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Sonego da favola, primo quarto Slam: giocherà contro Shelton

Al 26esimo Major disputato il torinese centra per la prima volta un posto tra i migliori otto superando in quattro set il giovane statunitense Tien

di | 20 gennaio 2025

Tutta la gioia di Lorenzo Sonego (foto Getty Images)

Tutta la gioia di Lorenzo Sonego (foto Getty Images)

Le jour de gloire est arrivé. Al settimo Australian Open, al 26mo Slam, alla 53ma partita, per Lorenzo Sonego è finalmente arrivato il primo quarto di finale in un major. Un traguardo normalizzato da un paio di amici del tennista torinese che hanno scorrazzato liberi in quelle praterie nell’ultimo lustro, ma che per anni aveva rappresentato le colonne d’Ercole del nostro tennis maschile e che – fino ad oggi – era stato territorio inesplorato anche per il 29enne di Torino, il cui mondo conosciuto si fermava al quarto turno.

Sonny ha finalmente superato quel confine, battendo l’americano Learner Tien 63 62 36 61 sulla John Cain Arena, a due passi da dove la sua avventura Slam era cominciata nel 2018. Allora aveva superato le quali più pazze di sempre, disputate in parte indoor, senza un tabellone elettronico, con i giudici di linea e gli allenatori accomodati su sedie di plastica come spettatori da circolo, e poi aveva anche conquistato la prima partita in un main draw.

Da allora, di acqua sotto i ponti torinesi ne era passata talmente tanta che l’esperienza acquisita si è tradotta in un’arma affilata da sfoderare contro il 19enne americano, 9 anni e 7 mesi più inesperto del nostro. Diventerà un piccolo mago, il finalista delle ultime Next Gen ATP Finals - che a qualcuno ricorda nel timing e nelle movenze Marcelo Rios, ambasciator non porta pena – ma per ora è ancora acerbo. O forse è Lorenzo Sonego che oggi è diventato ufficialmente grande, in più di un senso. E mercoledì avrà la chance di spingersi ancora più in là: lo aspetta la sfida contro Ben Shelton (n. 20 del tabellone), che ha usufuito del ritiro di Gael Monfils, n. 41, sul punteggio di 76(3) 67(3) 76(2) e 1-0 per lo statunitense nel quarto set.

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Dopo un primo game nel quale ha mescolato le carte, scendendo a rete in controtempo, nel secondo il tennista che si allena allo Sporting di Torino con Fabio Colangelo e Davide Cassinello ha messo a segno il primo break di un match che ne registrerà cinque, complice un doppio fallo del californiano di origine sino-vietnamita. Finora la distanza corsa da Lorenzo a Melbourne era meno della metà di quella coperta dall’americano, nonostante il tempo trascorso in campo non fosse molto dissimile. Nonostante questo, invece di impostare il match sugli scambi lunghi e sulla resistenza, il torinese ha cercato di accorciare gli scambi, con servizi ad uscire da destra sul dritto mancino di Tien per aprirsi il campo e dettare di dritto prima di sigillare gli scambi con palle corte o con sortite a rete, alla fine più di 25.

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Degli 8 precedenti a livello Slam contro statunitensi, Sonny ne aveva vinti 2, entrambi con Querrey ed entrambi a Melbourne Park. L’unico precedente australiano con un qualificato era quello di 4 giorni fa contro Fonseca. Insomma, era scritto negli astri che questa fosse la mela da cogliere, e il ragazzo allenato da Fabio Colangelo e Davide Cassinello non se l’è lasciata sfuggire e l’ha addentata con gusto.

I break nel secondo game del primo set, nel game d’apertura del secondo e nel secondo game del quarto come termometro della determinazione a mettersi al timone del match, alla fine conquistato in meno di due ore e mezza, mentre dalle tribune della John Cain arena qualcuno gridava “Finiscilo!”. L’efficacia del servizio e del dritto e l’urlaccio finale la promessa che quella di oggi è la prima ma potrebbe non essere l’ultima volta.

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