Semifinali da favola a Milano: ci sono tutti i migliori

Negli sport di racchetta non sempre la classifica conferma le sensazioni di chi guarda. Nel caso del padel, per esempio, dice che la quarta coppia del mondo è quella formata da Coki Nieto e Mike Yanguas, maestri di costanza ma anche incapaci di superare una sola volta la loro dimensione, che li vuole almeno una spanna (e mezza) sotto alle tre coppie più forti. Lo dimostra il fatto che nel 2025 abbiano giocato la bellezza di 10 semifinali ma… le abbiano perse tutte. Un motivo in più per credere che l’Oysho Milano Premier Padel P1, avviato verso il gran finale all’Allianz Cloud, avrà le migliori semifinali possibili anche senza la loro presenza, in virtù dell’eliminazione addirittura all’esordio.

Perché ovviamente nel sabato di Milano saranno in campo le prime tre coppie della classifica, Coello/Tapia, Galan/Chingotto e Lebron/Stupaczuk, mentre al posto della quarta, a provare a giocare il ruolo di outsider, ci sono gli argentini Martin Di Nenno e Leandro Augsburger, gli unici capaci di scippare un titolo ai dominatori, peraltro battendo una via l’altra le tre coppie di punta nel magico torneo giocato il mese scorso a Madrid. Sono stati loro gli ultimi a conquistare un posto in semifinale in un venerdì lunghissimo, iniziato alle 9 del mattino e finito oltre le 23. I due sudamericani, campioni del mondo con l’albiceleste, hanno messo fine al bel torneo degli “Javis” Garcia e Barahona (battuti per 6-3 6-3) e nella semifinale serale di sabato sfideranno Ale Galan e Federico Chingotto, promossi invece contro le sorprese del torneo Pablo Lijo e Maxi Arce, sconfitti per 6-2 6-4.

Tutto facile nel venerdì milanese anche per Coello e Tapia, giunti in semifinale passeggiando. Ai numeri uno sono bastate meno di tre ore sul Centrale per vincere tre partite, l’ultima contro Paquito Navarro e Jon Sanz. Compagni da poco, i due nutrivano buone speranze, invece hanno mancato quattro palle-break nel primo set e i più forti gliel’hanno fatta pagare, chiudendo 6-3 6-2 in 63 minuti. Per loro, nella semifinale della sessione pomeridiana ci saranno Lebron e Stupaczuk, che di titoli ne hanno vinti pochi (o per essere precisi uno solo, e quando gli altri non c’erano) ma in fondo ci arrivano sempre. Per la terza coppia del mondo successo per 6-3 7-5 contro Fran Guerrero e Momo Gonzalez.

Anche nel femminile la quarta edizione dell’appuntamento milanese proporrà le migliori semifinali possibili, in questo caso senza nemmeno dover guardare oltre alla classifica visto che saranno in campo esattamente le prime quattro coppie del ranking. Venerdì, tre sono state promosse in due set mentre la quarta, nonché la più forte di tutte, è stata obbligata a una difficile rimonta. Già, perché le numero uno Delfi Brea e Gemma Triay hanno ceduto di schianto il primo set di fronte a Ortega/Icardo, rimediando un 6-1 in 25 minuti, ma poi sono riuscite a correggere il tiro e l’hanno spuntata per 1-6 6-1 6-3.

In semifinale, Gemma e Delfi se la vedranno con le loro ultime compagne: Claudia Fernandez per la spagnola, Bea Gonzalez per l’argentina. Vuol dire che in campo ci saranno le ultime 4 campionesse del Milano Premier Padel P1, visto che lo scorso anno vinsero Triay/Fernandez, quello prima Brea/Gonzalez. Ai quarti, Claudia e Bea hanno sconfitto per 7-6 6-3 le giovani Alonso/Jensen. Nella parte bassa del tabellone, invece, ad affrontarsi per un posto in finale ci saranno Sanchez/Josemaria (doppio 6-4 a Salazar/Calvo) e Ustero/Araujo, a segno per 6-4 6-3 contro Guinart/Virseda.

Sabato all’Allianz Cloud si parte alle 14, con la prima semifinale femminile fra Sanchez/Josemaria e Ustero/Araujo. A seguire la prima maschile: Coello/Tapia contro Stupaczuk/Lebron. Dalle 19 la sessione serale: prima Triay/Brea contro Fernandez/Gonzalez, poi Galan/Chingotto contro Di Nenno/Augsburger. Come avviene per ogni torneo del circuito Premier Padel, anche tutte le sfide del Campo Centrale dell’Allianz Cloud sono trasmesse in diretta sul canale SuperTennis Plus, grazie alla tecnologia HbbTV (freccia in alto del telecomando su smart tv, al 64 del digitale terrestre).