Chiudi

-
Padel

Doha è da mondiale: sarà di nuovo Argentina-Spagna?

Da lunedì, in Qatar, la quindicesima edizione del World Padel Championship, con 16 nazionali maschili e altrettante femminili a caccia del titolo mondiale. Nell’albo d’oro solo bandiere spagnole e argentine, nazionali che appaiono ancora fuori portata perché possono vantare tutti i più forti giocatori del mondo. Ma l’Italia ha comunque chance di fare bene

di | 12 novembre 2021

Dopo 14 edizioni divise fra America (8) ed Europa (6), il campionato del mondo di padel è pronto a sbarcare in un nuovo continente. Sarà l’Asia, più precisamente il Qatar, a ospitare da lunedì 15 a sabato 20 novembre l’Ooredoo World Padel Championship, in quel Khalifa Tennis & Squash Complex noto agli appassionati della racchetta perché sede anche di due dei tornei ATP e WTA più amati dai giocatori.

Stavolta, invece, i campi da tennis lasceranno spazio alle “gabbie” da padel, con 16 nazioni in gara nel femminile e altrettante nel maschile, dopo la “scrematura” fatta al NAS Sports Complex di Dubai, dove domani terminerà la fase di qualificazione maschile per la zona Asia-Africa, che vedeva in gara Giappone, Egitto, Emirati Arabi, Senegal, Iran e Qatar.

A Doha, invece, saranno in gara sia nel maschile sia nel femminile Argentina, Spagna, Brasile, Uruguay, Francia, Cile, Paraguay, Italia, Messico, Belgio, Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Danimarca. Più la Polonia (e la vincitrice delle qualificazioni) nella competizione maschile; Olanda e Giappone in quella femminile. Due le assenze pesanti: quella del Portogallo, che mancherà in Qatar per questioni politiche, e quella della Svezia, uno dei paesi nei quali la disciplina sta crescendo a velocità supersonica.

Un'immagine delle qualificazioni Asia-Africa per il mondiale, in corso a Dubai

Per l’universo padel l’approdo a Doha può rappresentare una vetrina importantissima, per lo sviluppo in una zona del mondo dalle enormi potenzialità. Il paese, rappresentato dalla Qatar Tennis, Squash and Badminton Federation (QTSBF), è uno degli ultimi a essere entrato a far parte della FIP, nell’ultima assemblea generale tenuta lo scorso aprile a Roma. Nel 2021 il Qatar ha ospitato i suoi primi due tornei del Cupra FIP Tour, e ora è pronto per un mondiale che vedrà in gara tutti i più forti giocatori del mondo.

Si giocherà tutto in sei giorni, con una prima fase a gironi seguita dal tabellone a eliminazione diretta. Tuttavia, ciascuna formazione è già certa di essere in campo fino alla giornata conclusiva, perché verranno assegnate tutte le posizioni, dalla prima alla sedicesima. Ogni incontro prevede un totale di tre match, con i capitani che hanno la facoltà di scegliere liberamente le coppie (e l’ordine in cui schierarle) fino a 30 minuti prima del via. Stavolta, a differenza di quanto avvenuto più volte in passato e anche agli ultimi europei, al mondiale non sono previsti i tornei Open di coppia. Verranno assegnati solo i due titoli per nazioni.

Gli otto della nazionale italiana maschile: l'obiettivo minimo è fare meglio del decimo posto del 2018

Il commissario tecnico dell’Italia Gustavo Spector ha deciso di confermare gli stessi otto giocatori capaci di arrivare in finale agli ultimi europei di Marbella: si tratta dei campioni d’Italia Simone Cremona e Marcelo Capitani, più l’italo-argentino Andres Britos, Michele Bruno, Daniele Cattaneo, Lorenzo Di Giovanni, Riccardo Sinicropi e Alessandro Tinti. Marcela Ferrari, che invece è la responsabile della nazionale femminile (oltre a vantare anni da coach di niente meno che Fernando Belasteguin) ha invece apportato una modifica al suo team, premiando la grande crescita di Giorgia Marchetti (inserita al posto di Carolina Petrelli).

