Us Open maschili: da Nole a Carlos, 5 primi turni da seguire

ALCARAZ VS OPELKA

Non sarà ancora l'Opelka migliore, quello che in carriera è stato capace anche di arrivare al numero 17 Atp. Ma l'ultima versione dell'americano è sembrata comunque un passo avanti, rispetto al (lungo) periodo in cui Reilly si è fatto notare più per le dichiarazioni off court che per i risultati. Fra Toronto e Cincinnati ha battuto Machac e De Minaur, non proprio due successi banali. Anche se per fare partita (e sulla distanza dei 5 set) con Carlos Alcaraz ci vorrebbe altro. Lo spagnolo è ampiamente favorito ma come esordio nel torneo poteva francamente sperare di meglio. Si tratta del primo confronto diretto fra i due.

BUBLIK VS CILIC

Sfida ad alto tasso di servizio, quella tra Sasha Bublik e Marin Cilic. Il kazako sta cercando di dare seguito a un'estate che lo ha proiettato in un'altra dimensione: dal quarto di Parigi al trionfo di Halle, proseguendo con altri due titoli sulla terra di Gstaad e Kitzbuhel. Il punto è che il buon Bublik ha deciso di saltare Toronto e Cincinnati (mentre si giocava in Ohio, dava il calcio d'inizio a un match di calcio della Coppa di Russia tra Zenit e Rubin Kazan, a San Pietroburgo), e allora la sua condizione al momento lascia più di un dubbio. Non che Cilic sia messo molto meglio, considerato che non gioca addirittura da Wimbledon (dove peraltro giunse negli ottavi, battuto da Flavio Cobolli). Entrambi hanno il tennis adatto per ritrovare in fretta la condizione, ma entrambi si presentano a New York con qualche incertezza. I precedenti dicono 3-0 Cilic, tutti entro il 2022.

DRAPER VS GOMEZ

Jack Draper negli Slam deve ancora trovare continuità: fin qui, il miglior risultato è giunto proprio a New York, lo scorso anno, quando il britannico giunse in semifinale prima di cedere a Jannik Sinner in tre set, due dei quali molto lottati. L'avvio per lui potrebbe non essere dei più morbidi: Federico Agustin Gomez ha 28 anni e proviene dalle qualificazioni, ma il suo percorso molto atipico (e ritardato) nel tennis dei pro lo rende un personaggio fuori dagli schemi che può diventare imprevedibile. L'argentino è un misto tra i sudamericani vecchia scuola e i picchiatori yankee (ha giocato nel college e ha pure insegnato tennis per due anni), è molto discontinuo ma nella singola giornata può dare fastidio. Nelle qualificazioni ha interrotto il sogno di Federico Cinà, vederlo in tabellone è comunque una curiosità, anche se Draper potrebbe essere troppo per lui.

RUBLEV VS PRIZMIC

Andrey Rublev si sta ritrovando e il quarto di finale a Cincinnati (mettendo molta paura a Carlos Alcaraz) è un ottimo biglietto da visita per gli Us Open. Il russo, tuttavia, si sarebbe potuto aspettare di meglio dal sorteggio, dopo aver pescato un giocatore proveniente dalle qualificazioni: per lui ci sarà il croato Dino Prizmic, che nel 2024 ha già affrontato Djokovic agli Australian Open strappando applausi e pure un set, ma senza poi confermarsi a quei livelli. Adesso, a 20 anni, pare più maturo e consapevole: una sfida con Rublev potrebbe essere un'ottima occasione per dimostrare quanto vale.

DJOKOVIC VS TIEN

Anche in patria lo ammettono: la partita d'esordio contro Tien, per questo Djokovic così incerto, è ricca di insidie. Il serbo non gioca dalla semifinale di Wimbledon (ma in quanto a pause dal circuito stavolta è in buona compagnia) e sulle sue condizioni è calato da tempo un velo di mistero. Non si sa bene come e quanto si sia davvero preparato per un evento che conta eccome per lui, ma che al contempo Nole vede lontano. Nelle interviste in cui elogia Sinner e Alcaraz c'è anche un tentativo di allontanare le aspettative, sperando poi che sul campo le cose vadano meglio. Ma l'esordio, di fronte a un giocatore molto ostico e tenace, non appare affatto semplice.