Il 23enne mancino romano, promosso dalle qualificazioni nel suo primo main draw Slam, cede dopo quasi tre ore di lotta al francese Humbert, 14esima testa di serie, pure lui mancino
di Tiziana Tricarico | 12 gennaio 2025
Esce tra gli applausi e si ferma a firmare autografi nonostante la sconfitta Matteo Gigante. Ce l’ha messa tutta il mancino romano nella sua “prima volta” in un main draw Slam ma non è bastato. L’azzurro è uscito di scena al primo turno dell’Australian Open, primo Slam della stagione (con un montepremi record di 96,5 milioni di dollari australiani) scattato sui campi in cemento di Melbourne Park.
Nel match che ha chiuso il programma sulla “John Cain Arena”, il 23enne romano, n.145 ATP, passato attraverso le qualificazioni e all’esordio assoluto in un main draw Slam, ha ceduto per 76(5) 75 64, dopo due ore e 49 minuti di lotta, al francese Ugo Humbert, n.14 del ranking e del seeding, anche lui mancino, alla settima partecipazione all’”Happy Slam” (mai oltre il terzo turno raggiunto nel 2023, fermato da Rune, e nel 2024, battuto da Hurkacz).
“Noi vogliamo questa vittoria”, si sente gridare dalle tribune più o meno per l’intera durata della partita. E Matteo dà tutto per regalare una bella soddisfazione ai tanti italiani d’Australia.
Ma il palcoscenico importante, la prima da Slam, l’avversario di livello complicano maledettamente le cose. Gigante può recriminare per non aver sfruttato un vantaggio di 5-2 nel tie-break del primo set e di 5 giochi a 2 nella seconda frazione mentre nel terzo set non ha trasformato una palla-break nell’ottavo game che avrebbe potuto probabilmente permettergli di allungare la partita.
STATS - A Gigante non sono bastati 16 ace, a fronte di 7 doppi falli (9 contro 4 il bilancio di Humbert). Per entrambi il 63% di prime in campo ma se il romano è stato leggermente superiore nella percentuale di punti conquistati con la prima di servizio (77% contro 75%), il francese ha fatto molto meglio con la seconda (48% contro 63%). Per Matteo 40 vincenti a fronte di 45 errori non procurati: 28 contro 43 per Ugo. Entrambi hanno trasformato il 33% delle palle-break: 1 su 3 l’italiano, 3 su 9 il francese.

Sfida tra mancini. Tra Matteo - alla sua prima qualificazione ad un Major, raggiunta all’ottavo tentativo - ed il 26enne di Metz (battuto da Cobolli in United Cup dopo aver annullato un match-point) non c’erano precedenti. Inizia senza alcun timore reverenziale Gigante, anzi: rispondendo profondo che più non si può è lui a procurarsi la prima palla-break nel terzo gioco del primo set, ma il francese si salva (2-1).
Nel sesto game è il romano a cancellare una palla-break piazzando il rovescio vincente nell’angolo (3-3). Ed ancora nel dodicesimo si salva cancellando un set-point ad Humbert con una morbida volée di diritto. Decide il tie-break: Gigante prova l’allungo (5-2) ma il mancino di Metz infila cinque punti consecutivi e chiude 7 punti a 5 su un errore di rovescio dell’azzurro.
Non molla Matteo e in avvio di seconda frazione con i suoi colpi profondi riesce a tenere il francese lontano dalla linea di fondo. Nel quarto gioco si procura il primo break del match mettendo in difficoltà Humbert già dalla risposta, con il francese che finisce poi per sbagliare di diritto (3-1). Il romano conferma il vantaggio grazie ad un altro gratuito di diritto di Ugo (4-1) e lo difende fino al 5-2.
Humbert cambia marcia e riagguanta Matteo, che perde un combattuto decimo gioco (12 punti) ed un ancor più combattuto undicesimo game (22 punti) dove annulla al suo avversario tre palle-break ma non la quarta, permettendogli così di tornare avanti (6-5). Il mancino di Metz non si lascia sfuggire l’occasione, conquista il quinto gioco consecutivo ed alla prima palla utile chiude 7-5 su un errore di diritto di Gigante.
Ci prova fino all’ultimo l’azzurro: c’è grande equilibrio anche nel terzo set dove entrambi restano tenacemente attaccati ai rispettivi turni di battuta. La prima palla-break del parziale la offre Humbert nell’ottavo game ma poi infila tre punti consecutivi e si salva (4-4). Nel gioco successivo, però, Gigante commette un doppio fallo che più brutto non si può e concede due palle-break consecutive: sulla prima il lob del francese finisce lungo ma sulla seconda, costretto a scendere a rete da un drop-shot del romano, Ugo conquista il break schiacciando la volée di diritto (5-4).
Humbert ha voglia di chiuderla qui e si procura tre match-point consecutivi: sul primo sotterra in rete il diritto lungolinea, ma sul secondo è il diritto in cross di Gigante a finire in rete. Peccato, Matteo avrebbe meritato di allungare il match.