Triay/Salazar, ma perché vi siete separate?

Inizialmente doveva essere una soluzione ad interim, causa stop di Alejandra Salazar per un infortunio al braccio, con la compagna di mille successi Gemma Triay passata momentaneamente al fianco di Marta Ortega per non rimanere lontano dal Tour. Ma poi è diventata la normalità, una delle coppie simbolo del padel moderno al femminile si è rotta, e a poco più di un anno di distanza il pubblico del padel continua a chiedersi come mai. Fra le due sembrava funzionare tutto a meraviglia, fra risultati in campo e intesa umana fuori: fra 2021 e 2023 hanno collezionato qualcosa come 23 titoli, vincendo più di ogni altra coppia e occupando a lungo il numero uno della classifica e dominando il circuito.

C’erano buone ragioni per credere che potessero riprendere a farlo dopo il rientro della più esperta delle due, rimasta fuori per circa tre mesi, invece Gemma ha deciso che poteva bastare così e ha voluto continuare con la Ortega. Così, l’ex compagna – che non l’ha presa per niente bene – si è trovata costretta a correre ai ripari, e i numeri dicono che non ci ha guadagnato né la prima né la seconda. Anzi, ci hanno perso entrambe, ridimensionate dal dominio di Ari Sanchez e Paula Josemaria che proprio loro hanno favorito, dividendo le proprie strade.

Le attuali numero uno erano sempre più vicine da un po’, avevano già assaggiato il sorpasso e l’impressione è che il futuro sarebbe stato comunque il loro. Ma Gemma e Ale erano le uniche due capaci di tenerne il passo con una certa continuità, e anche di batterle spesso e volentieri. Da quando la coppia “Triazar” si è rotta, invece, la superiorità nei confronti di tutte le altre è diventata evidente e il divario si è allargato.

Detto che entrambe le ex numero 1 non hanno saputo mantenersi costantemente a certi standard, è andata decisamente meglio alla Triay. Nel 2023 con Marta Ortega ha vinto la prima storia edizione del Major femminile di Premier Padel al Foro Italico, poi un altro titolo a Minorca, mentre quest’anno ha deciso – stupendo tutti – di puntare sulla giovanissima Claudia Fernandez e la mossa ha dato buoni frutti, con due titoli (Santiago del Cile e Bordeaux), quattro finali e tanti altri piazzamenti. Ottimi risultati, ma comunque niente di eccezionale se paragonati a quelli del passato. O comunque non sufficienti per giustificare il cambio di agosto 2023: se ha rotto con la Salazar perché voleva di più non può certo dirsi soddisfatta.

Ancora peggio è andata alla Salazar, che da allora non ha più vinto alcun titolo, smarrendo vittorie, punti, posizioni in classifica e anche autorità. Rimane la più vincente nella storia recente del padel (con 52 titoli), ma l’impressione è che l’idea di averla al proprio fianco non abbia più l’appeal di qualche tempo fa e anche l’età non la aiuta, visto che a dicembre le candeline sulla torta saranno 39. Da quando Gemma l’ha “scaricata”, la madrilena non è più riuscita a trovare una compagna fissa, iniziando un valzer di ricerca che a Madrid si arricchirà di un nuovo capitolo, a fianco di Jessica Castello.

All’inizio la Salazar ci aveva provato con Sofia Araujo, giocando un paio di finali, poi per l’anno nuovo ha scelto Tamara Icardo. Ma anche la fortuna non le ha sorriso, visto che quest’ultima si è infortunata rimettendo tutto (di nuovo) in discussione. Così ci ha provato con Carmen Goenaga, poi con Veronica Virseda, ma in 12 tornei ha giocato una sola finale, pochissimo per una che le finali è sempre stata abituata non solo a giocarle a ripetizione, ma anche a vincerle quasi tutte. Col senno di poi, ora lo si può dire, la rottura con la Triay è stata un errore. Per entrambe. E di margine per rimediare sembra essercene sempre meno.