
Paula elimina in due set Coco Gauff e troverà sulla sua strada la numero uno del mondo e bi-campionessa in carica, che ha rischiato parecchio contro Pavlyuchenkova
di Tiziana Tricarico | 21 gennaio 2025
“A la tercera va la vencida”: la terza volta è quella giusta si dice in Spagna. E Paula Badosa ha fatte sue queste parole centrando, al terzo tentativo, la sua prima semifinale in un Major. Nei quarti dell’Australian Open, primo Slam della stagione (con un montepremi record di 96,5 milioni di dollari australiani) in corso sui campi in cemento di Melbourne Park, la 27enne spagnola nata a New York, n.12 WTA e 11esima testa di serie, ha battuto per 75 64, in poco meno di un’ora e tre quarti di partita, la statunitense Coco Gauff, n.3 del ranking e del seeding, infliggendo alla 20enne di Atlanta, trionfatrice con il team Usa della United Cup ad inizio anno, la prima sconfitta della stagione (dopo 9 vittorie di fila).
Paula, ex numero 2 del mondo, vincitrice del “Comeback Player of the Year” 2024 per la sua risalita nel ranking a seguito di un infortunio alla schiena che ne aveva minacciato la carriera l’anno precedente, aveva perso i primi due quarti Slam disputati in carriera: al Roland Garros 2021 contro la slovena Zidansek ed allo Us Open dello scorso anno contro la statunitense Navarro.
the moment she became a semifinalist at a Major ??@paulabadosa | #AO2025pic.twitter.com/QQ8kFkEmcc
— wta (@WTA) January 21, 2025
“Sono entrata in campo con l’obiettivo di giocare la mia miglior partita, e credo di esserci riuscita, ha commentato Badosa, prima spagnola in semifinale a Melbourne da Muguruza che nel 2020 si spinse poi fino in finale.
"All’inizio Coco stava giocando un tennis pazzesco, ma sono super orgogliosa del livello che sono riuscita ad esprimere oggi. Un anno fa ero qui con un infortunio alla schiena che non sapevo se avrei dovuto abbandonare lo sport che amo, e ora sono qui a competere con le migliori del mondo. Oggi ho vinto, sono in semifinale e non avrei mai pensato, dodici mesi fa, che sarei arrivata fin qui”.
Sulla Rod Laver Arena, il punteggio dei primi dieci game del match ha assecondato i turni di battuta con le uniche due palle-break concesse e salvate da Coco nel terzo gioco.
Nell’undicesimo game, però, la spagnola ha strappato il servizio alla statunitense e da quel momento ha mantenuto costantemente la testa avanti. Fino a firmare la sua prima vittoria in assoluto contro una top ten in un Major.
Gauff ha messo a referto il doppio dei vincenti di Badosa, 31contro 15, ma la statunitense ha anche registrato 41 errori non forzati contro i 23 della spagnola. Anche il suo servizio ha vacillato: ha messo in campo il 60% di prime ma ha commesso 6 doppi falli ed ha portato a casa solo il 35% dei punti quando è stata costretta a giocare la seconda di servizio. Tutto questo si è tradotto in 10 opportunità di break per la spagnola Badosa, che ne ha convertite 4.
Benchè il bilancio dei precedenti fosse in parità (3-3), Paula non era affatto tranquilla, avendo perso contro Coco due volte la scorsa stagione nonostante un set di vantaggio - negli ottavi sulla terra battuta di Roma e in semifinale sul cemento di Pechino, in un torneo che l'a statunitense avrebbe poi vinto - Badosa non ha permesso che ciò accadesse, anche in questo caso per la terza volta consecutiva.
Un game di 18 minuti (e 22 punti!) all’inizio del secondo set sul servizio di Gauff, conquistato alla quinta palla-break, ha permesso alla spagnola di salire poi 2-0. La statunitense l’ha riagguantata sul 2-2 strappandole per la prima volta il servizio nell’incontro, ma Badosa ha infilato tre giochi consecutivi mentre le difficoltà di Coco continuavano.
Dopo aver fallito la possibilità di servire per chiudere sul 5-2, nel decimo gioco Paula ha siglato il passaggio ai quarti con due ace, un servizio vincente e ed un diritto imprendibile sul primo match-point. Tutte e quattro le vittorie in carriera di Badosa contro Gauff sono arrivate in due set.
