

E sul punto concesso al rivale dopo un piccolo lancio di racchetta: "Se non avessi detto nulla mi sarei sentito in colpa. Sapevo di avere eseguito un colpo non permesso dal regolamento, non mi sarei sentito bene con me stesso se fossi stato zitto"
01 giugno 2025
"Adesso so come trattare un big server". Il riassunto dell'Alcaraz-pensiero al termine del match vinto con Ben Shelton in 4 set è un elogio alla sua risposta. La consapevolezza di essere migliorato talmente tanto in quel fondamentale da non dover temere più nessuno. "All'inizio della mia carriera, quando sono approdato nel Tour - spiega Carlos - non mi piaceva giocare contro chi serviva molto bene ed era pure solido da fondo, come per esempio Zverev. Poi mi sono abituato e ora la cosa non mi preoccupa: confido nella mia risposta e anche contro Shelton l'ho dimostrato".
Rimane, comunque, il fatto che quella con l'americano non sia stata esattamente una partita facile. "Molto è girato su quel primo set, che avrebbe anche potuto vincere lui. E a quel punto si sarebbe fatta ancora più complicata. Sono contento di esserne uscito bene, vincendo al quarto, perché le insidie ci sono state eccome".
Gli avversari tosti, tuttavia, non sono finiti. Anzi, adesso arriva il bello, con un altro match complesso di fronte a Tommy Paul: "Abbiamo giocato spesso contro e sono state partite dure (6 precedenti, 4-2 Spagna il bilancio, ndr). Ma sono anche partite divertenti, di solito, in cui il pubblico non si annoia perché riusciamo a creare dei punti ben giocati, di ottimo livello. Lui si sta esprimendo bene, è sicuramente in fiducia e io dovrò alzare il livello, evitando gli errori che ho fatto fin qui".
C'è stato un momento in particolare, quando Alcaraz ha vinto un punto con un piccolo lancio di racchetta, che ha evidenziato tutta la sportività dell'iberico. "Se non avessi detto nulla mi sarei sentito in colpa. Sapevo di avere eseguito un colpo non permesso dal regolamento, non mi sarei sentito bene con me stesso se fossi stato zitto. Non sarebbe stato corretto nei confronti di Ben, dell'arbitro e del pubblico. Credo che lo sport sia anche questo: rispettarsi a vicenda in ogni momento".
Infine, parola a Ben Shelton, sconfitto ma non deluso. "Sono contento del livello che ho espresso e di come sto migliorando sulla terra. Ma certamente quel primo set pesa: è sempre così, di fronte a questi giocatori, se riesci a fare gara di testa è un discorso, altrimenti la questione cambia. Come era accaduto con Sinner in Australia. Non voglio sembrare troppo sicuro di me stesso, ma credo di non essere così lontano dal potere vincere un match di questo genere in uno Slam. C'è tanto di positivo da prendere da questo confronto".
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