La spagnola e l’argentina conquistano a Parigi il terzo Major stagionale, dopo Doha e Roma, mantenendosi in corsa per diventare le prime a vincerli tutti e quattro nello stesso anno. Battute in finale le generose Ortega/Icardo. Nel maschile a segno i soliti Coello/Tapia, ormai irraggiungibili anche per i Chingalan
14 settembre 2025
Tutti per il numero uno, ma il numero uno sembra irraggiungibile. Le coppie Triay/Brea e Tapia/Coello rappresentano il meglio del padel mondiale e lo confermano anche portandosi a casa il Major di Parigi. Un pomeriggio nel quale c’è stato poco da fare per gli avversari, soprattutto per Chingotto e Galan, ormai totalmente consapevoli che per battere i Golden Boys serve una grande impresa, di quelle che riescono poche volte. L’ultima a giugno al BNL Italy Major del Foro Italico, vinto per il secondo anno di fila. Una rondine che non ha fatto primavera.
Tuttavia, per una volta la copertina va meritatamente alle donne, perché Gemma Triay e Delfi Brea sembrano semplicemente incontrastabili. La coppia numero uno al mondo, che ha scalzato Sanchez/Josemaria dalla testa del ranking mondiale, si è appena presa il terzo Major dell’anno dopo i successi di Doha e Roma. Il quarto potrebbe arrivare a novembre in Messico, concludendo una sorta di Grande Slam del padel che non è mai riuscito a nessuno dalla nascita del circuito.
Per la spagnola e l’argentina è il settimo titolo stagionale, un successo che certifica una volta di più (anche se non ce n’era bisogno) come la scelta di Triay di lasciare Claudia Fernandez per giocare con Delfi Brea sia stata più che azzeccata. Per Marta Ortega e Tamara Icardo la grande soddisfazione di aver giocato una finale così prestigiosa e di aver resistito per un’ora e 59 minuti di gioco, ma alla fine hanno vinto comunque Gemma e Delfi, per 7-5 6-2, rischiando molto nel primo parziale ma uscendo alla distanza, prima di portare a casa la partita senza affanni nel secondo parziale.
Tapia e Coello, invece, sui campi del Roland Garros hanno dimostrato di non aver risentito affatto della sconfitta in finale a Madrid contro Di Nenno e Augsburger, vincendo per il terzo anno di fila. I Golden Boys ottengono il 38° titolo della loro meravigliosa storia insieme e per i Chingalan è sempre più frustrante affrontare due giocatori simili. È il nono titolo nel 2025 per Agustin e Arturo, di nuovo capaci di lasciare le briciole agli avversari.
Finisce addirittura 6-1 6-4, nonostante il buon secondo set di Chingotto e Galan, capaci anche di ottenere la palla-break per il 5-5. Forse avrebbe potuto riaprire il match, ma non lo sapremo mai. Diventa l’ennesimo “what if” per una coppia fortissima ma ormai riesce davvero di rado a mostrarsi all’altezza di Tapia e Coello. Due che per fermarsi, forse, dovrebbero solo separarsi. Ma non è questo il caso.