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Padel

La scalata di Momo Gonzalez, sognando il numero 1

Campione d’Europa e del mondo con la Spagna, Momo Gonzalez è stato uno dei protagonisti del 2021. Con Javi Rico forma la seconda miglior coppia tutta spagnola del World Padel Tour, e nella nuova stagione puntano a fare ancora di più. “Abbiamo un grande rapporto umano – dice –, che diventa un vantaggio quando scendiamo in campo”

di | 20 gennaio 2022

Il 2021 del World Padel Tour è stato l’anno di Galan e Lebron, di Navarro e Di Nenno, ma anche di Jeronimo Gonzalez Luque, o più semplicemente “Momo”, protagonista di un’ottima annata col compagno Javi Rico e ultimo ammesso – per sorteggio – al Master Final di Madrid, dove ha fatto coppia con un gigante come Pablo Lima.

Un premio per una rincorsa iniziata prestissimo, visto che del giocatore classe 1997 di Antequera, ultimo membro della ricca armata malaguena capace di arrivare ad alti livelli, ci sono tracce nel circuito internazionale fin dal lontano 2012, quando ad appena 15 anni mosse i primi passi nel vecchio Padel Pro Tour, poi scomparso per fare spazio al WPT. Da allora il giocatore andaluso ha continuato a formarsi a fianco di compagni diversi, e ha trovato la soluzione ideale con Javi Rico, andando a formare la seconda miglior coppia tutta spagnola del mondo, alle spalle soltanto dei numeri uno.

“La nostra – ha detto Momo – è stata un’ottima stagione, la migliore della carriera di entrambi. Abbiamo giocato un ottimo padel, migliorandoci giorno dopo giorno. Ci sono stati momenti belli, altri meno, ma il bilancio è positivo. Sappiamo di poter vincere contro chiunque, ma anche di poter perdere contro chiunque. Quindi, anche quando i risultati non sono quelli sperati, bisogna rialzare subito la testa e continuare a lavorare. L’abbiamo fatto, e ha dato i suoi frutti, permettendoci di ottenere anche più di quanto ci aspettassimo”.

Gonzalez e Rico hanno vinto due Challenger, a Marbella e La Nucia, ma soprattutto hanno giocato la loro prima finale in Open, a Santander. Li ha aiutati il famoso infortunio in semifinale di Fernando Belasteguin, prima causa della spaccatura fra la leyenda e Sanyo Gutierrez, ma nei turni precedenti i due spagnoli avevano battuto due coppie di altissimo livello come Lima/Tapia e Sanchez/Capra, meritandosi l’opportunità.

“Giocare una finale – ha detto – è stata una grande emozione: un sogno che avevo fin da bambino. Mi ha ripagato del duro lavoro di anni e anni, e mi auguro che continuando su questa strada ne possano arrivare altre. So che non sarà facile, ma è solo con l’impegno quotidiano che si possono raggiungere certi traguardi”. Secondo Momo, la chiave della sua crescita è da ricercare anche in un approccio sempre più professionale, dentro e fuori dal campo. “Ho lavorato meglio fisicamente – aggiunge –, e anche dal punto di vista mentale, con l’aiuto di uno psicologo dello sport”.

A tutto questo si è unito lo splendido rapporto con Rico. “È un grande amico, ci conosciamo sin da piccoli e sono contento del progetto comune che abbiamo intrapreso. Ci troviamo alla grande dal punto di vista umano, e questo si trasforma in un vantaggio quando scendiamo in campo. Per il funzionamento di una coppia è fondamentale che i due compagni si sentano a proprio agio l’uno con l’altro”.

Oltre ai risultati nel World Padel Tour, per Gonzalez il 2021 è stato anche l’anno del debutto da sogno con la nazionale spagnola, condito dal titolo europeo a Marbella e dal successo mondiale a Doha. “Il mondiale in particolare – spiega – è qualcosa di impossibile da descrivere a parole. È stata la miglior settimana di tutta la mia vita. Alzare al coppa è stata una sensazione incredibile: abbiamo pianto tutti, lacrime vere, di grande felicità”. Un risultato che gli dà forza in vista del 2022: continuerà a giocare a fianco di Javi Rico, e lo farà da nuovo testimonial di punta (insieme alla top-15 Victoria Iglesias) del brand Puma, tornato prepotentemente a investire nel padel.

“Io e Javi – spiega – partiamo con lo stesso obiettivo dello scorso anno: vincere il maggior numero di partite possibile e battere gli avversari più forti. Iniziamo come coppia numero 9, e inizialmente puntiamo a entrare fra le prime 8, come ci è riuscito nel 2021. Non sarà semplice, perché il livello medio è molto alto e nel padel non è scontato che dopo una buona stagione ne arrivi una altrettanto soddisfacente. Ma ci proveremo con tutto ciò che abbiamo, cercando di migliorarci ancora. Siamo due giocatori – lui a sinistra, Rico (mancino) a destra – che non dispongono di grandi colpi vincenti, quindi dobbiamo lottare per portare a casa gli scambi che si allungano. Ci impegneremo per diventare ancora più efficaci, così da dover combattere meno per aggiudicarci ogni singolo punto”.

Attualmente, nel ranking individuale Momo è al numero 16. Vuol dire che può vivere esclusivamente di padel, fra montepremi e sponsorizzazioni, e il piano B – da mettere in pratica in futuro grazie alla laurea in amministrazione e direzione di impresa – può aspettare. “Poter vivere dello sport che amo, dedicandomi al padel al cento per cento, è ciò che ho sempre desiderato. Negli ultimi tempi si sono create le condizioni per riuscirci, perché sto attraversando il mio miglior momento a livello professionale. Sono orgoglioso di ciò che ho fatto, ma non mi accontento. Anche perché il mio sogno resta sempre lo stesso: arrivare un giorno a essere numero uno del mondo”.

“Per ora – ha detto ancora – mi accontento di dividere il sogno in piccoli step, per salire un passo alla volta, continuando a migliorarmi giorno dopo giorno. So benissimo che farcela sarà molto complicato, ma lavoro per quel traguardo, con grande ambizione e voglia di godermi il cammino, tappa dopo tappa. Ho 24 anni, il che significa che di fronte a me ho ancora numerose stagioni per arrivare dove voglio. Se sentissi di poter giocare ancora per soli due anni, sarebbe tutto più complicato. Ma io sono pronto ad affrontare altri dieci, quindici anni di padel, o anche di più. Tutti quelli che mi serviranno per raggiungere i miei obiettivi”.

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