Chiudi

-
Slam

Coco e Mirra da applausi al Roland Garros: sono di nuovo nei quarti

Negli ottavi Gauff (n.2) ha superato in due set Alexandrova ed affronterà Keys (n.8), che ha battuto Baptiste. Vittoria in due set anche per Andreeva (n.6) contro Kasatkina (n.17): prossima avversaria la wild card di casa Boisson, che ha eliminato Pegula (n.3)

di | 02 giugno 2025

L'esultanza di Mirra Andreeva (foto Getty Images)

L'esultanza di Mirra Andreeva (foto Getty Images)

Coco Gauff e Mirra Andreeva hanno staccato il pass per i quarti di finale del Roland Garros, secondo Slam del 2025 (56.352.000 euro di montepremi) entrato nel vivo sulla terra rossa parigina. Entrambe hanno liquidato la pratica ottavi di finale in due set: la 21enne di Atlanta, n.2 del ranking e del seeding, ha sconfitto per 60 75, in un’ora e 22 minuti di partita, la russa Ekaterina Alexandrova, n.20 WTA e 20esima testa di serie, mentre la 18enne di Krasnojarsk, n.6 WTA e sesta testa di serie, si è aggiudicata per 63 75, in un’ora e 34 minuti, il derby contro Daria Kasatkina, n.17 del ranking e del seeding.

Ai quarti anche Lois Boisson, n.361 WTA, in tabellone grazie ad una wild card, alla sua prima esperienza al Roland Garros (e in uno Slam), che ha eliminato per 36 64 64, dopo una maratona di due ore e quaranta minuti, l’altra statunitense Jessica Pegula, n.3 del ranking e del seeding, e Madison Keys, n.8 del ranking e 7 del seeding, semifinalista nel 2018, che si è imposta per 63 75, in un’ora e 34 minuti, nel derby a stelle e strisce contro Hailey Baptiste, n.70 WTA, mai così avanti al Roland Garros (e in uno Slam). 

Coco Gauff danza sul campo (foto Getty Images)

Coco Gauff danza sul campo (foto Getty Images)

Coco e la passione per il “rosso”

Dopo aver ottenuto un record di 13-5 sui campi duri nei primi tre mesi del 2025, Gauff ha fatto ancora meglio sulla terra battuta, dove è ora 15-3, in una stagione dove a raggiunto due finali da “1000”, Madrid e Roma. Dopo un primo set a senso unico, Alexandrova ha alzato il suo livello in un secondo set molto competitivo, recuperando un break di svantaggio. Ma l'americana si è dimostrata più solida nella fase conclusiva, vincendo 12 degli ultimi 16 punti dell’incontro (e 9 degli ultimi 11).

“Lei ha fatto un po’ di fatica all’inizio ma poi nel secondo set ha cominciato a colpire lungolinea piuttosto bene quindi sono soddisfatta per questa vittoria - ha commentato Coco nell’intervista a caldo -. Mi muovo molto bene su questa superficie, che è quella che richiede il maggior sforzo fisico, ma io so di essere molto ben preparata”.

Nel primo set Alexandrova ha commesso ben 15 errori non forzati a fronte di appena 3 vincenti: nei primi cinque giochi della partita, infatti, la 30enne di Celjabinsk ha portato a casa solo cinque punti anche se Gauff ha dovuto sudare prima di chiudere il “bagel” (6-0) alla terza palla utile. Nella seconda frazione, invece, Ekaterina è riuscita a tenere negli scambi più lunghi, rimanendo avanti ma Coco è riuscita ad opporsi con i suoi vincenti in corsa: e se il diritto qualche volta ha tradito l’americana in compenso sono stati un paio di vincenti di rovescio a procurarle il primo break (4-3). Nei due game successivi Alexandrova, però, ha trovato una serie di dritti spettacolari per ribaltare la situazione ma, in vantaggio per 5-4, non è riuscita ad approfittare di due doppi falli di Gauff nel decimo gioco. Ha ricominciato a sbagliare e Coco ha archiviato la pratica al secondo match-point (7-5).

Un recupero di diritto in allungo di Coco Gauff (foto Getty Images)

Un recupero di diritto in allungo di Coco Gauff (foto Getty Images)

La statunitense ha firmato così il suo 24esimo successo sulla terra parigina centrando per la quinta volta i quarti a Parigi (la nona complessiva a livello Major): in nessun altro Slam ha vinto così tanto.

