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Aus Open, rivoluzione per i coach: dal 2025 potranno sedere a bordo campo

Da Melbourne arrivano i nuovi "box" a bordo campo per gli allenatori: "Così si potrà parlare con i giocatori dopo ogni punto, e si arrichisce la storia attorno ai match", ha detto Craig Tiley, CEO di Tennis Australia al "The Age"

12 gennaio 2025

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Lo scorso ottobre, era arrivato il via libera dall’ITF al coaching, per tutti i tornei a partire dal 2025, adeguandosi a ciò che già l’ATP considera legale già dal 2022. Un cambiamento epocale che dall’Australia hanno accolto con favore, e incentivano. Dall’Australian Open 2025, infatti, i campi saranno dotati di due “palchetti” a bordo campo che possono ospitare al massimo quattro componenti degli staff dei due giocatori.

Craig Tiley, CEO di Tennis Australia (Getty Images)

Craig Tiley, CEO di Tennis Australia (Getty Images)

"L'abbiamo testato questa settimana e all'inizio alcuni allenatori erano un po' scettici, ma poi si sono seduti e hanno detto: 'È fantastico'”, ha raccontato Craig Tiley, CEO di Tennis Australia al “The Age”.

“Con questa novità, hai un’ottima visuale sul tuo giocatore dopo ogni punto. Quando vengono a prendere l'asciugamano, puoi parlare con loro, quindi sei quasi in grado di allenare il tuo giocatore dopo ogni punto, se vuoi”. Resta, infatti, qualcosa di facoltativo, con i coach che avranno libera scelta sulla possibilità di poter sedere anche nei più classici “box” sulle tribune.

I vantaggi di stare a bordo campo, però, potrebbero essere anche tecnici, oltre che logistici: le nuove postazioni metteranno a disposizione schermi per accedere ai dati in tempo reale, ed in generale un maggiore comfort.

"Nel nostro sport ci sono opinioni molto diverse sul fatto che l'allenatore debba o meno essere ammesso in campo - ha affermato Tiley -. Io sono sempre stato favorevole, perché ciò arricchisce l'intera storia intorno al match e lo spettacolo, e in ogni altro sport è così". È anche l’esperienza stessa di Tiley, a consolidare questa sua visione: “ Come ex allenatore, credo che gli allenatori dovrebbero avere un profilo più importante nella storia dell'evento e nel rapporto con i giocatori".

Anche Stefanos Tsitspas, intanto, ha accolto la novità con piacere, nonostante ogni cambiamento richieda un tempo fisiologico per adattarsi: “Non siamo abituati, ma mi piace l’idea che una partita possa cambiare in base a quello che un coach ha da dire o meno. Offrirà una prospettiva innovativa nel mondo del tennis”.

Intanto, nell’“Happy Slam” si sta provando a mettere sullo stesso piano giocatori ed allenatori: per quest’ultimi, dal 2025, ci saranno gli stessi servizi riservati ai primi (compresi assistenza medica e dati all’avanguardia), una lounge più grande ed un banco concierge dedicato.

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