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Slam

Parigi: Cocciaretto di corsa al 3° turno, si ferma Errani

Al secondo turno del Roland Garros Elisabetta lascia solo cinque giochi alla spagnola Bucsa: la marchigiana si giocherà un posto nei suoi primi ottavi Slam con la russa Samsonova, 17esima testa di serie. Sara cede in due set alla statunitense Navarro (n.22)

di | 30 maggio 2024

Tutta la grinta di Elisabetta Cocciaretto (foto Sposito/FITP)

Tutta la grinta di Elisabetta Cocciaretto (foto Sposito/FITP)

Visto il bizzoso meteo parigino meglio fare alla svelta. E 72 minuti sono bastati ad Elisabetta Cocciaretto per approdare al terzo turno del Roland Garros, secondo Slam del 2024 di scena sulla terra rossa parigina.

La 23enne di Fermo, n.51 (reduce dai quarti a Rabat), dopo l’impresa dell’esordio contro la brasiliana Hadad Maia, n.14 del ranking e 13 del seeding, al secondo turno ha regolato per 61 64, in un’ora e dodici minuti di partita, la spagnola Cristina Bucsa, n.73 WTA, che nelle due precedenti partecipazioni a Parigi non aveva mai vinto un match. L’azzurra ha chiuso con 15 vincenti a fronte di 14 gratuiti (16 contro 26 il bilancio della sua avversaria): per “Coccia” anche 3 ace (e nessun doppio fallo) e quattro palle-break su quattro annullate.

Il match. La marchigiana si era imposta in due set nell’unico precedente con la 26enne di origini moldave (è nata a Chisinau), disputato in finale nell’ITF da 15mila dollari di Nules (terra) nel 2018. Primo set senza storia con Elisabetta che vola sul 5-0 e poi sigla il 6-1 con una prima esterna piuttosto efficace senza aver concesso nemmeno una palla-break in tutto il parziale.

Un recupero di diritto in allungo di Elisabetta Cocciaretto (foto Getty Images)

In avvio di seconda frazione la 26enne spagnola prova a reagire ma nel secondo game non riesce a sfruttare le prime due palle-break concesse da Cocciaretto nel match (1-1). Nel quinto gioco è Bucsa a recuperare addirittura da 0-40 e a cancellare anche una quarta palla-break ma alla quinta opportunità il diritto della spagnola parte per la tangente (3-2).

Con uno schiaffo di diritto al volo la marchigiana conferma il vantaggio (4-2). Nell’ottavo game Elisabetta annulla un’altra palla-break e poi con il terzo ace dell’incontro sale 5-3. Nel decimo gioco succede un po’ di tutto: la spagnola annulla tre match-point consecutivi, l’azzurra cancella una palla-break con un rovescio lungolinea, e poi alla quarta opportunità Elisabetta chiude 6-4 su un diritto in rete della sua avversaria.

Venerdì al terzo turno Cocciaretto affronterà la russa Liudmila Samsonova, n.17 del ranking e del seeding, per la prima volta arrivata così avanti a Parigi: tra la marchigiana e la 25enne di Olenegorsk non ci sono precedenti.

La marchigiana gioca per la terza volta nel main draw del Major francese, la quinta complessiva. Il suo miglior risultato al Roland Garros (e negli Slam) è proprio il terzo turno raggiunto anche nel 2023 (bissato poi a Wimbledon) dopo aver battuto sulla terra del Bois de Boulogne la ceca Petra Kvitova, in quel momento n.10 WTA, e la svizzera Simona Waltert (prima di allora aveva vinto una sola partita nei Major in carriera): il suo cammino si era poi interrotto contro la statunitense Bernarda Pera.

Sara Errani in azione (foto Getty Images)

Errani ci prova, Navarro vince

Esce di scena al secondo turno, invece, Sara Errani: la 37enne romagnola, n.95 WTA, promossa dalle qualificazioni, dopo il bell’esordio contro la slovacca Schmiedlova, n.54 del ranking, è stata battuta per 62 75, in un’ora e 18 minuti, dalla statunitense Emma Navarro, n.24 del ranking e 22 del seeding, mai affrontata prima in carriera.

Primo set dominato dalla 23enne newyorkese che ha sprecato un primo break di vantaggio preso in avvio (1-1) ma poi ha tolto altre due volte la battuta alla romagnola chiudendo 6-2. Seconda frazione decisamente più equilibrata con Navarro che non ha sfruttato per ben tre volte un break di vantaggio, sempre riagguantata da una Errani mai doma. La quarta volta, però, Emma è riuscita a difendere il turno di servizio chiudendo per 7-5 al primo match-point con un delizioso drop-shot di diritto, la sua arma vincente.

La 37enne di Massa Lombarda giocava al Roland Garros per la 14esima volta nel main draw (la 17esima complessiva) ed era stata inserita nella parte bassa: i suoi migliori risultati sono concentrati tra il 2012, l’anno della finale persa contro Maria Sharapova, ed il 2015, quando ha raggiunto per l’ultima volta i quarti (ci era riuscita anche nel 2013, quando poi era arrivata in semifinale, e nel 2014).

Sara Errani colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Le parole di Sara

Sul match: “Lei è una grandissima giocatrice, ma vado via con l’amaro in bocca perché me la sarei voluta giocare in condizioni migliori. Il campo era un disastro oggi, era bagnatissimo e non riesco a spiegarmi perché gli altri erano in condizioni migliori, alcuni erano proprio asciutti, e il nostro era una palude. Non riuscivo a stare in piedi e ho iniziato il match molto nervosa per questa cosa. Io faccio fatica quando non sento gli appoggi, non riesco a muovermi come vorrei e mi spiace perché me la sarei voluta giocar meglio. Questo ovviamente non toglie i meriti a lei che è e rimane una grande giocatrice”.

Sul torneo e il doppio: “Quello che ho fatto in singolare mi dà la voglia di continuare per provare ad ottenere nuove emozioni. Ho sensazioni positive, è stato un buonissimo torneo e ora testa al doppio. Sappiamo che con il successo di Roma ci sarà più attenzione intorno a noi e avremo maggiori pressioni. Ma vogliamo provare a fare un altro buon torneo, magari senza i punti secchi avremo più possibilità di manovra. Ma ci attende un primo turno difficilissimo, Babos e Khromacheva sono grandi giocatrici anche se non hanno mai giocato insieme. Ogni partita va presa con le molle e noi facciamo sempre fatica nei primi turni” (dichiarazioni raccolte a Parigi da Francesca Paoletti).


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