Le altre sette, invece, sono le stesse di Marbella: ci sono Giulia Sussarello, che proprio questa settimana in Svezia ha vinto per la seconda volta in carriera una partita nel Cuadro di un torneo del World Padel Tour, Carolina Orsi, Chiara Pappacena, Erika Zanchetta, Emily Stellato, Valentina Tommasi e Carlotta Casali.

Le azzurre proveranno a difendere il quarto posto ottenuto tre anni fa in Paraguay (il mondiale si gioca ogni due anni, ma nel 2020 è stato rimandato a causa della pandemia), mentre gli uomini cercheranno di fare meglio dell’amaro decimo posto del 2018, conseguenza di un girone di ferro con Argentina, Portogallo e Messico.

Malgrado la grande crescita globale vissuta dal padel negli ultimi anni, la lotta per il titolo mondiale sembra di nuovo un affare fra Spagna e Argentina, che si sono spartite tutti i titoli delle edizioni precedenti e le cui bandiere popolano praticamente l’intera top-50 (per non dire oltre) del ranking mondiale. Nel maschile gli argentini hanno vinto dieci mondiali, gli spagnoli tre (la finale del 2018 non si è giocata a causa di una protesta dei giocatori), e soprattutto non riescono a imporsi dal 2010, quando conquistarono il loro ultimo successo iridato in Messico.

Ci riprovano quest’anno, con un team dall’età media di 25 anni, e con ben cinque debuttanti al Campionato del mondo. Ma la situazione non deve spaventare: rispetto agli Europei il selezionatore Juanjo Gutierrez ha recuperato i numeri uno Ale Galan e Juan Lebron, campioni del mondo in coppia nel 2018, in gara insieme a Paquito Navarro (unico over 30), Alex Ruiz, Javi Rico, Momo Gonzalez, Coki Nieto e il ventenne Arturo Coello, che grazie ai risultati degli ultimi mesi si è guadagnato la prima convocazione in nazionale.

L’argentina, invece, risponde con Belasteguin, Gutierrez, Di Nenno, Tello, Chingotto, Stupaczuk, Tapia e Maxi Sanchez. “Con una squadra così – ha detto capitan Sebastian Mocoroa – ho una sola opzione: conquistare il titolo”. Ha ragione in parte: nel complesso la selezione albiceleste sembra avere qualcosa in più rispetto ai rivali spagnoli, ma ogni incontro di una ipotetica finale sarà una lotta all’ultimo sangue.

I numero uno Ale Galan e Juan Lebron: nel 2018 ad Asunciòn hanno vinto il titolo mondiale di coppia

Nel femminile, invece, la Spagna di mondiali ne ha vinti 6 (contro gli 8 dell’Argentina), ma ha le carte in regola per continuare l’avvicinamento e prendersi il quarto successo consecutivo dopo quelli di Palma di Maiorca (2014), Cascais (2016) e Asunciòn (2018). Basta guardare le classifica mondiale: la capitana Iciar Montes  ha in squadra sette delle prime otto del mondo, alle quali si aggiunge una giocatrice fenomenale come Marta Ortega, al debutto mondiale così come Ariana Sánchez, Paula Josemaría e Tamara Icardo. Con loro, le numero uno Alejandra Salazar e Gemma Triay, più Lucia Sainz e l’esperta Patty Llaguno.

Si tratta di un dream team davvero difficile da battere, anche per un’Argentina che quest’anno ha vinto tre dei suoi sette titoli dalla nascita del World Padel Tour: due con Delfina Brea e uno con Virginia Riera. Saranno loro due le giocatrici di punta del team, insieme ad Aranzazu Osoro e l’esperta Ceci Reiter. In squadra anche Claudia Jensen, Julieta Bidahorria, Nelida Brito e Silvana Campus, che prende il posto di Cata Tenorio (assente per scelta personale).

Il sogno sarebbe arrivare in finale e vincere contro la Spagna”, ha detto capitan Nito Brea, papà di Delfi, ma sulla carta le spagnole hanno una marcia in più. E forse non solo una.

La nazionale spagnola ha vinto le ultime tre edizioni dei mondiali femminili di padel


    Non ci sono commenti