box come allenatore. Dal 2011 ad oggi, il primo Slam dell’anno ha sostanzialmente avuto un solo padrone: in questo periodo il serbo ha vinto nove dei suoi dieci trofei a Melbourne, perdendo appena quattro partite. L’ultima, la semifinale dello scorso anno contro Jannik Sinner, è proprio quella che spera di lasciarsi alle spalle quando il 12 gennaio inizierà la caccia per lui all’undicesima Norman Brookes Challenge Cup (il primo successo risale al 2008).
In un anno, sono cambiate molte cose. Il fenomeno di Belgrado ha perso un po’ della sua imbattibilità, e a Melbourne Park si presenterà come testa di serie numero 7, e forse anche notevolmente dietro, nei pronostici, rispetto al cannibale Jannik Sinner e ad un Carlos Alcaraz che – pur con alti e bassi – ha incamerato due titoli Major nel 2024.
La curiosità intorno a Djokovic, però, è legata proprio alla presenza di Murray al suo fianco. Nelle scorse ore, sono apparse anche le prime attesissime immagini in allenamento. Dopo tante battaglie, tra cui tre finali vinte da “Nole” proprio in Australia (2011, 2015 e 2016), per la prima volta i due sono apparsi dalla stessa parte della rete, scatenando la fantasia dei tifosi.
Lo scozzese si è unito al team nel mese di novembre, ma non ha seguito il suo ex rivale nella prima uscita stagionale, il Brisbane International presented by Evie, terminato con una sconfitta nei quarti di finale di fronte al gigante americano Reilly Opelka.
"Il fatto che voglia giocare molto di più dimostra quanto sia motivato quest'anno" – ha detto Patrick Mouratoglou, oggi coach di Naomi Osaka –. Novak è Novak, il più grande giocatore di tutti i tempi: ha risorse incredibili quando ha la motivazione che ha avuto per tutta la sua carriera. Se la motivazione è davvero tornata, dobbiamo tenerlo in considerazione e non riesco a no pensare che non vincerà almeno uno Grand Slam quest'anno".
Intanto, proprio sulla Margaret Court, Djokovic ha strappato un set ad Alcaraz, col punteggio di 7-5, e dagli addetti ai lavori traspare molto ottimismo sul suo stato di forma, nonostante vada inesorabilmente per i 38 anni, da compiere nel mese di maggio.
Questa notte, il sorteggio del tabellone dirà di più su quelle che potranno essere le sue ambizioni reali, senza dimenticare che lui (n. 7 del seeding), Sinner (n. 1) e Alcaraz (n. 3) potrebbero eventualmente finire tutti nella parte alta, dando vita a degli scontri diretti già a partire dai quarti di finale.
Giovedì il tennista classe 1987 tornerà sulla Rod Laver Arena per la terza edizione di “A Night with Novak”, evento di beneficenza che precede il torneo. Il programma, in realtà è destinato a subire delle modifiche quantomeno nella sua prima parte: Nick Kyrgios, infatti, avrebbe dovuto sfidare il serbo in un’esibizione, ma sarà assente per via dell’infortunio rimediato agli addominali.
Successivamente, al campione olimpico di Parigi 2024 si uniranno la campionessa femminile, Zheng Qinwen e proprio Murray (medaglia d’oro nel 2012 e nel 2016), per un match di doppio misto. L’ex tennista di Dunblane, ritiratosi ufficialmente la scorsa estate, resterà poi col protagonista della serata anche per il terzo incontro, che coinvolgerà il n. 1 al mondo di tennis in carrozzina, Tokito Oda, e la leggenda paralimpica australiana Dylan Alcott, vincitore di tre ori e 23 Slam in totale tra singolo e doppio.
What we have all been waiting for...
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 7, 2025
Andy Murray has arrived in Melbourne to begin his partnership with Novak Djokovic ??#AO2025 pic.twitter.com/sk8tf4CwiM