

Andreeva (n.6) ha battuto in due set la spagnola Bucsa nonostante una pessima partenza: ma il segreto è la routine di coach Martinez.... Gauff (n.2), che si dimentica le racchette negli spogliatoi (!), ha lasciato appena quattro giochi all’australiana Gadecki
di Tiziana Tricarico | 27 maggio 2025
Quelli di Mirra Andreeva e Coco Gauff erano tra i match d’esordio più attesi in questo day 3 del Roland Garros, secondo Slam del 2025 (56.352.000 euro di montepremi) in corso sulla terra rossa parigina. Entrambe non hanno deluso: la 18enne russa, n.6 WTA e sesta testa di serie, ha battuto per 64 63, in un’ora e 22 minuti, la spagnola Cristina Bucsa, n.98 WTA, mentre la 21enne statunitense, n.2 del ranking e del seeding, ha liquidato per 62 62, in un’ora e 11 minuti, l’australiana Olivia Gadecki, n.91 WTA.
Andreeva ha raggiunto la sua prima semifinale in questo torneo l'anno scorso e in questa stagione ha scalato le classifiche grazie ai suoi primi due titoli WTA 1000, conquistati back-to-back a Dubai e Indian Wells, sempre sul cemento. Mirra arrivava a Parigi con in due quarti di finale di Madrid e Roma. Il match. In quella che era la loro prima sfida Bucsa è stata più veloce ad uscire dai blocchi. Campionessa di doppio a Madrid lo scorso anno e medaglia di bronzo in doppio ai Giochi Olimpici di Parigi, la spagnola ha messo in mostra tutta la sua bravura a rete con una serie di volée decise che le hanno permesso di strappare due volte di fila il servizio alla Andreeva.
Onto the second round ?
— Roland-Garros (@rolandgarros) May 27, 2025
Watch the highlights from Mirra Andreeva's straight-sets victory over Cristina Bucsa.#RolandGarros pic.twitter.com/CAEv2ACi6Y
Ma con Bucsa al servizio avanti 3-0 e 30-0, Andreeva è entrata in partita con una serie di vincenti dal fondo: mirra ha portato a casa dieci dei dodici giochi successivi incamerando il primo set e volando sul 4-1 nella seconda frazione.
Soprattutto le percentuali al servizio della giovane russa sono via via cresciute. Il secondo set si è deciso su un solo break, quello firmato nel quarto gioco da Andreeva con un diritto vincente.
Mirra a terminato l'incontro con una percentuale di punti del 73% con la prima di servizio ed ha messo a referto 25 vincenti contro i 16 di Bucsa. Il record della russa in questo 2025 è ora di 28 vittorie e 7 sconfitte.
Per lei secondo turno contro la finalista di Abu Dhabi, la statunitense Ashlyn Krueger, n.35 WTA.
“Posso dire che ha giocato benissimo, soprattutto all'inizio - ha detto Andreeva nell'intervista in campo -. Sentivo che non stavo giocando male, ma... ero 0-3. Se non sto giocando male, come fa ad essere 0-3? Allora mi sono detta di continuare a giocare allo stesso modo, di lottare per ogni punto, di mettere molte palle in campo e di cercare di essere aggressiva. Passo dopo passo, punto dopo punto, ho trovato il mio ritmo e poi è stato più facile per me spingere e giocare aggressivo".
Se vuoi essere n.6 del mondo a 18 anni appena compiuti qualche sacrificio devi pur farlo. E così Andreeva ha illustrato ad Alex Corretja la routine - un tantino militaresca a dirla tutta - pianificata per lei da coach Conchita Martinez. “Oggi mi sono dovuta svegliare alle 6:40 - ha raccontato -: ho avuto 35 minuti per preparare la borsa e fare tutto. Quindi 25 minuti per fare colazione e 30 minuti per venire qui. Poi ho trascorso 11 minuti nello spogliatoio: ho fatto il riscaldamento e sono scese in campo. È tutto molto ben pianificato. In campo mi alleno per 30-40 minuti con una sparring, poi finisco con qualche cesto con Conchita. Dipende dal suo umore; se è buono non mi muove più di tanto, ma se è un po' arrabbiata con me mi fa correre”.
