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Padel

Giocare con un mancino: gli accorgimenti tattici

Nel padel i mancini sono compagni molto ambiti, perché la loro presenza garantisce maggiore aggressività alla coppia. Tanto che solo fra i primi 17 del mondo ce ne sono ben 5, percentuale molto superiore al 10% di mancini nel mondo. Ma per giocare a fianco di un mancino è necessario cambiare alcune abitudini: ecco quali

di | 21 gennaio 2022

Secondo la statistica, solamente il 10% della popolazione mondiale è mancino. Eppure, soltanto fra i primi 17 dell’attuale classifica del World Padel Tour di mancini ce ne sono ben cinque, circa il 30%: Alex Ruiz, Pablo Lima, Lucho Capra, Arturo Coello e Javi Rico. E c’era un mancino in entrambe le coppie più vincenti di sempre: prima Juan Martin Diaz e poi lo stesso Lima, entrambi con Fernando Belasteguin. Facile trarre la conclusione: nel padel giocare a fianco di un mancino (che va necessariamente a destra) aiuta, per una lunga serie di motivi.

In particolar modo fa comodo per la possibilità di coprire meglio il centro del campo (entrambi i compagni hanno il diritto) e quella di poter giocare entrambi in maniera molto aggressiva, senza la classica distinzione che vuole – o vorrebbe – il giocatore di destra chiamato a costruire i punti e quello di sinistra nel ruolo del finalizzatore. In più, visto che i mancini sono abituati a giocare contro i destrorsi ma non viceversa, spesso il fatto di trovarsi di fronte un avversario mancino è già di per sé sinonimo di difficoltà, perché cambiano effetti, traiettorie e stile di gioco. Per questo, specialmente nelle fasi iniziali di un match è importante tenere altissima l’attenzione, senza mai dimenticare che chi sta dall’altra parte della rete gioca con la mano sinistra.

Detto del vantaggio a favore di chi impugna la pala con la mano sinistra, inizialmente giocare con un compagno mancino può nascondere delle insidie, perché per fare in modo che la coppia funzioni è necessario prendere alcuni accorgimenti.

SI MESCOLANO I RUOLI

Come accennato, solitamente le coppie che comprendono un giocatore mancino riescono a risultare più offensive, per questioni tecniche, quindi il compagno che occupa il lato del “reves” deve imparare ad abituarsi che non è sempre e solo lui l’unico a spingere per vincere il punto. Possono capitare varie situazioni nelle quali diventa più opportuno che a colpire la palla dall’alto sia il giocatore di destra, anche perché proprio la bandeja o il remate incrociato sono due colpi nei quali, solitamente, i mancini hanno un vantaggio in termini di traiettoria che riescono a dare alla pallina.

Allo stesso tempo, chi gioca a sinistra deve sempre tenere in considerazione il fatto che, con a fianco un mancino, dovrà darsi da fare un po’ di più del solito per costruire il punto, senza lasciare tutto il lavoro sporco al compagno di destra.

OCCHIO A CHI COPRE IL CENTRO

Da ripensare anche la gestione delle palle al centro del campo: entrambi i compagni hanno il diritto al centro, quindi non è detto che la maggior parte dei colpi spettino a chi sta a sinistra, come avviene invece nelle coppie destro-destro. Diventa ancora più importante la comunicazione fra compagni, che devono stabilire a prescindere (e tenerlo ben presente durante il match) a chi spetta ogni determinato tipo di palla, in base alla posizione di impatto oppure all’avversario che l’ha colpita.

Generalmente, specialmente quando una coppia si trova a rete, si prova a fare in modo che la palla al centro sia del giocatore che si trova nella posizione opposta (incrociato) rispetto all’avversario che ha colpito. Nel caso di una coppia destro-mancino il discorso si può rivedere, visto che il mancino ha maggiore facilità nel giocare la volèe lungolinea su doppia parete. L’importante è che ci sia chiarezza, per eliminare ogni tipo di indecisione.

SFRUTTA LA SITUAZIONE

Il fatto che con un mancino a destra la coppia possa risultare più aggressiva è un dato di fatto, ma il compagno di sinistra deve comunque cercare di adattarsi a certe situazioni, per fare in modo che il lavoro del compagno non risulti vano. Deve imparare quali sono le soluzioni del compagno che generalmente danno più grattacapi agli avversari (la bandeja da destra indirizzata verso il giocatore di destra, per dirne uno), e imparare a muoversi di conseguenza. Spesso gli può bastare fare due passi verso la rete per trovarsi una palla tanto comoda da obbligare il rivale all’errore, oppure così facile da spedirla direttamente fuori dal campo.

Pertanto servono attenzione, concentrazione e la capacità di comprendere il gioco e le traiettorie di una palla colpita da un mancino, per far fruttare al massimo il vantaggio costruito da quest’ultimo.

L’ABITUDINE FA LA DIFFERENZA

Specialmente all’inizio, giocare con a fianco un mancino non è facile. Serve tempo per assimilare certe dinamiche, correggere errori e imprecisioni, e trovare quell’alchimia fondamentale per fare bene. Capiterà che entrambi i compagni vadano sulla stessa palla, oppure che non ci vada nessuno dei due. Sono incidenti di percorso assolutamente normali, che col tempo vengono gradualmente limati fino a scomparire.

Il segreto? Facile: giocare, giocare, giocare, senza lasciarsi abbattere dalle difficoltà. Ne vale la pena, perché una volta superate le incertezze iniziali i vantaggi saranno importantissimi.

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