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Padel

Due triplette riaprono la corsa: il n.1 di fine anno è davvero in bilico?

Grazie al tris di successi Milano-Newgiza-Kuwait City, le coppie Chingotto/Galan e Sanchez/Josemaria hanno prepotentemente riaperto la lotta al numero uno di fine anno. I Chingalan hanno solo 680 punti di divario da Coello/Tapia nella Race: con 4.500 punti a disposizione negli ultimi tre tornei dell’anno, il sorpasso è possibile

di | 13 novembre 2025

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Tre tornei per mettere di nuovo tutto in discussione. Sono quelli – consecutivi – vinti dalle coppie numero 2 del mondo del padel, nel maschile come nel femminile. Ma sono anche gli stessi che mancano da qui al termine della stagione Premier Padel, con ancora tantissimi punti in palio. Così, la corsa alla testa del ranking di fine stagione, che pareva un discorso chiuso fino a qualche settimana fa, è tornata prepotentemente d’attualità dopo il mondiale per coppie di Kuwait City, preziosissimo sia per Chingotto/Galan sia per Sanchez/Josemaria, capaci di ridurre ulteriormente il distacco rispettivamente da Coello/Tapia e Triay/Brea.

Partendo dal maschile, il distacco nel ranking FIP fra i primi due e gli inseguitori è ancora di oltre 3.500 punti, ma la classifica Race – in questo caso più attendibile – racconta una storia diversa. Con le vittorie a Milano, Newgiza e Kuwait City, i “Chingalan” si sono portati ad appena 680 punti dai Golden Boys, Coello e Tapia, e il trend del momento sembra favorevole a loro. Perché non solo hanno collezionato tre titoli ma sono tornati a battere i rivali per due volte di fila, come non accadeva della doppietta italiana Roma-Genova dell’estate 2024. Proprio in quell’occasione pareva fossero pronti a un clamoroso sorpasso, ma poi la pausa estiva restituì una versione dei numeri uno di nuovo inarrivabile.

Molto passerà da lì: ogni volta che si sono trovati spalle al muro, Coello e Tapia sono sempre stati capaci di alzare ancora il livello. Da capire se potranno riuscirci anche stavolta, con un Tapia che non sembra al cento per cento e ultimamente si è trovato costretto più spesso del solito ad aggrapparsi a classe e fantasia. La buona notizia, per lui, è che di classe e fantasia ne ha da vendere. Quella meno buona è che non sempre bastano.

Due triplette riaprono la corsa: il n.1 di fine anno è davvero in bilico?

Le due coppie di punta, sin qui, si sono spartite i grandi appuntamenti: Coello e Tapia hanno vinto i Major di Doha e Parigi; Chingotto e Galan hanno pareggiato i conti coi successi nel BNL Italy Major del Foro Italico e alla World Cup Pairs (che in termini di punti in palio, duemila per i vincitori, pesa esattamente come i Major). Di grandi tornei ne rimangono due: il Major in Messico che chiuderà la “regular season” e quindi le Finals di Barcellona (1.500 punti), alle quali si aggiunge il P1 di questa settimana a Dubai (1.000). Significa che nel complesso ci sono altri 4.500 punti in palio, più che sufficienti per cancellare il divario (di 680) che separa le prime due coppie.

In più, la questione punti in scadenza non avrà alcun impatto: il massimo di tornei a disposizione per comporre il ranking di ciascun giocatore è di 22 e nessuna delle due coppie lo sforerà, dunque non dovrà “scartare” alcun risultato ottenuto nel corso dell’anno.

Nella stessa identica situazione di Galan/Chingotto si trovano Ari Sanchez e Paula Josemaria, capaci prima di tornare a vincere dopo un lungo digiuno e quindi di aprire una serie (in corso) di tre titoli consecutivi. Hanno ritrovato fiducia, motivazioni, intesa e fiducia, alimentate dalla possibilità di tornare al comando del ranking guidato a lungo negli ultimi anni.

Nel loro caso il divario nella Race è più ampio, perché i punti di distacco sono 1.510 e la conta dei tornei disputati è già di 21, dunque si troveranno necessariamente costrette a scartare qualcosina, a differenza delle rivali che ne hanno giocati 19 e possono dunque inserire nel “Best 22” tutti i tre eventi che mancano da qui a fine anno, senza scartare nulla. Ma ci sono ugualmente ottime possibilità di sorpasso, o quantomeno che la corsa al numero uno rimanga viva fino alle Finals. Sarebbe lo scenario perfetto, per rendere l’evento di fine stagione ancora più atteso e prestigioso.

Due triplette riaprono la corsa: il n.1 di fine anno è davvero in bilico?

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