Giovedì Badosa troverà sulla sua strada Aryna Sabalenka, la sua migliore amica sul tour, contro la quale ha perso 5 delle 7 sfide precedenti (e tutte le ultime cinque). Le due non si affrontano dal terzo turno del Roland Garros dello scorso anno.
Ha rischiato abbastanza la n.1 del mondo e bi-campionessa in carica, per due volte indietro di un break nel set decisivo. Ma alla fine Aryna Sabalenka è riuscita ad avere la meglio per 62 26 63, al termine di una battaglia (non bellissima) durata un’ora e 53 minuti, su Anastasia Pavlyuchenkova, n.32 WTA e 27esima testa di serie.
Archivia così la 19esima vittoria consecutiva la 26enne di Minsk, e per la terza volta di fila è in semifinale all’Australian Open (è la decima “semi” complessiva a livello Major): è la prima giocatrice a mettere in fila così tanti successi dai tempi di Martina Hingis che arrivò a 27 (tra il 1997 ed il 2000). Per Sabalenka, che ha iniziato la stagione conquistando il titolo a Brisbane, si tratta della decima vittoria consecutiva.
“Onestamente ho solo pregato, cercando di rimettere la palla in campo in queste condizioni difficili - ha ammesso Sabalenka, che ha trovato un forte vento, a volte difficile da gestire -. È stato molto complicato giocare. Lei ha espresso un tennis fantastico, molto aggressivo, sono solo super felice di essere riuscita a vincere questo match per magia”.
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— #AusOpen (@AustralianOpen) January 21, 2025
Aryna Sabalenka's title defence is STILL ALIVE as she battles past Pavlyuchenkova's challenge 6-2 2-6 6-3. #AusOpen • #AO2025 pic.twitter.com/AyJnkxpyo8
Pavlyuchenkova era in vantaggio per 2-1 nel bilancio dei confronti diretti contro Sabalenka, ma le due non si incrociavano da quasi quattro anni (terzo turno del Roland Garros del 2021 con vittoria in tre set e “bagel” finale di “Nastia”).
Dominata nel primo parziale, “Nastia” è stata la giocatrice migliore in campo per il set e mezzo successivi, attaccando la numero uno del mondo, aumentando almeno di dieci chilometri orari la velocità del suo dritto e togliendo il tempo alla due volte regina di Melbourne.
Ma proprio quando aveva la partita in pugno, a metà del set decisivo, si è “intimidita” e Sabalenka ha sfruttato la sua occasione, recuperando per la seconda volta il break di svantaggio (2-2) fino a strappare la battuta alla sua avversaria nell’ottavo gioco andando poi a servire per chiudere il match.
“A volte è forse un bene avere queste battaglie difficili, affrontarle, per essere più forti per le ultime fasi del torneo - ha detto Aryna -. Avrei voluto vincere questa partita in due set, ma sono comunque molto contenta di aver superato l’ostacolo”.
Aryna ha chiuso con un divario minimo tra vincenti ed errori non procurati, 29 contro 27 (23 contro 23 il bilancio di Pavlyuchenkova) ed ha ottenuto meno del solito dal so prodigioso servizio (soprattutto nel secondo set ed all’inizio del terzo): per lei 3 ace, controbilanciati da altrettanti doppi falli, il 69% di prime in campo con il 65% dei punti conquistati ma solo il 43% dei punti vinti con la seconda. Ha trasformato 6 delle 8 palle-break che si è procurata (la russa ne ha invece trasformate 5 su 8).
Dallo Us Open 2022 la bielorussa ha raggiunto almeno le semifinali in 7 degli 10 tornei dello Slam ai quali ha preso parte (lo scorso anno ha saltato Wimbledon per un problema alla spalla). Anche se prima di riuscire ad approdare di nuovo al penultimo atto dell’Aus Open ha dovuto concedere un set alla sua avversaria dopo aver vinto gli ultimi 25 set giocati nell’”Happy Slam”.
A Melbourne Aryna punta a diventare la prima donna dopo Martina Hingis a realizzare la tripletta: la fuoriclasse elvetica aveva infatti dominato dal 1997 al 1999. Ma vuole anche essere la prima regina del tennis mondiale e prima testa di serie a vincere il titolo di singolare femminile dell’Aus Open da quando la beniamina di casa Ash Barty ci è riuscita nel 2022.
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