"Probabilmente - spiega Nole - tutti aspettano con ansia la finale tra loro, ma cercherò di mandare all'aria i piani della maggior parte delle persone. Sinner deve ancora vincere un paio di partite per arrivare in finale, ma entrambi stanno giocando sicuramente il miglior tennis in assoluto"
03 settembre 2025
L'incognita è sempre quella: non il tennis – quello lo si conosce – bensì la tenuta fisico-atletica. “La cosa positiva – spiega Novak Djokovic – sono i due giorni di riposo che mi attendono. Spero di arrivare al match con Alcaraz in buone condizione, per poter sostenere anche una battaglia di 5 set”. Il serbo esce con sentimenti contrastanti dalla sfida dei quarti di fronte a Taylor Fritz, battuto in quattro set. Da un lato, la consapevolezza di aver centrato un'altra semifinale Slam e dunque di essere sempre lì, con i migliori, per giocarsi il trofeo. Dall'altro lato, quel fisico che scricchiola ed è la vera fonte di preoccupazione.
“Non mi sento molto fresco in questo momento – dice il serbo a fine partita – ma conto di recuperare. Cercherò di rilassarmi e di concedermi tutto il tempo necessario, quello che richiede il mio corpo in questo momento. Amo giocare queste sfide, contro i migliori e sui campi importanti, dunque non vedo l'ora di affrontare Carlos. So che dovrò giocare il mio tennis migliore ma soprattutto dovrò farmi trovare pronto per mantenere lo stesso livello a lungo, potenzialmente anche per 5 set. È questo ciò che mi aspetto”.
Intanto, l'ostacolo Fritz è stato superato. E non era affatto scontato: “Come ho detto in campo, Taylor è stato il migliore nel secondo e nel terzo set. Nel secondo mi sono tirato fuori dai guai, in qualche modo ho trovato come chiudere il secondo set dopo aver servito per il 5-4. Ho perso un servizio, ho fatto un altro break... Per i miei standard, non stavo giocando bene. Non sentivo la palla così bene come nel turno precedente. Lui è il tipo di giocatore che se gli permetti di giocare, cercherà di dettare legge, sarà aggressivo, si metterà vicino alla linea di fondo. Io cercavo solo di sopravvivere, di rimanere nello scambio, di farlo giocare".
"Penso che sia stato un bene per me che non abbia servito molte prime nei primi due set. Poi ha alzato il livello e la percentuale di prime è aumentata. Nei momenti importanti del quarto ho servito bene, ho cambiato strategia, sono andato anche spesso a rete. Ho solo aspettato pazientemente la mia opportunità, e realisticamente ho avuto solo un game in cui ho avuto la possibilità di strappargli il servizio, che è stato l'ultimo. Quando è così, devi solo giocare con il cuore e combattere. Questo è ciò che mi ha davvero dato la vittoria alla fine”.
La chiusura è sempre per quei due: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Coloro che, dominando gli Slam, stanno impedendo a Nole di arrivare alla fatidica quota 25. “Non c'è bisogno di spendere troppe parole su Jannik e Carlos. Sappiamo che sono i migliori giocatori al mondo al momento. Probabilmente tutti aspettano con ansia la finale tra loro ma cercherò di mandare all'aria i piani della maggior parte delle persone. Sinner deve ancora vincere un paio di partite per arrivare in finale, ma entrambi stanno giocando sicuramente il miglior tennis in assoluto. Sono stati dominanti fin dall'inizio del torneo. Per quanto mi riguarda, don andrò certo con la bandiera bianca in campo. Non credo che nessuno lo faccia davvero quando li affronta, ma in particolare io non avrò questo atteggiamento. Quest'anno sono stato molto costante, il più costante possibile negli Slam, ed è quello che ho detto all'inizio dell'anno, che avrei voluto dare il massimo e ottenere i migliori risultati. Adesso ho un'altra possibilità, vedremo se riuscirò a tenere il passo”.