La ragazza di Atlanta, Georgia, è la più giovane giocatrice (21 anni e 73 giorni) a raggiungere almeno cinque volte i quarti nello stesso torneo Slam dai tempi della connazionale Venus Williams (21 anni e 71 giorni) allo Us Open.

Nei quarti Gauff - che non ha ancora perso un set - dovrà vedersela con la campionessa dell’Australian Open Madison Keys, n.8 del ranking e 7 del seeding, alla 13esima partecipazione (con la semifinale del 2018 come “best”), che si è imposta per 63 75, in un’ora e 34 minuti, nel derby a stelle e strisce contro Hailey Baptiste, n.70 WTA, mai così avanti al Roland Garros (e in uno Slam).

Madison Keys esulta (foto Gety Images)

Madison Keys esulta (foto Gety Images)

“Lei è una giocatrice incredibile, è stato un secondo set durissimo - ha commentato a caldo la 30enne di Rock Island, Illinois -. Ho cercato di cogliere le occasioni e sono contenta di aver chiuso in due set”. Ora per lei c’è un’altra sfida tutta ‘made in Usa’: “Gauff sulla terra è molto pericolosa: lei qui ha già giocato una finale. Non vedo l’ora di affrontarla”, ha aggiunto Keys, all’undicesima vittoria Major consecutiva

Madison è in vantaggio per 3-2 nel bilancio dei confronti diretti con Coco, ed ha vinto gli ultimi due, il più recente - combattutissimo - negli ottavi di Madrid dello scorso anno proprio sul “rosso”.

Un recupero di diritto di Mirra Andreeva (foto Getty Images)

Un recupero di diritto di Mirra Andreeva (foto Getty Images)

Mirra ritrova i quarti

Andreeva aveva raggiunto la sua prima e finora unica - semifinale Slam al Roland Garros lo scorso anno e in questa stagione ha scalato la classifica entrando in top ten grazie ai suoi primi due titoli WTA 1000, conquistati back-to-back a Dubai e Indian Wells, sempre sul cemento. Lo scorso ottobre Mirra aveva versato lacrime amare dopo aver perso la finale di Ningbo contro Kasatkina: otto mesi dopo si è “vendicata” in grande stile, rimontando da 3-5 nel secondo parziale e cancellando un set-point nel decimo gioco prima di chiudere 63 75 e raggiungere il suo secondo quarto di finale all’ombra della Tour Eiffel.

“Felice di aver vinto anche se per me è una tortura giocare contro di lei - ha confessato Andreeva nell’intervista in campo -. Sono fiera di essere rimasta calma e di aver continuato a combattere dopo essere stata ripresa. La mia coach [Conchita Martinez] dice che io devo allenarmi con giocatrici che non mi piace affrontare: Daria è una gran persona, però, e una buona amica. Soddisfatta di essere di nuovo nei quarti”

La “baby” russa, arrivata a Parigi con in due quarti di finale di Madrid e Roma, è diventata la più giovane giocatrice a conquistare per due volte di fila un posto tra le migliori otto nello Slam francese dai tempi di Martina Hingis (1997-1998).

Nella sua corsa non ha ancora perso un set Mirra, e non ha nemmeno concesso più di cinque giochi in uno stesso parziale: ora si giocherà un posto in semifinale con la rivelazione francese Lois Boisson, n.361 WTA, in tabellone grazie ad una wild card, alla sua prima esperienza al Roland Garros (e in uno Slam), che ha eliminato per 36 64 64, dopo una maratona di due ore e quaranta minuti, l’altra statunitense Jessica Pegula, n.3 del ranking e del seeding, che in questo torneo vanta i quarti raggiunti nel 2022. Tra Andreeva e Boisson non ci sono precedenti. 

L'esultanza di Lois Boisson (Getty Images)

L'esultanza di Lois Boisson (Getty Images)

“E’ stato bellissimo giocare su questo campo e con questa atmosfera - le parole di una Lois commossa -. Sapevo che c’era una possibilità ma sapevo anche che era una giocatrice fortissima e che sarebbe stata tosta. Ho dato tutto e vincere è stato incredibile”.

La 22enne francese già lo scorso anno avrebbe dovuto giocare al Roland Garros ma era stata messa ko dalla rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Boisson è la prima wild card di casa ad arrivare nei quarti dopo Mary Pierce (2002) e la giocatrice con la classifica più alta dai tempi di Kaia Knepi (che nel 2017 era n.423).


    Non ci sono commenti