L'italiano non batte il danese dal 2022, poi solo sconfitte e ritiri. A Melbourne sarà la prima volta al meglio dei cinque set, e per il vincitore la ricompensa sarà più della qualificazione al terzo turno
di Ronald Giammò | 15 gennaio 2025
Holger Rune è per Matteo Berrettini memoria e nemesi. Affrontato quattro volte nel corso degli ultimi due anni, quelli per lui più dolorosi, scanditi da ogni tipo di infortunio, l'italiano è sempre uscito sconfitto: due volte sul campo, altrettante a causa di ritiri avvenuti prima o durante il match. Se tre indizi fanno una prova, quattro rivelano una verità, e la quinta uscita, in programma al secondo turno degli Australian Open, si spera possa ora dire qualcosa di diverso e rilanciare le ambizioni dell'ex n.6 del mondo.
Perché se il futuro è una sliding door che spesso stentiamo a riconoscere, il sorteggio di Melbourne ha voluto invece assicurarsi che per Berrettini non ci fosse alcun dubbio ponendo sul sentiero del suo ritorno ai vertici colui contro cui si sono infranti i suoi ultimi sforzi per riuscirci.
Finding his forehand, finding his rhythm Berrettini ??
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 14, 2025
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