Il sodalizio tra Mirra e Conchita, iniziato ad aprile del 2024 sembra funzionare alla perfezione. Andreeva ha persino adattato i suoi gusti musicali a quelli della 53enne Martinez, a cominciare dalla passione per “Livin’ on a Prayer” di Bon Jovi, una canzone uscita 21 anni prima della sua nascita. “Ho pensato: ‘Wow, mi piace, chi è il cantante?’ - ha raccontato la 18enne di Krasnojarsk - E senza offesa, ma sto lavorando con Conchita. Devo gestire i miei gusti musicali. Sto cercando di essere al suo stesso livello, quindi abbiamo più o meno gli stessi gusti musicali".
Con il successo sull’australiana Gadecki, la 21enne di Atlanta, Georgia, ha vinto per la sesta volta di fila il suo match d’esordio al Roland Garros, l’unico Major in cui non ha mai perso all’esordio. Due set fotocopia quelli della prima sfida tra Coco e la 23enne “aussie”, entrata per la prima volta in top 100 meno di un anno fa. La statunitense ha vinto i primi tre game di ogni set, ha subìto un break ogni volta, chiudendo sempre con lo stesso punteggio.
Gauff ha firmato così il suo 21esimo successo sulla terra parigina: in nessun altro Slam ha vinto così tanto. Coco ha breakkato la Gadecki in sei dei suoi otto game di servizio. L’unico dato sfavorevole per lei i doppi falli; ne ha commessi sette, mentre la sua avversaria uno in meno.
Gadecki, n.91 del ranking, al suo debutto nel main-draw del Roland Garros (settima partita in carriera in un main-draw Slam), ha commesso 32 errori non forzati. 62: Gauff ha vinto una percentuale maggiore di punti nei game di servizio di Gadecki (62%) rispetto ai suoi (60%).
Coco forgot her rackets… but once she got them? Pure ??
— Roland-Garros (@rolandgarros) May 27, 2025
Watch Gauff’s best moments ?? Gadecki as she books her spot in the #RolandGarros second round. pic.twitter.com/6OAk6Ir0OT
Il primo turno di uno Slam è sempre stressante e, a dispetto del risultato, la giornata non era iniziata proprio benissimo per Gauff. Per lei ingresso in campo in grande stile, cuffia sulle orecchie per concentrarsi e andatura decisa. Poi si avvicina al borsone delle racchette per prenderne una e si accorge che è vuoto….
Una scena che ha fatto divertire tutto il pubblico del ‘Philippe-Chatrier’. “Sì, beh, la cosa più importante è giocare con una racchetta - ha detto l’americana in conferenza stampa -. Quindi ho risolto il problema, dopodiché forse l’episodio mi ha fatto rilassare perché è stata una cosa molto divertente. Sono felice di aver superato la giornata di oggi e mi ricorderò delle mie racchette la prossima volta”.
Oramai Gauff è ad un passo dal trono, anche se il distacco in termini di punti da Sabalenka è parecchio. Ed ha ben chiaro in mente quale sia la differenza tra l’essere n.1 piuttosto che n.2, n.3 o n.4: “La costanza. Voglio dire, per essere la numero 1 devi vincere molto. E Aryna lo ha fatto. Negli anni in cui Iga era la n. 1 vinceva tanto. Penso che sia solo la costanza a fare la differenza nel tour. Ogni anno penso che si impari a gestire questa costanza. Non è facile quando si vince. Può sembrare così, ma non lo è. Vinci, giochi più partite e devi imparare a gestire la stagione. Penso che per arrivare a quel livello, ovviamente ci sono aspetti del mio gioco che devo migliorare. Inoltre, credo che questo avvenga anche con l'esperienza”.
oops, forgot the last one pic.twitter.com/ajqcgFg6mn
— Coco Gauff (@CocoGauff) May 27, 2025
No racket, no tennis ??
— Roland-Garros (@rolandgarros) May 27, 2025
L'entrée de Coco Gauff sans ses raquettes de match, c'est le troisième instant détente avec Hespéride ! #Hesperide #MyHesperide pic.twitter.com/YzazW4dyEF
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