Le considerazioni dello spagnolo - soddisfatto del suo rendimento e del periodo - in conferenza stampa dopo il successo in tre set su Mattia Bellucci al secondo turno degli Us Open
28 agosto 2025
Prosegue agevolmente la corsa di Carlos Alcaraz agli Us Open. Il numero due del ranking Atp ha prevalso su Mattia Bellucci con il punteggio di 6-1 6-0 6-3 in poco più di un’ora e mezza di gioco, staccando il pass per il terzo turno sul cemento di Flushing Meadows. “Penso di aver giocato un match molto solido - ha dichiarato lo spagnolo in conferenza stampa -. Mi ero prefissato degli obiettivi e sono riuscito a rispettarli, anche se sento di poter migliorare ancora: in generale, sono molto soddisfatto della mia prestazione, pur riconoscendo che Bellucci non ha giocato il suo miglior tennis”.
Uno dei segreti dell’agevole successo di Alcaraz è stato il rendimento in risposta, con quasi il 60% dei punti vinti sulla prima del suo avversario. “Ho sempre puntato tanto su questo colpo perché lo ritengo fondamentale - ha affermato Alcaraz -, in quanto è quello che dà il via agli scambi. In un’epoca come questa, dove ci sono molti giocatori dotati di un ottimo servizio, bisogna essere sempre focalizzati sulla risposta, cercando di giocare sempre d’anticipo. Se rispondi bene, ti metti fin da subito in una posizione di vantaggio e questa è la cosa che mi piace di più. Non ci sono segreti, mi concentro tanto su questo fondamentale durante gli allenamenti e presto attenzione ai dati provenienti dalle mie partite”.
Alcaraz ha sempre centrato la finale negli ultimi sette eventi giocati nel circuito, a partire dal torneo di Monte-Carlo, raggiungendo un livello di continuità che spaventa gli altri big del tour: “Sto giocando un tennis fantastico, ho ancora degli alti e bassi ma sento di poter dare il massimo in ogni partita. In questo periodo ho imparato a prendermi qualche giorno di pausa tra un torneo e l’altro: questa cosa mi ha aiutato parecchio ad affrontare l’evento successivo con più energie fisiche e mentali, necessarie per puntare sempre al top. Non avevo mai avuto un rendimento così costante prima d’ora”.
“Servire con una buona percentuale di prime e rispondere bene sono due degli obiettivi che mi pongo prima di iniziare ogni partita - ha aggiunto Alcaraz -. Vanno sempre elaborate delle tattiche in relazione all’avversario che si incontra, ma per la maggior parte del tempo penso solo a me stesso, a dare il massimo e a migliorarmi rispetto alle partite o ai tornei precedenti, limitando il numero degli errori”.
Vincitore a New York nel 2022, nella passata stagione Alcaraz è uscito a sorpresa al secondo turno, battuto in tre set dall’olandese Van de Zandschulp: “Ho bei ricordi del mio successo del 2022, ma anche oggi quando sono sceso in campo ho pensato alla sconfitta dello scorso anno. Ho avuto qualche brutto pensiero, ero nervoso e mi sono detto di non voler fare un altro risultato di quel genere: cerco sempre di dimenticare certe situazioni il più in fretta possibile, ma a volte è difficile. Penso che quella partita mi sia servita, ho imparato molte cose e già quest’anno mi sento diverso. Ora sono felice di avere un’altra possibilità per scendere in campo a Flushing Meadows in un match di terzo turno”.
BEN SHELTON
Risposta decisiva anche sul fronte Shelton: Ben lo spiega alla stampa, dopo aver battuto in tre set lo spagnolo Pablo Carreno Busta. "Mi sono concentrato su questo fondamentale ed è da lì che nascono tante chance di fare il break ai miei avversari. Forse per il pubblico sarà più noioso, ma io ho capito che con maggiore pazienza riesco a ottenere di più. Non devo sempre per forza giocare un tennis veloce e rischioso per vincere".
Sulla strada di Shelton, nei quarti, ci potrebbe essere Carlos Alcaraz, ma il confronto è ancora lontano: "Non guardo così avanti - ammette l'americano - perché non ha senso. Cerco di restare concentrato sull'avversario del prossimo turno. Posso dire che Carlos in questo momento è la cosa più divertente che sia capitata al mondo del tennis: sa divertirsi e divertire, è molto piacevole per il pubblico e lo sa coinvolgere. Sono sicuro che la gente di New York lo adora".