

L'anno scorso Chiara Pappacena ha festeggiato l'argento agli Europei e il bronzo ai Mondiali. E si carica in vista dell'edizione 2025 della FIP Euro Padel Cup
05 luglio 2025
"L'Europeo? Penso solo a quello”. Chiara Pappacena, nel più tradizionale simbolismo azzurro, la potremmo definire un monumento dell'Italdonne. Con la Nazionale di Padel femminile ha infilato uno di quei 'double' che consegnano direttamente alla storia: medaglia d'argento all'Europeo di Cagliari 2024, bronzo al Mondiale di Doha sempre dello scorso anno. Da vicecampionessa d'Europa, quella maglia azzurra non se la toglie mai, neanche quando gioca i tornei come il FIP Silver Mediolanum Padel Cup di Treviso, anzi.
Sentite qua: “Davvero sto pensando solo a quello, sempre nella speranza di essere convocata! Anzi dirò di più, la maglia azzurra mi dà più forza durante l’anno, perché l’obiettivo di conquistarla ed essere convocata mi spinge a fare bene nei tornei in giro per il mondo, come questo di Treviso. L'azzurro è come quella pozione magica di quel cartoon... lo indosso e mi carica di una forza mentale incredibile”. Riferimento chiaro ad Asterix e Obelix: i fan dei due eroi galli dei fumetti che combattono i romani come lei, apprezzeranno.
Chiara Pappacena (Foto FIP)
Oggi, agli ottavi della Mediolanum Padel Cup, contro l'americana Dubins e la portoghese Fernandes, in coppia con un'altra azzurra, Martina Parmigiani la partenza è stata un po' così: sotto 2-6 nel primo set prima di una prepotente arrampicata sul match: 6-0, 6-1 e via ai quarti.
La Fip Euro Padel Cup, l'europeo, ha aggiunto Pappacena, "quest'anno si gioca ad ottobre e io penso solo a quello, non vedo l'ora di rivivere quelle emozioni pazzesche”.
A proposito: la più pazzesca di tutte in una carriera a tutta emozione quale sarebbe? “Nessun dubbio – ricorda Pappacena - in campo con Giorgia Marchetti (anche lei protagonista qui a Treviso ndr) a Doha contro lo portoghesi nella finale per il bronzo al Mondiale. Io e Giorgia giochiamo un gran match, vinciamo e parte la festa per la medaglia conquistata per il nostro Paese. Ricordo che l'emozione fu così forte che scoppiai a piangere senza riuscire più a fermarmi. Che momento!”.
Accanto a lei, Martina Parmigiani, altra eroina azzurra, annuisce convinta: “Non lo dire a me, non avevo più voce alla fine di quella partita, è stato meraviglioso”.
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