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Con un amico è speciale, il trionfo di Sara & Andrea: “Ci divertiamo e ci vogliamo bene”

Errani e Vavassori battono King e Townsend e conquistano Parigi. E' il secondo Slam della specialità dopo lo Us Open dello scorso anno

di | 05 giugno 2025

Errani e Vavassori col trofeo del Roland Garros 2025 (Profilo X Roland Garros)

Errani e Vavassori col trofeo del Roland Garros 2025 (Profilo X Roland Garros)

Non smettono di sorridere, e di guardare con orgoglio il trofeo del Roland Garros. Lo hanno fatto un’altra volta, testata dopo testata, con affetto e caparbietà Sara Errani e Andrea Vavassori hanno conquistato il secondo titolo Slam di doppio misto:E’ speciale riuscire a condividere il campo e queste esperienze – raccontano - .  Aver  vinto il secondo trofeo Slam uno al fianco dell’altra è una sensazione incredibile”. “Il doppio misto è una specialità bellissima – dice Andrea - , una delle poche che dà la possibilità di vedere uomini e donne in campo insieme. E’ lo spot migliore per il tennis, e inoltre mi ha dato l’opportunità di conoscere una persona speciale come Sara. Sono stato fortunato, mi ha fatto diventare un giocatore migliore a 360 gradi”.
 
Il trofeo è poggiato sul tavolo della conferenza stampa e qualcuno ricorda a Sara dei grandi successi avuti in carriera (complessivamente è al settimo Slam tra doppio e doppio misto, ndr): “Il Career Grand Slam anche nel misto? – risponde sorridendo – E' difficile, ma ci proveremo... proveremo a ripeterci anche a Wimbledon e in Australia. Ci divertiamo molto insieme, siamo due pazzi, ci diamo le testate, ci carichiamo… Non lo avevo mai giocato in passato, per me è sempre importante giocare con persone che conosco bene e con i quali posso dire la mia liberamente. Trovare Andrea è stato incredibile, mi fa stare tranquilla e mi fa esprimere liberamente”.
La favola (bis) di Sara e Andrea - Le immagini

La favola (bis) di Sara e Andrea - Le immagini

Anche se le occasioni per giocare insieme sono rare, Sara e Andrea si sono amalgamati perfettamente, sia dentro, sia fuori dal campo: “Tra noi è sfida continua sul tour– racconta il torinese -, ci alleniamo spesso insieme. Le difficoltà di giocare così poco in stagione le avvertiamo in modo particolare nei primi turni. Sara, in modo particolare, deve rispondere da destra e viene un po’ bersagliata dal servizio dell’uomo; deve trovare delle soluzioni differenti, rispondere con intelligenza, giocare i lob e vedere come si muovono a rete. Le partite più complicate sono le prime, superate quelle le cose vanno meglio”.

Il futuro del doppio misto è incerto, la decisione degli Us Open non è piaciuta ai più e sia Vavassori sia la Errani l’hanno criticata senza mezzi termini: “C’è grande rispetto per il singolo e per i suoi campioni – concludono - ma se si facesse lavoro di profiling anche sui doppisti più forti del mondo questo ci aiuterebbe a crescere. Basterebbe guardare i nomi incisi su questo trofeo, ci sono nomi leggendari… la Navratilova, per dirne uno, ha fatto delle cose pazzesche, ha vinto tantissimo anche nel misto. Questa è una disciplina bellissima e sarebbe importante recuperare la storia del passato per valorizzare il presente”.  

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