L’italo-argentina conquista a sorpresa il FIP Silver delle Marche, a fianco di Maria Laura Ferreyra. Fra quarti, semifinali e finale battono una via l’altra le prime tre teste di serie. Nel maschile vittoria per Collado/Hernandez. Cremona finalista nei Paesi Bassi, dove si qualifica Arjen Robben
di Marco Caldara | 01 settembre 2025
Non capita spesso, in qualsiasi disciplina, che la vincitrice di un torneo (sia una sola giocatrice, una coppia oppure una squadra) ci riesca eliminando una dopo l’altra le prime tre favorite delle vigilia. Ecco perché il successo nel FIP Silver Porto Sant’Elpidio di Marianela Montesi ha un sapore decisamente speciale. Non solo perché per l’italo-argentina trapiantata ormai da tempo nel nostro paese (dove insegna, proprio come papà Sebastian) è la prima vittoria internazionale dell’anno, ma proprio per il modo in cui è arrivata, con una splendida cavalcata a fianco dell’argentina Maria Laura Ferreyra, ventenne numero 168 della classifica mondiale.
Le più attese alla vigilia erano altre, invece le più forti si sono rivelate loro e le migliori le hanno fatte fuori tutte con le proprie pale. Nei quarti di finale Montesi/Ferreyra hanno battuto per 7-6 6-2 Sara Pujals e Karin Hechenbrger (coppia numero 3), mentre in semifinale hanno firmato una vera impresa di fronte a Giulia Dal Pozzo e Anna Ortiz, coppia fortissima e numero 2 del seeding, già capace quest’anno di vincere tre titoli.
Puntavano al poker, invece nella mattinata di domenica si sono arrese per 7-5 4-6 6-2, prima che al pomeriggio le outsider completassero l’opera battendo anche le prime teste di serie, l’altra azzurra Lorena Vano e la spagnola Alba Perez Momha. In questo caso le ha aiutate anche un pizzico di fortuna, col ritiro delle rivali nel secondo set della finale, ma la situazione era già ben indirizza visto che l’abbandono è arrivato quando all’Asd Ok Sport il punteggio recitava 6-1 3-2 per Montesi/Ferreyra.
Sorpresa relativa, invece, nel tabellone maschile: perché non hanno vinto i favoriti Gonzalo Rubio e Javi Ruiz, battuti in semifinale dall’italo-argentino (ex nazionale) Denis Perino e da Ignacio Piotto, ma a prendersi il successo è stata la seconda coppia più attesa, quella formata da giovani rampanti Pol Hernandez e Guillermo Collado, rispettivamente numero 49 e 66 della classifica mondiale. In una finale divertente ex equilibrata hanno avuto la meglio per 6-3 2-6 6-2.
A Porto Sant’Elpidio la migliore coppia azzurra nel maschile è stata quella composta da Simone Iacovino e Lorenzo Di Giovanni, fermati ai quarti di finale da Perino/Piotto (6-3 6-4 il punteggio), mentre la palma per il più brillante della settimana va a Simone Cremona, finalista nel FIP Bronze di Westerbork, nei Paesi Bassi. Per la prima volta a fianco dell’argentina Dylan Cuello, il piacentino ha vinto quattro partite (una senza scendere in campo) ma non la quinta, che gli avrebbe dato il primo titolo internazionale del 2025. A vincerlo i talenti paraguaiani Martin Abud e Mariano Gonzalez San Martin, passati in rimonta per 3-6 7-5 6-4.
Da segnalare la presenza nel torneo dell’ex calciatore Arjen Robben, ex stella della nazionale olandese (e non solo). In coppia con il compagno Werner Lootsma, ha superato le qualificazioni annullando sei match point a Ralph Boekema e Mark Weldmate (4-6 6-3 7-6), prima di cedere per 6-1 6-0 a Sten Richters e Thijs Roper, dei due migliori interpreti del padel nei Paesi Bassi. Sulle tribune, centinaia di spettatori attirate dalla presenza di un signore del calcio olandese, che ha scoperto il padel in Germania (“giocavo tre volte alla settimana”) e poi si è fatto costruire un campo da padel nel giardino di casa. “Non penso di potermi prendere così seriamente – ha raccontato –. Sono partito con poche aspettative, pur avendo cercato di lottare in campo e di fare più punti possibili”.