La pausa estiva invita al primo bilancio della stagione di Premier Padel. Dopo 14 tornei, sono solo 4 fra gli uomini e altrettante fra le donne le coppie capaci di vincere un titolo. Ma nel maschile la statistica è gonfiata dal boicottaggio: quando ci sono Coello/Tapia e Galan/Chingotto, per altri non c’è nulla da fare. E fra le donne la musica non è così diversa
di Marco Caldara | 07 agosto 2025
Per il circuito Premier Padel, pausa estiva significa anche tempo per i primi bilanci. Oltre metà della stagione 2025 è alle spalle (14 tornei giocati sui 22 in calendario), e gli appuntamenti già in archivio hanno mostrato degli equilibri piuttosto chiari, in particolare a livello maschile. Perché se la differenza nella Race – individuale – fra Coello e Tapia (in testa con 9.540 punti ciascuno) e Chingotto e Galan (secondi con 8.440 punti) non è così ampia, la conta dei titoli racconta una storia diversa. I numeri uno si sono presi il primo premio in 8 dei 12 tornei disputati (due volte su tre), portando a 37 il totale dei titoli vinti insieme fra 2023 e 2025, e diventando così la seconda coppia più titolata di sempre, scalzando Belasteguin/Lima e restando alle spalle solo degli inarrivabili Belasteguin/Diaz, capaci di 170 titoli.
A Galan e Chingotto, tuttavia, va dato il merito di aver sempre vinto nelle quattro occasioni in cui Coello/Tapia hanno “steccato”. Già, perché solo una volta a batterli sono stati loro, nell’importantissima finale del BNL Italy Major del Foro Italico, mentre nelle altre tre occasioni i leader del ranking hanno perso prima della finale e i rivali hanno colto al volo la chance, vincendo sempre. Nel complesso, le coppie capaci di conquistare un titolo sono state quattro ma la statistica mente, visto che nei tornei vinti da Juan Lebron e Franco Stupaczuk (a Cancun), e dai giovanissimi Francisco Cabeza e Diego Garcia (a Gijon), mancavano le due coppie di punta e non solo. In sostanza, quando al via ci sono Coello/Tapia e Galan/Chingotto, nessuno riesce a impedire loro di prendersi il successo finale.
Ecco spiegato come mai nella classifica Race stagionale i numeri uno hanno oltre il doppio dei punti di Stupa e Lebron (quinto e sesto), e per poco non vale lo stesso anche per Galan e Chingotto. Limitando lo sguardo solo ai grandi tornei, dunque Major e P1, i leader del ranking FIP si sono presi cinque titoli (Doha più quattro P1), i rivali hanno risposto con tre (Roma e due P1). Per tutti gli altri solo le briciole: un dato che certifica l’enorme superiorità – e continuità – di chi sta davanti e un po’ preoccupa. Oggi, salvo enormi sorprese, per vincere un titolo è necessario battere Coello/Tapia e Galan/Chingotto nello stesso torneo. Da quando nei tabelloni sono presenti entrambe le coppie, sono trascorsi 35 tornei e non ce l’ha ancora fatta nessuno.
Anche a livello femminile la prima parte della stagione ha proposto un lungo testa a testa fra le medesime due coppie, ma la migliore è spesso stata la numero due, quella composta da Gemma Triay e Delfi Brea, che infatti grazie al successo di domenica scorsa a Tarragona (il sesto dell’anno) sono riuscite a spodestare dal vertice Ari Sanchez e Paula Josemaria, che comandavano dalla primavera del 2023. Sorpasso meritatissimo per quanto visto nel corso dell’anno, visto che entrambi i Major erano finiti nelle mani delle inseguitrici, capaci di dimostrarsi più forti negli eventi più importanti, proprio quelli che in passato avevano permesso ad Ari e Paula di fare la differenza.
Anche fra le donne le coppie capaci di vincere un titolo nella prima metà (abbondante) della stagione sono state quattro, ma la storia è un tantino diversa. Perché da parte delle giocatrici non ci sono stati boicottaggi, dunque i due successi di Claudia Fernandez e Bea Gonzalez, così come quello di Sofia Araujo e Andrea Ustero, hanno un peso decisamente maggiore rispetto a quelli di Lebron/Stupa e Cabeza/Garcia. Ci sono state maggiori incursioni dalle retrovie, qualche sorpresa in più, ma nel complesso la situazione pare tanto cristallizzata quanto quella maschile. L’augurio è che la lotta per il numero uno, individuale come di coppia, possa restare viva fino a fine stagione, ma il rendimento che sanno trovare Triay e Brea è fuori portata anche per Sanchez e Josemaria.
Detto di ciò che è stato, è doveroso dare uno sguardo a quel che sarà. Perché se è vero che la conta numerica dice che la maggior parte della stagione è già negli archivi, un’analisi più attenta dimostra che in realtà il 2025 ha ancora tantissimo da dire. I Major disputati sono stati due, e altri due ne mancano, mentre i P1 già giocati sono stati 6 e ne mancano 4. A tutto ciò, però, vanno aggiunti la World Cup Pairs in programma a Kuwait City (il mondiale a coppie, che in termini di punti in palio pesa quanto i Major) e le Premier Padel Finals di dicembre a Barcellona. In sintesi, i prossimi quattro mesi proporranno un numero di grandi eventi pari a quelli già disputati nei sei precedenti, ma con una qualità ancora maggiore.