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Slam

AusOpen, De Minaur chiude il cerchio dei quarti

Demon, grazie al successo contro Michelsen, centra l'unico quarto di finale Slam che ancora mancava al suo palmares. Ora contro Sinner per sfatare un tabù: "Si parte dallo 0-0 e lo sport sa essere imprevedibile"

di | 20 gennaio 2025

Alex De Minaur (Getty)

Alex De Minaur (Getty)

"Advance, Australian fair!". Avanza, bella Australia! Dai versi dell'inno nazionale fino ai quarti di finale del tabellone dell'Happy Slam. Le speranze dei tifosi di casa continuano a gonfiarsi d'ottimismo, merito di Alex De Minaur, vincitore in tre set - 60 76(5) 63 - contro Alex Michelsen e approdato così ai quarti dello Slam casalingo, unico che ancora mancava lui di tagliare dopo il tris colto l'anno scorso da Parigi a New York passando per il verde di Wimbledon. 

"Nel secondo set ho avuto le mie chance per provare a scappar via senza dargli modo di restare incollato nel punteggio ma non ci sono riuscito. Lui ha alzato il suo livello invece e ha reso il match ancora più duro - ha commentato De Minaur a fine partita - Ma quel secondo set è stato davvero importante e sono felice di esser riuscito a girarlo in mio favore specialmente non avendo perso neanche una volta il servizio".

Titolare della sessione serale sulla Rod Laver Arena, il n.8 del mondo è partito forte facendo pesare esperienza e fattore casa nei confronti del giovane Michelsen, approdato a Melbourne al suo primo ottavo Slam. Il ventenne statunitense però, incassato il 6-0 con cui ha rotto il ghiaccio, ha cominciato a ricomporsi un pezzo alla volta: percentuali in crescita al servizio, vincenti tirati con maggiore continuità e una maggiore frequentazione del gioco a rete come antidoto a un ritmo che da fondocampo De Minaur era riuscito sin lì a gestire senza problemi. Il risultato è stato un tie-break con i due appaiati fino agli ultimi punti e vinto dall'aussie grazie a uno dei pochi gratuiti concessi dal n.42 del mondo.

Nel terzo, De Minaur alla fretta ha preferito la pazienza. Intascando a zero i suoi turni di battuta e infastidendo progressivamente il gioco di Michelsen fino al break del sesto game con cui è riuscito a portarsi in vantaggio senza poi concedere più nulla al suo rivale finendo col registrare la sesta vittoria del suo 2025, stagione per lui ancora priva di sconfitte. Un ruolino di marcia che ora Demon proverà a mantenere immacolato nel match che potrebbe regalar lui la prima semifinale in un Grand Slam, quello che ora l'attende contro il numero uno del mondo e campione in carica del torneo, Jannik Sinner. 

"Vuol dire moltissimo - ha esordito De Minaur nella sua intervista a caldo a fine match, richiesto di un parere sul traguardo appena raggiunto - Non c'è niente che desideri di più che giocare bene in Australia di fronte a tutti voi. Sono felice di esser finalmente riuscito ad arrivare ai quarti, e adesso guardiamo avanti a risultati ancora migliori!"

Per riuscirci però De Minaur dovrà sfatare numeri più simili a un tabù che a una statistica. Contro l'azzurro infatti è sempre uscito sconfitto in tutti e nove i confronti diretti giocati contro di lui. Non solo: De Minaur per Sinner è anche una specie di talismano a cui sono legate diverse prime volte vissute dall'altoatesino sul circuito. C'era Demon a Milano dall'altra parte della rete nel 2019 nella finale delle ATP NextGen Finals, una vittoria che suonò come un'annunciazione da parte del giovane azzurro; c'era ancora lui nell'estate del 2023 a Toronto in quella che fu la prima affermazione del' numero uno del mondo in un Masters1000, bissata da un secondo successo nell'ATP500 di Rotterdam pochi mesi dopo, colto in due set ancora una volta contro l'australiano e preceduto dall'acuto di Coppa Davis, il singolare con cui Sinner chiuse i conti contro l'Australia opposto ancora una volta allo sfortunato rivale. 

Poco appariscente, poso spettacolare, De Minaur è riuscito a scalare posizioni nel ranking e a consolidare il suo status di top10 senza dare nell'occhio. Ma 9 titoli in carriera e 8 finali perse raccontano di un giocatore tutt'altro che a disagio nell'affrontare gli ultimi turni di un torneo, capace di offrire un rendimento in crescendo con cui farsi largo nel tabellone: "Tutta la mia carriera è stata costruita un passo alla volta - ha poi riflettuto il fresco quartofinalista - Il successo non è arrivato da un giorno all'altro e ho dovuto migliorare anno dopo anno: diventare un po' più forte, più grande e ottenere qualche punto in più col mio servizio. E poi ottenere sempre più fiducia. Credo sia stata una combinazione di tutti questi fattori, e chela costanza alla fine paghi sempre".

Contro Jannik Sinner la sola costanza non basterà. Il bilancio negli scontri diretti contro l'altoatesino, da lui ancora mai battuto in carriera, non è passato inosservato e in conferenza stampa è stato lui chiesto quale sarà l'atteggiamento con cui approccerà questo decimo confronto diretto: "La cosa bella del tennis è che una volta entrati in campo si parte dallo 0-0. Giorno nuovo, nuova partita, e può succedere di tutto. Lo sport è imprevedibile. E questo è l'atteggiamento con cui affronterò questo match, e non vedo l'ora. Tra l'altro sarà anche il primo in cui non partirò da favorito e non avrò tutta la pressione addosso".


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